Crazy Cars 3 videogioco | |
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Screenshot della versione Amiga | |
Piattaforma | Amiga, Amiga CD32, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, Game Boy, MS-DOS, Super Nintendo |
Data di pubblicazione | |
Genere | Simulatore di guida |
Origine | Francia |
Pubblicazione | Titus Software, Paragon Publishing (CD32) |
Design | Florent Moreau, Eric Caen, Richard Hooper[1] |
Modalità di gioco | Singolo giocatore, multigiocatore (solo Lamborghini American Challenge) |
Periferiche di input | Joystick, tastiera, mouse, gamepad, Super Scope |
Supporto | Floppy, cassetta, CD-ROM, cartuccia 2 megabit |
Requisiti di sistema | DOS: v3.1; RAM 640k; video EGA (solo Crazy Cars 3), VGA; HD 2MB |
Serie | Crazy Cars |
Preceduto da | Crazy Cars II |
Seguito da | Crazy Cars: Hit the Road |
Crazy Cars 3 o Crazy Cars III, in seguito pubblicato come Lamborghini American Challenge, è un videogioco di corse automobilistiche pubblicato da Titus Software nel 1992 per Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64 e MS-DOS. Nel 1993-1994 uscì la versione Lamborghini American Challenge con licenza ufficiale Lamborghini, migliorata con l'aggiunta del multigiocatore, per Amiga, Amiga CD32, Game Boy, MS-DOS e Super Nintendo. Il gioco consiste in gare clandestine su strade pubbliche con prospettiva tridimensionale in terza persona.
Dopo Crazy Cars II, è il terzo titolo della serie di Crazy Cars e l'ultimo della trilogia originale, decisamente più complesso dei precedenti[2]. Ci fu un riavvio vent'anni dopo con Crazy Cars: Hit the Road.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Il giocatore partecipa alle Saturday Night Races[3], un torneo simile alla Cannonball Run[4][2]. Si gareggia a bordo di una Lamborghini Diablo, in gare clandestine negli Stati Uniti, in città come Boston, Houston e San Francisco. Le corse selezionabili sono mostrate su una cartina degli USA, dalla quale è possibile per ogni gara consultare informazioni su montepremi, concorrenti che parteciperanno, clima, ecc.[5] Si sceglie un personaggio e si compete tra 20 piloti aventi proprie caratteristiche[6]. Il torneo è costituito da quattro divisioni sempre più difficili e partendo dalla più bassa bisogna scalare la classifica punti e guadagnare denaro con cui finanziarsi, fino a ottenere la promozione alla divisione successiva vincendo una specifica gara inter-divisione[3]. Per ogni gara bisogna pagare una quota di iscrizione, proporzionale alla difficoltà del tragitto e al premio in palio per i concorrenti che si piazzano ai primi tre posti. Per tentare di aumentare i guadagni, prima di ogni gara vengono proposte anche scommesse: ogni pilota partecipante può scommettere su sé stesso una quota al rilancio[2].
In gara la propria auto è inquadrata da dietro, con prospettiva tridimensionale e la strada che si estende verso l'orizzonte. I comandi sono sterzo, accelerazione, frenata e cambio marcia (se manuale)[7]. L'aspetto del paesaggio è a tema con il luogo della gara. Il percorso ha curve, ostacoli ai lati della strada, e saliscendi che se presi in velocità possono far saltare l'auto[6]. Possono esserci gare anche in notturna o con particolari condizioni climatiche. I percorsi sono frequentati da altre auto di normali guidatori anonimi che viaggiano nello stesso verso, oltre ai concorrenti, le cui auto sono riconoscibili[2]. Nelle versioni per piattaforme più potenti, la gara speciale per la promozione di divisione avviene su strade a doppio senso di marcia, trafficate da camion[2]. Gli scontri producono gradualmente danni al veicolo, indicati da una barra, e ne riducono le prestazioni se sono elevati. Dopo la gara sono possibili riparazioni a pagamento[2].
A volte bisogna vedersela con la polizia stradale; quando si superano i limiti di velocità e si viene scoperti, è possibile dover pagare multe o anche essere arrestati[8]. La polizia può avere autovelox o auto di pattuglia; se si è inseguiti da queste ci si può fermare spontaneamente, abbandonando la corsa e pagando solo la multa, o cercare di seminarle, ma se si viene fermati da loro si viene imprigionati e si deve pagare una forte multa per uscire[9].
Prima di ogni corsa è possibile fare acquisti per potenziare l'auto. Le opzioni disponibili dipendono dalla divisione[10], in particolare è sempre presente il turbo boost ricaricabile, che si consuma a comando per dare temporaneamente supervelocità e supercontrollabilità all'auto[6]. Tra gli altri potenziamenti ci sono ad esempio pneumatici da neve, motori più potenti, radar per l'individuazione della polizia, cambio manuale o automatico a maggior numero di marce, occhiali per la visione notturna[8].
Il gioco termina con la sconfitta in caso di esaurimento del denaro per pagare i debiti. È possibile il salvataggio della partita, che nelle versioni per console è sostituito da un sistema di password.
Nella versione Lamborghini American Challenge, esclusa la versione Game Boy, è supportata la modalità a due giocatori in contemporanea. I due competono nello stesso torneo e possono decidere di volta in volta se partecipare alla stessa gara o a gare diverse. Nel primo caso gareggiano in simultanea, con lo schermo diviso in orizzontale.
Lamborghini American Challenge per console Super Nintendo può essere giocato anche con mouse o con pistola ottica Super Scope, purché guidando solo con cambio automatico[11]. Nel caso della pistola ottica, il gioco diventa anche uno sparatutto dove si possono distruggere le auto avversarie. Ci sono tre modalità: guida automatica e il giocatore controlla l'arma; guida manuale e la mira della Scope viene usata per dirigere l'auto; a due giocatori in cooperazione, uno guida e l'altro controlla l'arma con la Scope[12].
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Crazy Cars 3/Lamborghini American Challenge ricevette di solito recensioni positive dalla critica dei suoi tempi, soprattutto per quanto riguarda le versioni Amiga e Atari ST, per le quali si riportano medie dei voti intorno a 80%[13][2][6][4]. Secondo la rivista K (voto Amiga 90%), Crazy Cars 3 prendeva spunto dai successi di quell'anno Lotus 2 e Jaguar XJ220, e forse non è al loro livello come simulazione di guida, con piccoli cali qualitativi sui dettagli; ma al di là della pura simulazione è un gioco con più contorno, dotato di maggior completezza e longevità[2]. Anche The Games Machine (Amiga 82%) lo confrontò con gli stessi due concorrenti, non ritenendolo al loro livello, ma apprezzandone molto comunque tecnica e innovazione[6].
L'entusiasmo della critica fu un po' minore per le altre versioni, ma in particolare le medie sono leggermente negative per quelle Commodore 64 e MS-DOS[14]. La versione C64 ottenne comunque un buon 85% da Zzap!, ma era un caso insolito; Commodore Gazette all'opposto lo considerò molto mal realizzato e uno dei peggiori titoli di quegli ultimi anni[8]. Secondo K la versione DOS, comunque giudicata bene dalla rivista, era meno riuscita di quella Amiga, pur avendo le stesse caratteristiche, per via della peggiore fluidità di scorrimento[15].
Secondo la Titus Software, fino almeno al 1998 Lamborghini American Challenge per le console Super Nintendo e Game Boy era il suo secondo gioco più venduto, con oltre 290 000 copie, superato solo da Automobili Lamborghini[16].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Atarimania.
- ^ a b c d e f g h K 42.
- ^ a b Manuale Amiga/ST, p. 45.
- ^ a b Computer+Videogiochi 20.
- ^ The Games Machine 64.
- ^ a b c d e The Games Machine 44.
- ^ Manuale Amiga/ST, p. 47.
- ^ a b c Commodore Gazette 8.
- ^ Manuale Amiga/ST, p. 55.
- ^ Manuale Amiga/ST, pp. 51-52.
- ^ Manuale SNES, p. 8.
- ^ Manuale SNES, p. 16.
- ^ Elenchi di recensioni su MobyGames e Hall of Light.
- ^ Elenchi di recensioni su MobyGames e Lemon64.
- ^ K 50.
- ^ (EN) About Titus, su titusgames.com (archiviato dall'url originale il 30 giugno 1998).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Manuali
- (FR, EN, DE, IT) Crazy Cars 3 (manuale per Amiga e ST), Titus, 1992.
- (EN, FR, DE, NL) Lamborghini American Challenge (manuale europeo per SNES), Titus, 1993.
- (EN) Lamborghini American Challenge (manuale per CD32), Titus e Paragon Publishing, 1994.
Riviste
- Crazy Cars 3 (JPG) (C64), in Commodore Gazette, anno 7, n. 8, Milano, IHT, novembre 1992, p. 16, OCLC 955306596.
- Crazy Cars 3 (JPG) (Amiga), in K, n. 42, Milano, Glénat, settembre 1992, pp. 60-61, ISSN 1122-1313 .
- Crazy Cars 3 (JPG) (PC), in K, n. 50, Milano, Glénat, maggio 1993, p. 103, ISSN 1122-1313 .
- Crazy Cars 3 (JPG) (C64), in Zzap!, anno 7, n. 73, Milano, Xenia Edizioni, dicembre 1992, pp. 16-18, OCLC 955306919.
- Crazy Cars 3 (JPG) (Amiga), in The Games Machine, n. 44, Milano, Xenia Edizioni, luglio/agosto 1992, pp. 102-103, OCLC 982486891.
- Crazy Cars 3 (JPG) (demo allegato), in The Games Machine Action Amiga, n. 10, Milano, Xenia Edizioni, ottobre 1992, p. 7, OCLC 954853554.
- Crazy Cars 3 (JPG) (Amiga), in Computer+Videogiochi, n. 20, Cinisello Balsamo, Gruppo Editoriale Jackson, ottobre/novembre 1992, p. 56, OCLC 955714397.
- Lamborghini American Challenge (JPG) (Amiga/PC), in The Games Machine, n. 64, Milano, Xenia Edizioni, maggio 1994, p. 81, OCLC 982486891.
- Lamborghini American Challenge (JPG) (Amiga), in Computer+Videogiochi, n. 34, Cinisello Balsamo, Gruppo Editoriale Jackson, febbraio 1994, p. 58, OCLC 955714397.
- Lamborghini American Challenge (JPG) (SNES), in Game Power, n. 25, Milano, Studio Vit, febbraio 1994, p. 101, OCLC 955565950.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lamborghini American Challenge, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Lamborghini: American Challenge (Super Nintendo Entertainment System) / Lamborghini American Challenge (Game Boy), su GameFAQs, Red Ventures.
- Roberto Nicoletti, Crazy Cars III, su Ready64.org.
- (EN) Kim Lemon, Crazy Cars III, su Lemon64.com.
- (FR) Crazy Cars 3, su CPC-power.com.
- (EN) Crazy Cars III / Lamborghini American Challenge, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (EN) Crazy Cars III, su Atarimania.com.