Devil Summoner (デビルサマナー?, Debiru Samanaa), conosciuta precedentemente con il nome di Shin Megami Tensei: Devil Summoner[1], è una serie di videogiochi di ruolo alla giapponese sviluppati e pubblicati da Atlus. Assieme a Persona, è uno degli spin-off della serie Megami Tensei[2]. A differenza di quest'ultima, gli eventi non si svolgono in una Tokyo postapocalittica bensì in un mondo alternativo popolato da umani e demoni. Qui determinati essere umani, noti come evocatori demoniaci (Devil Summoner, per l'appunto), sono in grado di reclutare i demoni attraverso il GUMP[3], una versione modificata del COMP presente in molti Megami Tensei. Nata nel 1995 come esclusiva per il Sega Saturn[4], la serie è stata creata da Kouji Okada e sviluppata da diversi veterani di Atlus come Kazuma Kaneko e Shoji Meguro. Può essere considerato uno Shin Megami Tensei dai tratti investigativi. I giochi, nonostante non siano collegati cronologicamente, condividono lo stesso universo narrativo. Infatti, sono presenti diversi elementi in comune quali la presenza della famiglia Kuzunoha e dei due clan rivali, la Yatagarasu e la Phantom Society. La serie è rimasta esclusiva del Giappone fino al 2006 con l'uscita di Devil Summoner: Raidou Kuzunoha vs. the Soulless Army.
Shin Megami Tensei: Devil Summoner
[modifica | modifica wikitesto]Fu il primo Megami Tensei uscito su console 32 bit. Ambientato nella città di Hirasaki, nel Giappone moderno, la storia narra le vicende di uno studente universitario ucciso dai demoni e rianimato nel corpo dell'evocatore Kyouji Kuzunoha. Assieme a Rei Reihou, partner della Kuzunoha Detective Agency, il protagonista indagherà sulla comparsa dei demoni nella città e sulle attività di Sid Davis, l'evocatore oscuro responsabile della sua uccisione e di quella di Kuzunoha. Il gameplay riprende diversi elementi classici della serie Megami Tensei, tra cui la navigazione in prima persona nei dungeon, le battaglie a turni e la negoziazione con i demoni. Tuttavia ci sono alcune differenze. Viene ampliato il sistema di conversazioni coi demoni e introdotto il Loyalty System. Maggiore è la fiducia dei demoni e più dettagliati saranno i comandi da assegnare. Al contrario, i demoni con poca fiducia avranno la tendenza a boicottare gli ordini assegnati o lasciare il party. Nel 2005 viene rilasciato un porting del gioco[5] per PSP. Tra le novità presenti troviamo un ribilanciato del livello di difficoltà e l'aggiunta di boss e dungeon extra.
Devil Summoner: Soul Hackers
[modifica | modifica wikitesto]Uscito nel 1997 per Sega Saturn, a differenza del suo predecessore, Soul Hackers[6] è ambientato in un futuro cyberpunk. Gli eventi si svolgono ad Amami City, una piccola città portuale diventata una metropoli cibernetica connessa attraverso un software di realtà virtuale noto come Paradigm X. A gestire tale rete e il relativo progetto di riqualificazione urbana è la società Algon Software Corporation. Quest'ultima, intenta a distribuire il software pure nel resto del mondo, usa la città come beta testing. Essendo ancora in versione beta, i cittadini che possono entrare dentro Paradigm X vengono scelti attraverso una lotteria. Il protagonista, membro del gruppo di hackers "Spookies", hackera i server della Algon Soft per sostituire il nome di uno dei vincitori del concorso col suo. Connesso al Paradigm X, viene assalito da una misteriosa entità e salvato prontamente da una creatura chiamata Kinap (Redman nella versione giapponese). Venuti a conoscenza del metodo per sbloccare il Demon Summoning Program, gli Spookies iniziano ad indagare la Phantom Society, una società segreta di evocatori demoniaci. Nonostante alcuni miglioramento, il comparto tecnico e il gameplay di Soul Hackers si basano essenzialmente sul precedente Devil Summoner. Nel 2012 venne realizzato un porting del gioco per Nintendo 3DS[7], distribuito in Europa e negli Stati Uniti nel 2013[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (JA) 真・女神転生 デビルサマナー [PSP] [RPG] | 製品カタログ | アトラスネット, su www.atlusnet.jp. URL consultato il 28 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012).
- ^ Soul Hackers 2: da Persona a Devil Saga, tutti gli spinoff di Megami Tensei, su Everyeye Videogiochi. URL consultato il 28 dicembre 2024.
- ^ (EN) Daniel Trock, Soul Hackers 2: What Are Devil Summoners?, su TheGamer, 6 settembre 2022. URL consultato il 28 dicembre 2024.
- ^ 真・女神転生~デビルサマナー~ [SS] [RPG] | 製品カタログ | アトラスネット, su web.archive.org, 15 aprile 2012. URL consultato il 28 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012).
- ^ (JA) 真・女神転生 デビルサマナー [PSP] [RPG] | 製品カタログ | アトラスネット, su www.atlusnet.jp. URL consultato il 28 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012).
- ^ Search | Pegi Public Site, su pegi.info. URL consultato il 28 dicembre 2024.
- ^ (JA) 『デビルサマナー ソウルハッカーズ』ハッカー集団スプーキーズが帰って来た!, su ファミ通.com, 26 aprile 2012. URL consultato il 28 dicembre 2024.
- ^ (EN) Nintendo Life, Review: Shin Megami Tensei: Devil Summoner: Soul Hackers (3DS), su Nintendo Life, 16 aprile 2013. URL consultato il 28 dicembre 2024.