La corrispondenza di Voltaire è voluminosa e abbraccia un periodo di oltre 70 anni.[1] L'epistolario volterriano pubblicato[2] comprende 21.222 lettere da e per Voltaire. Tra i circa 1.800 corrispondenti figurano sovrani come Federico il Grande, l'imperatrice Caterina la Grande e famosi illuministi come gli enciclopedisti Diderot e d'Alembert.
I 51 volumi dell'edizione cosiddetta “definitiva” (D) della corrispondenza volterriana curata da Theodore Besterman ora fanno parte delle Œuvres complètes de Voltaire (OCV, volumi 85-135). Le citazioni si fanno indicando il numero della lettera preceduto dal carattere D. Tutte le 21.222 lettere (D1, 1704 – D21221, 1778) delle edizioni stampate Besterman/OCV, in ordine cronologico, sono disponibili in formato digitale a pagamento su Electronic Enlightenment (EE), iniziato nel 2008 dalla Biblioteca Bodleiana.[3] Questi documenti possono essere ricercati secondo vari criteri, copiati e stampati.
Theodore Besterman e il filologo inglese Nicholas Cronk, direttore de la Voltaire Foundation ed editore delle Œuvres complètes de Voltaire (OCV), descrivono l'epistolario di Voltaire come il suo capolavoro.[4]
«Voltaire's correspondence has been described as his greatest masterpiece — but if it is, it is also his lest studied.[5]»
«La corrispondenza di Voltaire è stata descritta come il suo più grande capolavoro - ma se lo è, è anche il meno studiato.»
La digitalizzazione di questo vasto corpus apre nuove opportunità di ricerca ai filologi, prima inimmaginabili.[6][7] Gli studiosi possono ora esplorare più facilmente la corrispondenza, analizzare le interazioni tra Voltaire e i suoi contemporanei, e comprendere meglio il contesto culturale e storico in cui operava.[1]
Contenuto e Importanza
[modifica | modifica wikitesto]Le lettere di Voltaire offrono un'ampia finestra sulle idee e sugli avvenimenti del XVIII secolo, un periodo cruciale per l'Illuminismo europeo. Nelle sue missive, Voltaire discute temi filosofici, letterari e scientifici, oltre a fornire commenti su eventi politici e sociali del suo tempo. Questa corrispondenza non solo illumina il pensiero e il carattere di Voltaire, ma rappresenta anche un importante documento storico che testimonia le relazioni tra intellettuali e le dinamiche di potere dell'epoca.
Voltaire scrisse lettere anche in altre lingue come inglese, spagnolo, latino e italiano. La base digitale Electronic enlightenment (EE) elenca 177 lettere scritte in italiano. Voltaire utilizzava l'italiano a prescindere dalla nazionalità del destinatario, come rivelano le lettere inviate a sua nipote, detta Madame Denis, o a Françoise Gabrielle Pauline, figlia di Émilie du Châtelet. «L'italiano sarebbe stata la lingua più atta a esprimere i sentimenti amorosi.» [8]
L'epistolario italiano di Voltaire
[modifica | modifica wikitesto]L'epistolario di Voltaire con corrispondenti italiani si svolse in un arco cronologico che va dal 10 febbraio 1735 (lettera D842, del cardinale Giulio Alberoni a Voltaire) al 25 settembre 1777 (lettera D20815, Voltaire a Pietrantonio Petrini), e comprende in totale 520 lettere, di cui 379 missive e 141 risposte.[9] Ad esempio, Voltaire scambiò 89 lettere con il commediografo Francesco Albergati Capacelli, 75 con l'illuminista Francesco Algarotti e 129 lettere con il suo ex segretario Cosimo Alessandro Collini.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Nicholas Cronk und Glenn Roe: Voltaire's Correspondence. Digital Readings. (Elements in Eighteenth-Century Connections), Cambridge University Press 2020, ISBN 978-1-108-79172-4, estratto.
- ^ Œuvres complètes de Voltaire (OCV), 51 volumi 85–135, Voltaire Foundation, Oxford 1968–2022. OCV 85-135
- ^ Homepage Electronique Enlightenment (EE)
- ^ François Bessire, La Correspondance: L’œuvre majeure de Voltaire ? In: Revue d’Histoire Littéraire de La France, Band 99, n°. 2, 1999, p. 205–14, (PDF testo francese intero).
- ^ Voltaire's Correspondence
- ^ François Bessire, Du jardin des Délices à celui de Candide : une interrogation de la correspondance électronique de Voltaire. In : Revue Voltaire, 9 (2009), p. 157-170. PDF francese'.
- ^ Nicholas Cronk e Robert McNamee, Le projet Electronic Enlightenment de la Voltaire Foundation. In: Cahiers de l'AIEF, 2005, 57, p. 303-311. fulltext francese – su Persée.
- ^ Valentina Gallo, Gli 'italiani' nella Francia di primo settecento. In: Sara Garau, Migrazioni letterarie nel Settecento italiano: dal movimento alla stabilità. Peter Lang, Berlin 2020, ISBN 978-3631822289, p.65-79, Indice.
- ^ Valentina Gallo, Voltaire: L’epistolario italiano (prima parte). In: Epistolographia, Pisa 1/2023, p.133 Riassunto
- ^ Valentina Gallo, p.144/145
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- François Bessire: La Correspondance: L’œuvre majeure de Voltaire ? In: Revue d’Histoire Littéraire de La France, Band 99, n°. 2, 1999, p. 205–14. PDF francese, testo intero.
- François Bessire, Du jardin des Délices à celui de Candide : une interrogation de la correspondance électronique de Voltaire. In : Revue Voltaire, 9 (2009), p. 157-170. PDF francese, testo intero.
- Nicholas Cronk e Robert McNamee, Le projet Electronic Enlightenment de la Voltaire Foundation. In: Cahiers de l'AIEF, 2005, 57, p. 303-311. testo intero francese – su Persée.
- (EN) Nicholas Cronk e Glenn Roe, Voltaire's Correspondence. Digital Readings. (Elements in Eighteenth-Century Connections) (PDF), Cambridge University Press, 2020, ISBN 978-1-108-79172-4.
- Valentina Gallo, Voltaire: L’epistolario italiano (prima parte). In: Epistolographia, Pisa 1 /2023. Riassunto
- Felice Tribolati, Sull'epistolario italiano di Voltaire accademico della Crusca (1878), Sull'epistolario italiano del Voltaire.