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Monitoraggio effettuato nel marzo 2015 |
Nella voce si parla del "dalmata" Antun Grabar. Non possiedo il Sondhaus, ma se effettivamente dice così allora ha preso un grosso granchio. "Antun Grabar" in realtà era Antonio Grabar di Parenzo. Grabar fu un irredentista italiano? Nel periodo di sovranità italiana sull'Istria non si nutrivano dubbi su ciò: prova ne sia per esempio questo testo dove lo si tratteggia come un martire dell'italianità adriatica. E siamo ancora in un periodo precedente all'avvento del fascismo. Interessante notare che la famiglia Grabar dopo la seconda guerra mondiale esodò da Parenzo. Avevano italianizzato il proprio cognome in "Garbari". Un nipote di Antonio - di nome Mario Grabar Garbari - scrisse un libro sullo zio in cui si può leggere un testo sulla rivolta di Cattaro dal titolo di "Il parentino Antonio Grabar e la rivolta di Cattaro (1918)”. La cosa poi particolare è che dal 1945 in poi la rivolta di Cattaro in Jugoslavia venne interpretata come un segno inequivocabile della volontà dei popoli jugoslavi di essere indipendenti e sovrani. Oltre a ciò, ci si mise sopra anche una forte spruzzata di protocomunismo: Grabar e gli altri volevano la fratellanza e l'unità, che poi era il motto della Jugoslavia socialista di Tito. Per fare questa operazione però era necessario che i capi della rivolta - e segnatamente quelli che furono fucilati - fossero tutti slavi. E quindi il parentino Antonio Grabar irredentista italiano divenne... il croaticissimo Antun Grabar. Chiusura del cerchio: l'attuale presidentessa croata si chiama Kolinda Grabar-Kitarović: non sia mai che ci sia uno che con quel nome si sia detto italiano.--Presbite (msg) 11:16, 28 ott 2018 (CET)[rispondi]