La Cronaca universale alessandrina o Chronographia Golenischevensis è una cronaca greca anonima compilata ad Alessandria, che registra la storia dalla Creazione fino all'anno 392. La cronaca sopravvive nei frammenti di un papiro del VI secolo chiamato papiro di Golenischev, famoso per i suoi precoci esempi di miniatura.
Papiro
[modifica | modifica wikitesto]Il papiro Golenischev (o Goleniščev) è un papiro miniato frammentario che funge da fonte primaria per le riproduzioni della Cronaca universale alessandrina. È stato datato a vari periodi tra il V e l'VIII secolo; attualmente si propende per una datazione al VI secolo. Si è ipotizzato che il papiro appartenesse a un mecenate molto ricco, a causa delle sue ricche illustrazioni. Prende il nome dall'egittologo russo Vladimir Golenishchev che lo ottenne prima del 1901 da un certo "sceicco Ali" a Giza.
Del papiro si conservano 80 frammenti di testo maiuscolo alessandrino, attualmente custoditi al Museo Puskin, con illustrazioni marginali raffiguranti - tra le altre figure - re romani, una mappa del Mediterraneo, profeti e personaggi dell'Antico Testamento e personificazioni dei mesi romani. Il frammento meglio conservato (tav. VI verso) raffigura papa Teofilo in cima al Serapeo ed è stato definito "un'immagine iconica [...] nella storia dell'Alessandria tardoantica"; il frammento è stato utilizzato dallo storico Johannes Hahn per datare la distruzione del Serapeo al 392, sebbene questa data sia stata criticata da Adolf Bauer, Richard W. Burgess e Jitse H.F. Dijkstra come poco autorevole.
Nel 1905 il testo greco della Cronaca fu pubblicato come Eine Alexandrinische Weltchronik, edito insieme da frammenti di papiro del papiro Golenischev di Josef Strzygowski e Adolf Bauer con lastre di vetro contenenti facsimili colorati dei frammenti miniati. I frammenti sono stati ottenuti da Vladimir Golenishchev e ricostruiti per formare immagini di come poteva essere il testo. Da allora i frammenti del papiro di Golenischev sono stati maltrattati e la loro qualità è notevolmente ridotta rispetto a quando Strzygowski e Bauer li riprodussero.
Testo
[modifica | modifica wikitesto]Gli Excerpta Latina Barbari, una cronaca in lingua latina della fine dell'VIII secolo, sembrano essere in parte basati sulla Cronaca. Burgess e Dijkstra hanno ipotizzato che entrambi i testi siano basati su una fonte comune composta dalle Chronographiae di Giulio Africano del 221 e dal Liber generationis del 205 circa.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]Le seguenti tavole e didascalie sono adattate da Bauer & Strzygowski 1905 :
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Tav. 1, recto – busti delle personificazioni dei mesi romani
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Tav. 1, verso – lista frammentaria dei mesi ebraici, egizi e ateniesi
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Tav. 2, recto – mappa del Mediterraneo e delle sue isole
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Tav. 2, verso – raffigurazione delle province dell'Asia Minore
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Tav. 3, verso – raffigurazione del profeta biblico Naum
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Tav. 4, recto – raffigurazioni dei Re romani
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Tav. 4, verso – raffigurazioni dei Re di Sparta
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Tav. 5, recto – raffigurazioni dei Re di Macedonia
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Tav. 5, verso – raffigurazioni dei Re di Lidia
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Tav. 6, recto – cronaca del 383-389. Dall'alto al basso, il neonato Onorio vicino al corpo di Magno Massimo, la mummia di papa Timoteo I, raffigurazione di papa Teofilo.
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Tav. 7, recto – A: Eli e la profetessa Anna. C: il profeta Zaccaria. D+E: un angelo benedice il giovane Giovanni Battista tra le braccia di Zaccaria.
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Tav. 7, verso – A: Samuele in trono vicino a Davide. C: la profetessa Anna. D+E: Elisabetta vicino a Maria e Gesù bambino.
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Tav. 8, recto – A, C, H-M: indefinito. B: un altare D: sovrano sconosciuto. E: indumenti di figure maschili. F+G: albero di palma o colonna.
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Tav. 8, verso – A: frammento simile ai busti dei mesi. B: due uomini sconosciuti C: Maria con Gesù in grembo D: santo sconosciuto E: testa di Giovanni Battista F-M: indefinito.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adolf Bauer e Josef Strzygowski (a cura di), Eine alexandrinische Weltchronik: Text und Miniaturen des griechischen Papyrus der Sammlung W. Goleniščev [An Alexandrian World Chronicle: Text and miniatures of a Greek papyrus in the collection W. Goleniščev], Vienna, 1905.
- Barry Baldwin e Anthony Cutler, Alexandrian World Chronicle, in The Oxford Dictionary of Byzantium, vol. 1, Oxford, Oxford University Press, 1991, p. 62, DOI:10.1093/acref/9780195046526.001.0001, ISBN 978-0-195-04652-6.
- R. W. Burgess, The Date, Purpose, and Historical Context of the Original Greek and the Latin Translation of the So-called Excerpta Latina Barbari, in Traditio, vol. 68, 2013, pp. 1–56, DOI:10.1017/s0362152900001616.
- R. W. Burgess, Goleniščev Chronicle, in Encyclopedia of the Medieval Chronicle, 2016, DOI:10.1163/2213-2139_emc_SIM_01158.
- R. W. Burgess e Nicholas Sparks, Chronographia Golenischevensis, in The Oxford Dictionary of Late Antiquity, vol. 1, 1st, Oxford, Oxford University Press, 2018, pp. 339–340, ISBN 978-0-19-881624-9.
- R. W. Burgess e Jitse H. F. Dijkstra, The 'Alexandrian World Chronicle', its Consularia and the Date of the Destruction of the Serapeum (with an Appendix on the List of Praefecti Augustales), in Millennium, vol. 10, n. 1, 2013, pp. 39–114, DOI:10.1515/mjb.2013.10.1.39.
- Benjamin Garstad, Barbarian interest in the Excerpta Latina Barbari, in Early Medieval Europe, vol. 19, n. 1, 2011, pp. 3–42, DOI:10.1111/j.1468-0254.2010.00310.x.
- Benjamin Garstad, Apocalypse of Pseudo-Methodius. An Alexandrian World Chronicle, Dumbarton Oaks Medieval Library 14, Cambridge, MA, Harvard University Press, 2012, ISBN 978-0-674-05307-6.
- Johannes Hahn, "Vetustus error extinctus est": Wann wurde das Sarapeion von Alexandria zerstört?, in Historia: Zeitschrift für Alte Geschichte, vol. 55, n. 3, 2006, pp. 368–383, JSTOR 4436822.
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