Telde Sede vescovile titolare Teldensis Chiesa latina | |
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Arcivescovo titolare | Giampiero Gloder |
Istituita | 1969 |
Stato | Spagna |
Regione | Isole Canarie |
Diocesi soppressa di Telde | |
Suffraganea di | Siviglia |
Eretta | 7 novembre 1351 |
Soppressa | 1411 |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Telde (in latino Dioecesis Teldensis) è una sede soppressa e una sede vescovile titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le isole Canarie, note all'epoca come isole della Fortuna o isole Fortunate, furono scoperte poco prima della metà del XIV secolo e divennero meta di numerosi viaggi di mercanti e marinai italiani, spagnoli e portoghesi, che entrarono in contatto con la popolazione locale.[1] Nel 1344 papa Clemente VI affidò il compito di evangelizzare le nuove isole alla corona di Aragona, e furono soprattutto missionari francescani e domenicani provenienti dal regno di Maiorca ad iniziare la missione.[2]
La diocesi delle Isole Fortunate (o delle Isole della Fortuna) fu eretta il 7 novembre 1351 con la bolla Coelestis rex regum di papa Clemente VI. La lettera fu indirizzata al primo vescovo della nuova diocesi, il carmelitano Bernardo Font, a cui il papa affidò il compito di erigere la cattedrale nel luogo ritenuto più opportuno.[3] La diocesi era posta sotto la protezione del regno di Maiorca, da cui provenivano i primi missionari chiamati a evangelizzare l'arcipelago.[4]
Non è chiaro se Bernardo Font sia mai giunto nelle Canarie[5], poiché meno di tre anni dopo fu trasferito alla sede di Santa Giusta in Sardegna. Il suo successore, il domenicano Bartolomé, fu nominato dopo 7 anni di sede vacante, il 2 marzo 1361,[6] ma morì l'anno successivo, ed è molto probabile che non ebbe il tempo materiale per raggiungere le isole. Dopo la sua morte la diocesi rimase vacante per altri 7 anni.[7]
Il 2 luglio 1369 papa Urbano V, con la lettera Inter caetera,[8] nominò il terzo vescovo, il francescano Bonanat Tarí, menzionato come vescovo di Telde, località sull'isola di Gran Canaria. La lettera è importante, perché individua la sede definitiva della diocesi, che era anche la capitale di uno dei due regni autoctoni presenti nell'arcipelago. Scompare perciò il titolo generico e provvisorio di «diocesi delle Isole Fortunate» e viene adottato il nuovo titolo di «diocesi di Telde», che, retroattivamente, la lettera applica anche ai due predecessori di Bonanat Tarí, indicati entrambi come episcopi Teldensis.[9] Lo stesso documento sottomette la diocesi all'autorità immediata della Santa Sede.[10]
Anche per Bonanat Tarí non è facile stabilire se abbia mai messo piede a Telde; infatti è documentato presente a Maiorca nel 1370, 1373, 1382 e 1384.[10] Morì nel 1392 e gli succedette un altro domenicano, Jaime Olzina,[11] che governò la sua diocesi rimanendo in Spagna, dove, dal 1400 al 1411, è documentato come vescovo ausiliare di Saragozza.[12][13] Secondo Julio Sánchez Rodríguez, è probabile che i vescovi Tarí e Olzina abbiamo fatto delle saltuarie apparizioni alle Canarie, preferendo risiedere poi in Spagna, mentre il lavoro più importante fu portato avanti dai missionari, che fecero di Telde la sede principale della diocesi e che istituirono diverse missioni nell'arcipelago.[14]
Tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo due eventi segnarono la fine della diocesi di Telde e la nascita della diocesi di Rubicón (in seguito denominata diocesi delle Isole Canarie): le dure incursioni dei pirati schiavisti del 1393, che sollevarono le popolazioni indigene contro i missionari e ne causarono la morte cruenta;[9] il passaggio dell'arcipelago dall'influenza maiorchina al regno di Castiglia, che ne iniziò la colonizzazione.[15]
Mentre era ancora formalmente esistente la diocesi di Telde, il 7 luglio 1404 il papa avignonese Benedetto XIII eresse la diocesi di Rubicón, con giurisdizione su tutto l'arcipelago delle Canarie. Questa decisione portò di fatto alla soppressione della sede teldense.
Dal 1969 Telde è una sede vescovile titolare della Chiesa cattolica; dal 21 settembre 2013 l'arcivescovo, titolo personale, titolare è Giampiero Gloder, nunzio apostolico in Romania e Moldavia.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi
[modifica | modifica wikitesto]- Bernardo Font, O.Carm. † (7 novembre 1351 - 27 giugno 1354 nominato vescovo di Santa Giusta)
- Sede vacante (1354-1361)
- Bartolomé, O.P. † (2 marzo 1361 - 1362 deceduto)
- Sede vacante (1362-1369)
- Bonanat Tarí, O.F.M. † (2 luglio 1369 - circa 1392 deceduto)
- Jaime Olzina, O.P. † (31 gennaio 1392 - dopo il 1411)
Vescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- William Aquin Carew † (27 novembre 1969 - 8 maggio 2012 deceduto)
- Giampiero Gloder, dal 21 settembre 2013
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) S. Ruiz, Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XI, coll. 704-705.
- ^ (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, pp. 57-58.
- ^ (ES) Julio Sánchez Rodríguez, Panorama histórico-geográfico del establecimiento de la jerarquía episcopal en las Islas Canarias..., p. 15.
- ^ (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, pp. 57-59.
- ^ (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, p. 61.
- ^ La lettera di nomina in: (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, pp. 81-82.
- ^ (ES) Julio Sánchez Rodríguez, Panorama histórico-geográfico del establecimiento de la jerarquía episcopal en las Islas Canarias..., p. 16. José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, p. 61.
- ^ La lettera di nomina in: (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, pp. 83-84.
- ^ a b (ES) Julio Sánchez Rodríguez, Panorama histórico-geográfico del establecimiento de la jerarquía episcopal en las Islas Canarias..., p. 16.
- ^ a b (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, p. 62.
- ^ La lettera di nomina in: (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, pp. 84-85.
- ^ (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, p. 63.
- ^ (ES) Francisco Fernández Serrano, Estudios, viajes y estancias de Fray Jaime Olzina, obispo de Telde Archiviato il 12 agosto 2016 in Internet Archive., Anuario de estudios atlánticos, 19 (1973), pp. 237-255.
- ^ (ES) Julio Sánchez Rodríguez, Panorama histórico-geográfico del establecimiento de la jerarquía episcopal en las Islas Canarias..., p. 17.
- ^ (ES) Julio Sánchez Rodríguez, Panorama histórico-geográfico del establecimiento de la jerarquía episcopal en las Islas Canarias..., p. 18.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Julio Sánchez Rodríguez, Panorama histórico-geográfico del establecimiento de la jerarquía episcopal en las Islas Canarias, siglos XIV-XV (Obispados de Telde, Rubicón y Fuerteventura), Memoria ecclesiae, 27 (2005), pp. 13-24
- (ES) José García Santos, La evangelización luliana : el obispado de Telde, «Almogaren. Revista del Centro Teológico de Las Palmas», 9 (1992), pp. 55-85
- (FR) S. Ruiz, v. Canaries, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. XI, Paris, 1949, coll. 702-712
- (LA) Konrad Eubel, Hierarchia Catholica Medii Aevi, vol. 1, Münster, 1913, pp. 285 e 476
- (ES) Juan Tous Meliá, El plan de las afortunadas islas del Reyno de Canarias, 1996, pp. 51–52
- (LA) Bolla Coelestis rex regum, in: Bullarium carmelitanum, plures continens Summorum Pontificum, litteras, et constitutiones, vol. III, 1768, pp. 71-72
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org