Cripta di Santa Croce | |
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Stato | Italia |
Regione | Puglia |
Località | Francavilla Fontana |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Oria |
La cripta di Santa Croce, situata a Francavilla Fontana, e più esattamente in Contrada Santa Croce Inferiore, fu utilizzata per tutto il medioevo (ma anche in epoca successiva) come chiesa da alcuni monaci basiliani.
La grotta-chiesa è caratterizzata da un impianto compatto e dalla presenza di numerosi affreschi;[1] l'architettura, tipica medievale, non è posteriore al XII secolo,[1] mentre i dipinti, sono datati al XVII e XVIII secolo.[1] Il nome Santa Croce si deve probabilmente alla Trinità col Padre che sorregge la Croce del Figlio e lo Spirito Santo in forma di colomba, uno dei dipinti più antichi, non inglobato nella decorazione floreale che collega la maggior parte delle altre pitture.[2] La decorazione a fioroni incornicia l'immagine di Santa Maria dell'Abbondanza, tarda rivisitazione dell'Odigitria. La Madonna è rappresentata più volte, anche sopra un complesso di edifici, probabilmente una chiesa in fiamme (forse quella di Costantinopoli).[2]
Vi sono inoltre due figure di frati francescani: uno, a tre quarti, l'altro, invece, di fattura tardo secentesca, rappresenta San Francesco con le stimmate visibili sulle mani e con un angelo accanto, in ginocchio.[2]
Sono presenti anche due figure insolite nelle rappresentazioni rupestri: Gesù in preghiera nell'orto degli ulivi, assieme alla croce con il Cireneo; ciò indica che a Francavilla fosse nota la Via Crucis biblica e che i dipinti stessi siano stati dettati dalla cultura dei francescani che, già dal 1480, introdussero in Italia ed in tutta Europa la pratica della Via Crucis.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Clavica e Jurlaro, p. 19.
- ^ a b c d Clavica e Jurlaro, p. 20.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fulgenzio Clavica e Rosario Jurlaro (a cura di), Francavilla Fontana, Milano, Mondadori Electa, 2007, ISBN 978-88-370-4736-8.