I De Ghisolfi (anche conosciuti a seconda delle traduzioni dalle varie lingue come Ghisolfi, de Guizolfi, de Gisolfi, Guigursis, Guilgursis e Giexulfis) furono una famiglia genovese, che ebbe importanza nella zona del Mar Nero tra la fine del Medio Evo e gli inizi del Rinascimento[1].
Nel 1419 Simeone de Ghisolfi sposò Bikhakhanim, una principessa regnante sulla città di Tmutarakan' nella penisola di Taman'; da qui cominciò il dominio dei Ghisolfi sull'area, che perdurò per oltre settanta anni, incentrandosi poi sul possesso della città di Matrega[2].
I Ghisolfi governarono questo principato per gran parte del XV secolo, come un protettorato della Gazaria, vale a dire il consolato delle colonie genovesi presenti in Crimea. Nel 1453 la Repubblica di Genova cedette i suoi possedimenti in Crimea al Banco di San Giorgio, verso il quale era indebitata[2]. I Ghisolfi perciò continuarono a governare Matrega e la regione circostante sotto la protezione del Banco. Attraverso l'intermediazione di Khozi Kokos, i Ghisolfi erano in contatto anche con la Moscovia e altri principati russi dell'epoca[2].
Dopo un periodo di vassallaggio i domini della famiglia Ghisolfi furono incorporati nell'Impero ottomano che entro il 1475 aveva conquistato le colonie genovesi in Crimea.
Note
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- ^ a b c GUIZOLFI (GIEXULFIS), ZACHARIAS DE - JewishEncyclopedia.com, su www.jewishencyclopedia.com. URL consultato il 19 febbraio 2023.