Dag il Saggio o Dagr Spaka | |
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L'agguato a re Dag Illustrazione di Gerhard Munthe (1899) | |
Re mitologico della Svezia | |
In carica | III secolo circa |
Predecessore | Dyggvi |
Successore | Agni |
Re a Uppsala | |
Nome completo | Dagr Dyggvisson |
Nascita | Gamla Uppsala, III secolo |
Morte | Gotland, III secolo |
Dinastia | Yngling |
Padre | Dyggvi |
Figli | Agni |
Religione | norrena |
Dagr Spaka, o Dag il Saggio, (Gamla Uppsala, III secolo – Gotland, III secolo), è stato un re leggendario sueone della casata dei Yngling, di Uppsala.
Nelle saghe era detto il Saggio in quanto reputato così erudito da capire il linguaggio degli uccelli. Figlio di Dyggvi, a lui succedette Agni.
Ynglinga saga
[modifica | modifica wikitesto]La Saga degli Ynglingar di Snorri Sturluson descrive come poteva parlare con gli uccelli e come morì:
«Dagr hét son Dyggva konungs, er konungdóm tók eptir hann; hann var maðr svá spakr, at hann skildi fugls rödd. Hann átti spörr einn, er honum sagði mörg tíðindi; flaug hann á ymsi lönd. Þat var eitt sinn, at spörrinn flaug á Reiðgotaland, á bœ þann, er á Vörva heitir; hann flaug í akr karls ok fékk þar matar. Karl kom þar ok tók upp stein ok laust spörrinn til bana. Dagr konungr varð illa við, er spörrinn kom eigi heim; gékk hann þá til sónarblóts til fréttar, ok fékk þau svör, at spörr hans var drepinn á Vörva. Síðan bauð hann út her miklum ok fór til Gotlands; en er hann kom á Vörva, gékk hann upp með her sinn ok herjaði: fólkit flýði víðs vegar undan. Dagr konungr sneri herinum til skipa, er kveldaði, ok hafði hann drepit mart fólk ok mart handtekit. En er þeir fóru yfir á nökkura, þar sem heitir Skjótansvað eða Vápnavað, þá rann fram ór skógi einn verkþræll á árbakkann ok skaut heytjúgu í lið þeirra, ok kom í höfuð konungi skotit; féll hann þegar af hestinum ok fékk bana. Í þann tíma var sá höfðingi gramr kallaðr er herjaði, en hermennirnir gramir.[1]»
«Il figlio di re Dyggvi, chiamato Dagr, succedette a lui, ed era un uomo così saggio che poteva capire il linguaggio degli uccelli. Aveva un passero che gli raccontava molte novità, e volava in differenti paesi. Una volta il passero volò a Reidgotaland, ad una fattoria chiamata Varva, dove volò per il campo di frumento di un contadino e prese il suo grano. Il contadino venne appresso, prese una pietra, e uccise il passero. Re Dagr era pazzamente agitato per il passero che non tornava a casa; finché, in un sacrificio di espiazione, invocò il passero che gli diede per risposta che fu ucciso a Vörva. Sicché radunò una grande armata, e andò nel Gotland; e quando venne a Vörva sbarcò con i suoi uomini e colpì, e la gente fuggiva via davanti a lui. Re Dagr tornò alla sera con alle sue navi, dopo aver ucciso molte persone a aver preso molti prigionieri. Quando stavano per attraversare un fiume il forte di Skjotan [dell'arma], uno schiavo da lavoro venne correndo lungo la riva del fiume e lanciò un forcone nelle truppe. Esso colpì il re nella testa, che quindi cadde istantaneamente dal suo cavallo e morì. In quei tempi il capo che devastava una terra era chiamato Gram, e gli uomini sotto di lui Grame.»
Ynglingal
[modifica | modifica wikitesto]In seguito al testo in prosa, Snorri riporta il relativo passo dello Ynglingatal di Þjóðólfr da Hvinir:
«Frá eg að Dagr
dauðaorði,
frægðar fús,
um fara skyldi,
þá er valteins
til Vörva kom
spakfrömuðr
spörs að hefna.
Og það orð
á austrvega
vísa ferð
frá vígi bar,
að þann gram
um geta skyldi
slönguþref
sleipnis verðar.»
«Dagr, ho udito,
il giudizio della morte
- onorato dalla fama -
incontrò,
quando nel Vörva venne
il guerriero,
il sagace,
per un passero da vendicare.
E queste parole
per le vie orientali
che accolsero il re
dal combattimento
furono riportate:
un forcone di un servo
per il cibo di Sleipnir
diede al gramr la sua morte.[2]»
Il spakframaðr valteins (letteralmente "saggio che avanza con la verga sgozzante") è un kenning che indica "l'esperto che brandisce la spada", qui sopra è stato reso con il più semplice "il guerriero". Slƒnguþref sleipnis verðar (letteralmente "imbracatura per il cibo di Sleipnir", ossia il cavallo di Odino), indica il "forcone".
Gramr è il guerriero che devasta le terre.
Da notare che qui non viene citato luogo della sua morte, lo Skjótansvað/Vápnavað secondo l'Ynglinga saga e l'Historia Norvegiæ, se non con un indefinito "per le vie orientali" e che, senza Snorri, interpretare il ruolo del passero citato sarebbe stato molto arduo.
Historia Norvegiæ
[modifica | modifica wikitesto]Nell'Historia Norvegiæ cambia la linea di successione. Qui, come nell'Íslendingabók a Dag segui i suoi figli Alrekr e Eiríkr e poi il nipote Agni, mentre l'Ynglingatal e l'Ynglinga saga riportano che dopo Dag regnò il figlio Agni, e poi i nipoti Alrekr ed Eiríkr.
«Hujus [Domar] Cui [Dyggui] successit in regnum filius ejus Dagr, quem Dani in quodam vado, quod Sciotanvath vel Wapnavath dicitur, dum passeris injurias vindicare conaretur, publico bello occiderunt. Qui genuit Alrik; hunc frater suus Erikr freno percussit ad mortem. Alricr autem genuit Hogna»
«Suo [di Dyggvi] figlio Dag succedette al trono; fu ucciso dai danesi in una battaglia reale ad un forte chiamato Skjotansvad, mentre stava tentando di vendicare la violenza fatta ad un passero. Questo uomo procreò Alrek, che fu battuto a morte con una briglia da suo fratello, Eirik. Alrek fu il padre di Hogna»
Dove per Hogna si intende probabilmente Agni.
L'Íslendingabók, lo cita solo nella genealogia (x Dyggvi. xi Dagr. xii Alrekr. xiii Agni. xiiii Yngvi).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ 18. Frá Dag spaka
- ^ Traduzione in inglese molto vicina al testo originale: (EN) Sorri Sturlunson, Ynglingal - Capitolo 18 (PDF), in Heimskringla, traduzione di Alison Finlay e Anthony Faulkes, Viking society for Nothern research - University College of London, 2011, p. 21.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- fonti primarie
- (NON) Heimskringla-Ynglinge-saga, opera in prosa di Snorri Sturluson, 1225 circa (traduzione in inglese)
- (NON) Ynglingatal, poema scaldico di Þjóðólfr da Hvinir, IX secolo
- (LA) Historia Norvegiæ, opera in prosa, anonimo, XII secolo circa
- (NON) Íslendingabók, scritto storico di Ari Þorgilsson, primi anni del XII secolo
- fonti moderne
- (DA) Gustav Storm, Monumenta historica Norwegiæ: Latinske kildeskrifter til Norges historie i middelalderen, Kristiania, Brøgger, 1880, p. 97.
- (EN) Inger Ekrem e Lars Boje Mortensen, Historia Norwegie, Museum Tusculanum Press, 2003, p. 75, ISBN 978-87-7289-813-1.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NON, DA) Ólafur Brynjúlfsson: Sæmundar og Snorra Edda Manoscritto originale presso la Biblioteca Reale della Danimarca
- (NON, EN) Mitologia germanica - Raccolta completa con traduzioni in inglese
- (NON, SV, EN) Open Library, raccolta delle opere di Viktor Rydberg