Conquiste afsharidi nel Golfo Persico ed in Oman parte delle Campagne di Nadir | |||
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Bandar-e-Bushehr, uno dei più importanti porti della Pesia sul Golfo Persico | |||
Data | 1730-1747 | ||
Luogo | Golfo Persico | ||
Esito | Vittoria persiana | ||
Modifiche territoriali | Gran parte delle isole e delle aree circostanti il Golfo Persico vengono annesse all'Impero persiano | ||
Schieramenti | |||
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Comandanti | |||
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Le conquiste afsharidi nel Golfo Persico ed in Oman furono una ventura dell'Impero persiano sotto il governo di Nadir Shah per cercare di stabilire l'egemonia persiana nel Golfo Persico e nei suoi dintorni.
Le numerose campagne si dimostrarono inizialmente favorevoli ai persiani col raggiungimento di numerosi obbiettivi, ma in seguito con la ribellione dell'Darya Salar (ammiraglio) Mohammad Taqi Khan, nominato dallo stesso Nadir, iniziarono una serie di contrasti nel Golfo Persico. Dopo la sconfitta e la cattura di Mohammad Taqi Khan, l'Impero persiano iniziò un periodo tumultuoso e di guerre civili interne anche a causa dell'inasprimento del governo di Nadir. L'impero collassò poco dopo l'assassinio di Nadir e molte di queste conquiste vennero perdute.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Axworthy, Michael (2006). The Sword of Persia: Nader Shah, from Tribal Warrior to Conquering Tyrant. I.B. Tauris, London. ISBN 1-85043-706-8
- Malleson, George Bruce. History of Afghanistan, from the Earliest Period to the Outbreak of the War of 1878. Elibron.com, London. ISBN 1-4021-7278-8
- J. P. Ferrier (1858). History of the Afghans. Publisher: Murray.