Demetrio Mauro (Reggio Calabria, 1º ottobre 1905 – Reggio Calabria, 7 luglio 1996) è stato un imprenditore italiano, industriale del caffè.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nasce nel 1905 a Reggio Calabria, tre anni prima del terribile terremoto, da una famiglia di modeste condizioni economiche. All'età di sei anni perde un occhio a causa di un incidente. Non potendosi permettere gli studi, a dieci anni è mozzo sulle navi dello stretto e poi, più grande, su altre navi tra l'America e l'Europa. A vent'anni riesce a conseguire il diploma elementare seppur a costo di duri sacrifici. Continua il suo lavoro sulle navi dello stretto ma l'obiettivo ora è acquistare una nave e costituire un'azienda propria. Nel 1930 acquista la nave “Salvatore Padre”, conosciuta sullo stretto come la Barca di Mauro. Dal 1936 trasferisce i suoi interessi in Africa, nelle colonie italiane, fondando un'agenzia di viaggi tra Massaua e Asmara. Dopo tanti anni raggiunge finalmente lo sperato successo, ma i drammatici eventi della seconda guerra mondiale cambiano i destini di molti, tra cui quello di Demetrio Mauro. Si ritrova a cominciare da zero.
Fondatore del “Caffè Mauro”
[modifica | modifica wikitesto]L'avventura riparte da Milano nel 1949 con una nuova passione, il caffè, con una piccola macchina da torrefazione da 20 kg di seconda mano. Dopo pochi mesi però ritorna a Reggio Calabria dove costruisce un'azienda che diventerà presto una delle più avanzate del settore[1][2]. Gli ingredienti del successo sono la capacità di conciliare i valori della sua terra e della sua tradizione con le esigenze di innovazione che il mercato di quegli anni richiede. Negli anni cinquanta e sessanta la “Caffè Mauro” si distingue per le novità portate nei sistemi di produzione, nella distribuzione e nella comunicazione. Porta per primo il prodotto a standard di qualità elevata per l'epoca e soprattutto, è il primo a distribuire confezionato, con un marchio e un prodotto, che prima era distribuito soltanto sfuso. È ancora primo, nel suo settore, ad usare la televisione e Carosello nella promozione del prodotto e del proprio marchio.
Demetrio Mauro ha avuto un ruolo di primo piano nel Comitato d'Azione che causava i Moti di Reggio all'inizio degli anni settanta, contro l'assegnazione della sede della Regione Calabria a Catanzaro. Fu anche indagato e prosciolto come finanziatore di azioni criminali avvenute contestualmente alla rivolta, compreso il deragliamento del treno che provocò la strage di Gioia Tauro.
Muore il 7 luglio 1996 a Reggio Calabria.
Nel 2024, sempre a Reggio Calabria, l'amministrazione comunale volle intitolare una via all'imprenditore reggino, proprio nell'arteria dove ha visto nascere il suo primo stabilimento per la produzione del caffè. La cerimonia, fu preceduta da un incontro a palazzo Campanella, dove fu ricordata la figura e la storia di Demetrio Mauro.[3][4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La nuova Calabria. “Demetrio Mauro, mio nonno. Vi rivelo l’anima nascosta di chi creò l’aroma del caffè made in Calabria”, su lanuovacalabria.it. URL consultato il 3 febbraio 2024.
- ^ City Now. Intitolata una via di Reggio Calabria a Demetrio Mauro, fondatore di Caffè Mauro, su citynow.it. URL consultato il 5 marzo 2025.
- ^ Stretto Web. Reggio Calabria: strada intitolata al Cavalier Demetrio Mauro, emozionante cerimonia nel luogo dove nacque il primo stabilimento, su strettoweb.com. URL consultato il 5 marzo 2025.
- ^ Corriere della Calabria. Reggio Calabria, il Comune intitola una strada all’imprenditore del caffè Demetrio Mauro, su corrieredellacalabria.it. URL consultato il 5 marzo 2025.