Sulla grandezza dell'anima | |
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Titolo originale | De quantitate animae |
Autore | sant'Agostino d'Ippona |
Periodo | IV |
Editio princeps | 387 |
Genere | trattato teologico |
Lingua originale | latino |
Il De quantitate animae (dal latino: "Sulla grandezza dell'anima") è un dialogo filosofico-teologico redatto da Agostino d'Ippona nel 387 durante il suo soggiorno a Milano, poco dopo la sua conversione[1]
L'opera, che tratta anche dell'immaterialità dell'anima, è una polemica con Tertulliano, che sosteneva la sua fisicità o corporeità. Agostino, invece, sostiene una rigorosa incorporeità dell'anima umana[1].
Titolo
[modifica | modifica wikitesto]L'espressione quantitas animae si riferisce alla somiglianza dell'anima con Dio: essa segue un percorso su molteplici livelli di attività che possono culminare fino al ritorno alla contemplazione e alla patria divina. Il titolo acquista significato come segno che rimanda a una dimensione ontologica superiore.[2][3]
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]Agostini definisce l'anima come una sostanza che fa parte della ragione ed è adatta a governare un corpo. L'anima non possiede una quantità corporea, eppure ha una propria grandezza. Essa è caratterizzata da sette gradi di attività, che sono: animazione, sensazione, arte, virtù, tranquillità, ingresso e contemplazione.[4]
Nel suo trattato De immortalitate animae Agostino aveva cercato di dimostrare l'immortalità dell'anima facendo riferimento alla sua partecipazione alle "verità eterne". Nel testo compie un passo ulteriore, tentando di dimostrare l'immaterialità dell'anima con riferimento al fatto che l'anima può percepire anche cose immateriali, come gli oggetti della matematica. Tenta anche di dimostrare la non estensività o incorporeità dell'anima umana. In questo modo, si distingue nettamente da Tertulliano, che aveva insegnato la fisicità o corporeità dell'anima.[1]
L'anima viene definita come "esseità dotata di pensiero e ordinata a governare un corpo" (XIII, 22). Essa nnon è una grandezza corporale:[5]
«Ti dimostrerò che esistono molte cose, delle quali non puoi dire che sono un nulla, eppure in esse tu non trovi le dimensioni che attribuisci all'anima. Pertanto, non solo non devi ritenere che l'anima è un nulla perché in essa non trovi la lunghezza o altra proprietà simile, ma che si deve stimare più preziosa e di maggiore valore perché non ha tali proprietà.»
Ricezione
[modifica | modifica wikitesto]L'opera è considerata imperfetta per una mancanza di armonia tra le parti ed è stata ritenuta di importanza minore rispetto agli altri scritti di Agostino[1].
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Illuminierte Handschrift. Grünhain 13./14. Jahrhundert. Hrsg. Deutsche Forschungsgemeinschaft. Thüringer Universitäts- und Landesbibliothek Jena. online
- De quantitate animae. In: Jacques-Paul Migne (Hrsg.): Patrologia Latina. Documenta Catholica Omnia, pdf
- Die Größe der Seele. De quantitate animae liber unus. Deutsch von Carl Johann Perl. Paderborn: Schöningh 1960.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Voce Aurelius Augustinus: De quantitate animae, in: Kindlers Neues Literaturlexikon.
- ^ (EN) Rafael Rodrigues Lopes e Francisco Venceslau de Oliveira Jales, A gnosiologia dos sete graus de atividade da alma em Agostinho, in Polymatheia, vol. 14, n. 25, 1º gennaio 2022. URL consultato il 30 novembre 2024.
- ^ (EN) Eliakim Ferreira Oliveira, DA EQUIVOCIDADE SEMÂNTICA AO ESTABELECIMENTO DE UMA ONTOLOGIA:, in Polymatheia, vol. 13, n. 23, 1º giugno 2021. URL consultato il 30 novembre 2024.
- ^ (EN) Sérgio Ricardo Strefling, Os sete graus de atividade da alma humana no De quantitate animae de Santo Agostinho, in Trans/Form/Ação, vol. 37, n. 3, 1º dicembre 2014, pp. 179–200, DOI:10.1590/S0101-31732014000300014. URL consultato il 30 novembre 2024.
- ^ Serge-Thomas Bonino, Dispensa del corso : L'immortalità dell'anima e la vita dell'anima separata secondo san Tommaso (2019-2020). URL consultato il 1º dicembre 2024 (archiviato il 25 giugno 2022).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rudolf Schneider: Seele und Sein. Ontologie bei Augustinus und Aristoteles. Stuttgart 1957.
- Jérôme Lagouanère: Le De quantitate animae d’Augustin, un dialogue philosophique?, in: Zeitschrift für Antike und Christentum. Bd. 23/2. 2019. S. 252–287.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La grandezza dell'anima, su augustinus.it.