Dinolestes lewini | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Superordine | Acanthopterygii |
Ordine | Perciformes |
Famiglia | Dinolestidae |
Genere | Dinolestes |
Specie | D. lewini |
Nomenclatura binomiale | |
Dinolestes lewini (Smith e Griffith, 1834) |
Dinolestes lewini (Smith e Griffith, 1834) è un pesce osseo marino, unico appartenente alla famiglia Dinolestidae.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'aspetto di questo pesce è abbastanza simile a quello dei barracuda, con corpo allungato e mascelle allungate e appuntite armate di denti in parte caniniformi. La mandibola è sporgente rispetto alla mascella. Due pinne dorsali ben separate, la prima piccola, con raggi spinosi, la seconda più lunga con un solo raggio spiniforme e il resto molli. La pinna anale è più lunga della seconda dorsale e ha un breve raggio spinoso. Le scaglie coprono interamente la testa. La linea laterale si estende alla pinna caudale[1].
La taglia massima nota è di 84 cm[2].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Endemico dell'Australia meridionale a nord fino al Nuovo Galles del Sud. Vive in acque basse su fondi scogliosi, soprattutto in ambienti riparati come golfi e baie[2].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Gregario, forma banchi[2].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Scheda della famiglia da Fishbase Archiviato il 16 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ a b c (EN) Dinolestes lewini , su FishBase. URL consultato il 26.07.2015.
- ^ (EN) Sommario delle prede da Fishbase
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dinolestidae
- Wikispecies contiene informazioni su Dinolestidae
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dinolestes lewini , su FishBase. URL consultato il 26.07.2015.
- (EN) Scheda della famiglia da Fishbase, su fishbase.de. URL consultato il 27 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).