Crazy Nights album in studio | |
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Artista | Kiss |
Pubblicazione | 18 settembre 1987 |
Durata | 42:53 |
Dischi | 1 |
Tracce | 11 |
Genere | Hair metal Pop metal Heavy metal Hard rock Album-oriented rock |
Etichetta | Mercury Records |
Produttore | Ron Nevison |
Registrazione | Tra marzo e giugno del 1987 negli One on One Recording Studios, nei Rumbo Recorders (Canoga Park, California) e nei Can-Am Recorders (Tarzana, California)[1] |
Note | n. 4 [2] n. 8 [2] |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Finlandia[3] (vendite: 25 000+) Regno Unito[4] (vendite: 100 000+) |
Dischi di platino | Canada[5] (vendite: 100 000+) Stati Uniti[6] (vendite: 1 000 000+) |
Kiss - cronologia | |
Singoli | |
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Crazy Nights è il quattordicesimo album registrato in studio dei Kiss, pubblicato il 18 settembre del 1987. L'album doveva tuttavia essere registrato e pubblicato nel 1986 (il progetto del disco si chiamava Condomnation[1]), ma a causa di una indisposizione del produttore Ron Nevison le date di pubblicazione slittarono all'anno successivo.
Il disco
[modifica | modifica wikitesto]Assieme ad Animalize, rappresenta il maggior successo del gruppo negli anni ottanta, ma molti fans (specialmente quelli degli esordi) non gradirono la sua eccessiva commerciabilità. Infatti, l'album si presenta maggiormente melodico rispetto ai precedenti Animalize e Asylum, con brani che vennero anche apprezzati da chi non seguiva la musica rock. Il disco si divide nelle parti scritte da Stanley e Child che si avvicinano di più al genere AOR, e in quelle scritte da Simmons, più ruvide e meno ispirate.
L'album segnerà un parziale ritorno al successo in Europa da parte del gruppo, grazie soprattutto ai singoli estratti, ossia Crazy Crazy Nights (che si isserà al quarto posto della Top 10 britannica), Turn On the Night, e Reason to Live.
Il titolo dell'album doveva essere originariamente Who Dares Wins (dietro proposta di Eric Carr[1]) in riferimento al fatto che il gruppo ha dovuto attendere la disponibilità del produttore Ron Nevison per registrare l'album[1], ma è stato in seguito cambiato in Crazy Nights.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Crazy Crazy Nights (Paul Stanley, Adam Mitchell) - 3:45
- I'll Fight Hell to Hold You (Stanley, Mitchell, Bruce Kulick) - 4:10
- Bang Bang You (Stanley, Desmond Child) - 3:53
- No, No, No (Gene Simmons, Kulick, Eric Carr) - 4:19
- Hell or High Water (Simmons, Kulick) - 3:28
- My Way (Stanley, Child, Bruce Turgon) - 3:58
- When Your Walls Come Down (Stanley, Mitchell, Kulick) - 3:25
- Reason to Live (Stanley, Child) - 3:59
- Good Girl Gone Bad (Simmons, Davitt Sigerson, Peter Diggins) - 4:35
- Turn On the Night (Stanley, Diane Warren) - 3:19
- Thief in the Night (Simmons, Mitch Weissman) - 4:05
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Gene Simmons - basso, voce principale o secondaria, chitarra ritmica
- Paul Stanley - chitarra ritmica, voce principale o secondaria, basso, tastiere[7]
- Bruce Kulick - chitarra solista o ritmica, basso[7], voce secondaria
- Eric Carr - batteria, voce secondaria
Collaboratori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Informazioni Archiviato il 5 novembre 2007 in Internet Archive. sull'album Crazy Nights dal sito kissfaq.com
- ^ a b c d e Pagina Archiviato il 13 febbraio 2012 in Internet Archive. dedicata alle posizioni in classifica degli album dei Kiss, dal sito kissfaq.com
- ^ (FI) Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit, su ifpi.fi, IFPI Finland. URL consultato il 14 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
- ^ (EN) Bonhams : Kiss: A 'Gold' Award for the album Crazy Nights, 1987, su bonhams.com, 20 dicembre 2020.
- ^ Gold/Platinum, su musiccanada.com. URL consultato il 10 giugno 2013.
- ^ RIAA - Gold & Platinum Searchable Database, su riaa.com. URL consultato il 10 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2007).
- ^ a b c d Lista Archiviato il 7 maggio 2006 in Archive.is. dei collaboratori nelle registrazioni degli album dei Kiss, dal sito kissfaq.com
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Crazy Nights, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Crazy Nights, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.