Diner de quatern: Pietro il Cattolico | |
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PE-TR RE-:X:, croce patente lunga; anelletti nei quarti. | •BARQINONA, croce patente piccola, forata al centro. |
AR, 19mm, 0,83 g, 1h; zecca di Barcellona. Coniato 1213. |
Diner de tern: Giacomo I | |
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+•BARQVINONA, busto coronato | IACOB REX, croce patente lunga; anelletti e punti nei quarti. |
BI, 17mm, 0.79 g, 11h; zecca di Barcellona. |
Diner de tern: | |
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IACOBVS•REX, busto coronato | VALE-NCIE, albero sormontati da croce patente. |
BI, 17mm, 0.91 gm, 6h; zecca di Valencia. |
«Com no sia legut á ningu sino á Nos solament batre moneda en Catalunya, e que sia moneda barcelonesa e ques bata dins la ciutat de Barcelona, la qual moneda es apellada de tern, e es perpetual per concessio e privilegis deis reys passats, e encara aquella fer batre no podem sens consenliment e voler de la dita ciutat, á la cual es encomanat per tot lo principat de Catalunya e per avinences antigas.»
«Come non sia permesso a nessuno se non a Noi solamente di battere moneta in Catalogna, e che sia moneta barcellonese e che sia battuta nella città di Barcellona, la quale moneta è chiamata di tern, e che è perpetua per concessione e privilegi dei re passati, e inoltre non possiamo farla battere senza il consiglio e la volontà di detta città, alla quale è affidata per tutto il principato di Catalogna e per accordi antichi."»
Il diner de tern era il nome di una moneta catalana di biglione, coniata con un titolo a 250/...; era la moneta di riferimento per Aragona, Catalogna, Valencia e Baleari.[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Diner è il termine catalano per indicare il denaro.
Il diner, era simile a quello coniato negli altri paesi europei: inizialmente conteneva circa un grammo di argento fino.
Con il tempo il contenuto di argento prese a diminuire e divenne inferiore al 50%, diventando così una moneta di biglione. Tale moneta venne quindi denominata diner de billó (denaro di biglione) mentre quelle precedenti presero il nome di diner de plata, cioè denaro d'argento.
Sotto Pietro il Cattolico (1196-1213) ci fu un'ulteriore diminuzione del contenuto in argento delle monete e fu creato il diner de quatern; in questa moneta quattro dodicesimi erano di argento ed il restante era rame. Il titolo era quindi di 333 millesimi.
Il diner de tern fu coniato sotto il regno del figlio, Giacomo I (1213 - 1276) ed aveva solo un quarto di argento, cioè tre dodicesimi, da cui il nome.[3]
La moneta fu coniata con caratteristiche simili nei differenti territori appartenenti alla Corona di cui Giacomo era signore: Barcellona, Valencia ed Aragona.[3]
Le coniazioni differivano per la simbologia presente al rovescio e che era ereditata dalle coniazioni precedenti: le monete di Barcellona mostravano una croce patente inquartata con anelletti e punti, quelle di Valencia mostravano un albero sormontato da una croce patente, e quelle di Aragona una croce patriarcale[4], cioè con la doppia traversa.[3] Anche le legende indicavano la provenienza: BARQVINONA, VALENCIE e ARAGONA.
La moneta divenne "diner perpètu de tern", perché il re si impegnò a mantenere questa proporzione e a non ridurre, né lui né i suoi successori, la percentuale di argento contenuta.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Joan Salvadó i Montoriol, Historia medieval d'un territori: Sant Fruitos de Bages (segles X-XVI), Abadia de Montserrat, 2003, ISBN 8484155277
- Diego de Monfar y Sors, Próspero de Bofarull y Mascaró, Historia de los Condes de Urgel, 1853
- John Day, Money and Finance in the Age of Merchant Capitalism: 13th-18th Centuries, Blackwell, 1999, ISBN 9780631212256
Voci correlate
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