| Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato. Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui. |
|
| La voce è stata monitorata per definirne lo stato e aiutarne lo sviluppo. Ha ottenuto una valutazione di livello minimo (gennaio 2011). |
B | Lievi problemi relativi all'accuratezza dei contenuti. Informazioni esaustive nella gran parte dei casi, ma alcuni aspetti non sono del tutto approfonditi o altri non sono direttamente attinenti. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?) | A | Voce scritta in buon italiano e con buono stile. Sintassi e lessico adeguati, linguaggio chiaro e scorrevole, con uso attento di termini specifici. Strutturazione in paragrafi soddisfacente. (che significa?) | B | Lievi problemi relativi alla verificabilità della voce. Un aspetto del tema non è adeguatamente supportato da fonti attendibili. Alcune fonti andrebbero sostituite con altre più autorevoli. Il tema non è stabile e potrebbe in breve necessitare di aggiornamenti. (che significa?) | E | Gravissimi problemi relativi alla dotazione di immagini e altri supporti grafici nella voce. La voce necessiterebbe di file importanti per la comprensione del tema, ma ne è assolutamente priva. (che significa?) |
|
Note: In assenza di note, il testo non è ancorato con sicurezza ai testi citati in bibliografia |
Monitoraggio effettuato nel gennaio 2011 |
In origine il termine probabilmente indicava le terre di proprietà comune del villaggio o della comunita germanica (teuta, touta, ecc.) che come racconta Tacito: le terre da dissodare venivano assegnate per sorteggio alle varie famiglie della comunità.
Questo valore di proprietà comune si è conservato nelle aspre zone di montagna e ben appare nelle regole dei comuni o comunità montane come in Cadore. Probabilmente tale fenomeno è presente nell'esperienza terramaricola e sta anche alla base di quello delle centuriazioni di epoca romana. In età carolingia "alode" si contrapppone a "beneficio" ("aut in beneficio aut in alode": Capitolare di Nimega a.806). Alberto Pento--79.38.249.59 (msg) 19:51, 15 lug 2014 (CEST)[rispondi]