Costantino Gabras in greco Κωνσταντίνος Γαβρᾶς? (fl. XII secolo) fu il governatore o dux (duca) del thema bizantino di Chaldia, con al centro il porto di Trebisonda sul Mar Nero e il suo montuoso entroterra, le Alpi Pontiche, nell'Anatolia nord-orientale, oggi parte della Turchia. Gabras governò la Cahldia come principe semi-indipendente tra il 1126 e il 1140.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La provincia di Chaldia divenne di fatto un dominio semi-ereditario autonomo della famiglia Gabras, poiché suo padre, Teodoro Gabras, lo aveva preceduto come governatore. Negli anni 1090, suo fratello maggiore Gregorio aveva complottato contro l'imperatore bizantino Alessio I Comneno (regno 1081-1118) ed era stato imprigionato[1].
Dopo aver prestato servizio come stratego di Filadelfia[2], Costantino divenne dux di Chaldia in un periodo, probabilmente piuttosto breve, prima della morte di Alessio I nel 1118[1]. Costantino sembra essere stato meno avventato in politica rispetto al fratello, anche se riuscì a governare Trebisonda più o meno libero dall'autorità centrale tra il 1126 e il 1140. Coniata si riferisce a lui come al “tiranno di Trebisonda”[3]. Esempi documentati mostrano che egli battè la propria moneta di basso conio[4]. Nel 1140, l'imperatore Giovanni II Comneno (r. 1118-1143) si spostò in Chaldia con il grosso dell'esercito bizantino per una campagna contro i Danishmendidi. Questa dimostrazione di forza fu sufficiente a sopraffare Costantino Gabras e la regione tornò sotto il diretto controllo imperiale[5].
Storia successiva della sua famiglia
[modifica | modifica wikitesto]In seguito alla perdita di potere, la famiglia dei Gabras aveva tre opzioni: salvare le proprie terre a sud delle Alpi Pontiche e la propria influenza unendosi alla corte del sultanato selgiuchide di Rum a Konya; salvare parte della propria influenza all'interno della sfera bizantina unendosi ai propri nuovi padroni a Costantinopoli; oppure trasferirsi nella provincia bizantina più strettamente connessa alle proprie terre precedenti e, dal 1200 circa, libera dal controllo di Costantinopoli: la Perateia in Crimea[6]. Un membro che si unì ai Selgiuchidi di Rum divenne visir del sultano Qilij Arslan II (r. 1156-1192). Un figlio di Costantino Gabras, anch'egli di nome Costantino, divenne invece un fidato ministro di Manuele I Comneno. Nel 1162 condusse un'importante e fruttuosa missione diplomatica presso il sultano selgiuchide Qilij Arslan II. Senza dubbio la sua missione fu aiutata dai contatti familiari che avrebbe avuto alla corte selgiuchide[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Angold 1997, p. 130.
- ^ Kazhdan 1991, p. 812.
- ^ a b Magoulias 1984, p. 69.
- ^ Grierson 1982, pp. 228–229.
- ^ Angold 1997, p. 157.
- ^ Bryer 1971, p. 171.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Michael Angold, The Byzantine empire, 1025-1204: a political history, 2ª ed., Longman, 1997, ISBN 978-0-582-29468-4.
- (EN) Niceta Coniata, O city of Byzantium : annals of Niketas Choniatēs, a cura di Harry J. Magoulias, Ditroit, Wayne State University Press, 1984, ISBN 0-8143-1764-2, OCLC 10605650.
- (EN) Alexander P. Kazhdan e Anthony Cutler, Gabras, in Alexander P. Kazhdan (a cura di), Oxford Dictionary of Byzantium, New York and Oxford, Oxford University Press, 1991, ISBN 978-0-19-504652-6, OCLC 22733550.
- (EN) Philip Grierson, Byzantine coins, collana The library of numismatic, Methuan, 1982, ISBN 978-0-416-71360-2.
- (EN) Anthony Bryer, A Byzantine Family: The Gabrades, c. 979 – c. 1653, in University of Birmingham Historical Journal, Vol. 12, n. 2, 1971, pp. 164-187.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU, EN) Гаврасы, Ховрины, Головины/The Gavras Dynasty, su graal.org.ua. URL consultato il 3 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2015).