Dipartimento del tesoro | |
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Sigla | DT |
Stato | Italia |
Tipo | Dipartimento del Ministero dell'economia e delle finanze |
Istituito | 2008 |
Predecessore | Direzione generale del tesoro |
Sede | Palazzo delle Finanze |
Indirizzo | Via XX Settembre, 97 00187 Roma |
Sito web | www.dt.mef.gov.it/it/ |
Il Dipartimento del tesoro (in sigla DT) è un dipartimento del Ministero dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la fusione e riorganizzazione dei cosiddetti ministeri economici nel Ministero dell'economia e delle finanze ad opera della legge Bassanini (in vigore dal 2001), la Direzione generale del tesoro (come la Ragioneria generale dello Stato) viene trasformata in dipartimento.
Il DT ricopre funzioni che, anche prima della riforma del 2001, venivano svolte nell'ambito dei seguenti ministeri economici:
- Ministero del tesoro (1877-1996), poi divenuto Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica (1996-2001)
- Ministero delle partecipazioni statali (1956-1993)
- Ministero del bilancio e della programmazione economica (1947-1996)
Funzioni
[modifica | modifica wikitesto]Il Dipartimento del tesoro, cui è preposto il direttore generale del tesoro, svolge attività di supporto tecnico alle scelte di politica economica e finanziaria del Governo, elabora le strategie macroeconomiche ed i più significativi documenti di programmazione. Il Dipartimento è responsabile dei seguenti principali processi:
- analisi dei problemi economici, monetari e finanziari interni ed internazionali
- affari economici e finanziari comunitari ed internazionali
- elaborazione delle linee di programmazione economica e finanziaria, in funzione anche dei vincoli di convergenza e di stabilità derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea
- copertura del fabbisogno finanziario, indebitamento, gestione del debito pubblico interno ed estero e operazioni finanziarie, nonché analisi dei relativi andamenti e flussi
- regolamentazione del sistema finanziario e bancario e vigilanza sulle fondazioni bancarie
- valutario, antiriciclaggio ed antiusura
- interventi finanziari a favore di enti pubblici e attività produttive
- gestione finanziaria delle partecipazioni azionarie dello Stato, cessione e collocamento sul mercato finanziario delle partecipazioni azionarie dello Stato
- gestione e valorizzazione dell'attivo e del patrimonio dello Stato
Le competenze del Dipartimento sono state definite dai seguenti DPR: n.38 del 20-2-1998, n. 154 del 28-04-1998, e n. 147 del 22-3-2001. Il Dipartimento del tesoro è articolato in sette direzioni generali ed un servizio dipartimentale a cui sono preposti dirigenti generali. Alle dirette dipendenze del direttore generale del tesoro operano quattro uffici di staff e il consiglio tecnico-scientifico degli esperti.
Il dl Rilancio del Governo Conte ha istituito due nuove posizioni di dirigenza apicale, di cui una alle dirette dipendenze del direttore generale e munita di poteri di ispezione e controllo trasversali a tutti gli altri dipartimenti. Se alla Direzione generale del Tesoro era già assegnata «la gestione finanziaria dei titoli azionari di proprietà dello Stato… e la rappresentanza dell’azionista nell’assemblea societaria»[1], il dl Rilancio gli attribuisce poteri decisionali in merito all'assetto proprietario, del quale in precedenza gestiva anche il collocamento nel mercato azionario oppure la dismissione, ma sulla base di deliberazioni degli organi lettivi dello Stato. La nuova figura avrà il compito di «valorizzare le partecipazioni azionarie dello Stato, anche tramite operazioni di privatizzazione e dismissione», con poteri di iniziativa largamente più ampi di quelli conferiti al Dipartimento del Tesoro dal decreto-legge n. 332/1994.[2]
Direttori generali del tesoro
[modifica | modifica wikitesto]Il direttore generale del tesoro è il capo del Dipartimento del tesoro. Precedentemente alla riforma del 2001, tale incarico era il vertice amministrativo del Ministero del tesoro.[3]
Direzione generale del tesoro
[modifica | modifica wikitesto]- Teodoro De Rossi, 1853 - 1859
- Nicola Pavese, 1859 - 1861
- Teodoro Alburno, 1862 - 1873
- Pietro Scotti, 1873 - 1879
- Carlo Cantoni, 1879 - 1893
- Bonaldo Stringher, 1893 - 1899
- Serafino Zingone, 1899 - 1910
- Federico Brofferio, 1910 - 1918
- Carlo Conti Rossini, 1918 - 1925
- Luigi Pace, 1925
- Federico Brofferio, 1926 - 1927
- Vincenzo Azzolini, 1927 - 1928
- Alessandro Ceresa, 1928
- Paolo Grassi, 1928 - 1945
- Giuseppe Ventura, 1946 - 1947
- Gino Bolaffi, 1947 - 1953
- Cesare Gra (reggente), 1953
- Alfredo Di Cristina, 1953 - 1962
- Gaetano Stammati, 1962 - 1967
- Ludovico Nuvoloni, 1967 - 1970
- Salvatore Viaggio (reggente), 1970
- Gastone Miconi, 1970 - 1975
- Ferdinando Ventriglia, 1975 - 1977
- Innocenzo Zitelli (vice direttore f.f.), 1977
- Felice Ruggiero, 1977 - 1980
- Giuseppe Pasqua, 1980 - 1981
- Mario Sarcinelli, 1981 - 1991
- Mario Draghi, 1991 - 2001[4]
Dipartimento del tesoro
[modifica | modifica wikitesto]- Domenico Siniscalco, 2001 - 2005
- Vittorio Grilli, 2005 - 2011
- Vincenzo La Via, 2012 - 2018
- Alessandro Rivera, 2018 - 2023
- Riccardo Barbieri Hermitte, 2023 - in carica
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le privatizzazioni in Italia, su documenti.camera.it, Servizio Studi della Camera dei Deputati. URL consultato il 27 giugno 2020 (archiviato il 27 giugno 2020).
- ^ Pieni poteri! Così Gualtieri e il dg Rivera vogliono mettere le mani sulle partecipate, su ilparagone.it (archiviato il 27 giugno 2020). Ospitato su https://archive.is/20200627214311/http://www.utilitalia.it/servizio_relazioni_esterne/rassegna_stampa?55664eba-dc0a-4dab-a607-2d10da726e0a.
- ^ http://www.dt.mef.gov.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/servizi_online/servizi_online/direttori_generali_del_tesoro_dal_1853_al_2006.pdf Direttori Generali del Tesoro
- ^ Fino al 23 novembre 2001. Il Tesoro era divenuto dipartimento del MEF dall'11 giugno 2001.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su dt.mef.gov.it.