Le riunioni degli scienziati italiani si svolsero con cadenza annuale dal 1839 al 1847; ripresero con un congresso straordinario nel 1861 a Firenze e si conclusero con il congresso di Palermo del 1875, durante il quale venne approvato il regolamento della Società italiana per il progresso delle scienze.
Le riunioni preunitarie
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la Restaurazione il crescente interesse verso i progressi scientifici e tecnologici originato dalla prima rivoluzione industriale, portò all'organizzazione di periodici congressi nazionali di scienziati e studiosi in molti paesi europei. Notizie di questi eventi giunsero anche in territorio italiano, a quell'epoca politicamente frazionato. Grazie ai rapporti di Giovan Pietro Vieusseux con l'ambiente ginevrino, nel 1821 a Firenze la rivista Antologia pubblicò il resoconto dell'adunanza della Società elvetica di scienze naturali a cui seguirono numerose comunicazioni sulle successive riunioni che si svolsero in Svizzera e in Germania. Questo episodio contribuì ad alimentare l'esigenza da parte di molti scienziati e letterati italiani di dare vita ad analoghe iniziative che coinvolgessero tutta la comunità scientifica diffusa sul territorio della penisola. In un periodo storico caratterizzato da una delicata situazione politica e da un crescente sviluppo del senso di identità nazionale, l'azione degli scienziati e degli intellettuali assunse ben presto un carattere di forte impegno culturale, politico e civile. Lo zoologo Carlo Luciano Bonaparte, principe di Canino e di Musignano, nonché figlio di Luciano, fratello minore di Napoleone I, rivestì un ruolo significativo per la nascita e l'organizzazione dei congressi.
Nell'ottava riunione del 1846, tenutasi a Genova, era stata votata Bologna, parte dello Stato Pontificio, come sede per il raduno del 1848.
Nella riunione del 1847, in assenza dell'autorizzazione pontificia, si votò Siena come sede del successivo congresso, rinviando al 1849 la scelta di Bologna.[1] Il 21 settembre 1847 il pontefice diede il proprio assenso allo svolgimento della riunione a Bologna del 1849.[2]
Gli eventi bellici del 1848 resero però impossibile lo svolgimento del decimo congresso; si tentò un rinviò all'anno successivo.
«Vedendo però i tempi farsi di giorno in giorno più grossi e venir meno ogni speranza di poter salutare fra le sue mura in quest'anno i più di quei distinti italiani che nei precedenti Congressi aveano visitato altre delle nostre città, e che oggi sono occupati da cura più grande e presente, Siena progettava al Governo Toscano la protrazione da questo al seguente anno, della decima Riunione, chiedendo che per via diplomatica ed officiale si domandasse al Governo Pontificio una corrispondente dilazione, dal 1849 al 1850 del Congresso undecimo da tenersi in Bologna.»
Le riunioni post-unitarie
[modifica | modifica wikitesto]Dopo l'unità d'Italia vennero organizzati altri quattro convegni.
Numero | Anno | Luogo | Presidente generale |
---|---|---|---|
Congresso straordinario | 1861 | Firenze | Cosimo Ridolfi |
X Riunione | 1862 | Siena | Francesco Puccinotti |
XI Riunione | 1873 | Roma | Terenzio Mamiani |
XII Riunione | 1875 | Palermo | Terenzio Mamiani |
Il congresso del 1875 divenne il primo della neocostituita Società italiana per il progresso delle scienze, che però rimase inattiva e non realizzò convegni o atti.
Atti e documenti delle Riunioni
[modifica | modifica wikitesto]I documenti manoscritti delle Riunioni, depositati presso il Reale Museo di fisica e storia naturale, sono oggi conservati nell'archivio della Biblioteca del Museo Galileo di Firenze[4]. La documentazione del fondo copre tutte le riunioni dal 1839 al 1862, compreso quella di Siena prevista per il 1848 ma mai realizzata per il precipitare della situazione politica.
Di particolare valore sono i documenti della nona Riunione di Venezia del 1847, unica per la quale non sono mai stati pubblicati gli atti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Diario del nono Congresso degli scienziati italiani convocati in Venezia nel settembre 1847, Venezia, Giovanni Cecchini, 1847, p. 92.
- ^ Diario del nono Congresso degli scienziati italiani convocati in Venezia nel settembre 1847, Venezia, Giovanni Cecchini, 1847, p. 120.
- ^ Proroga del decimo congresso scientifico italiano, in Bollettino di notizie statistiche ed economiche d'invenzioni e scoperte, 1848, p. 277.
- ^ Archivio delle Riunioni degli scienziati italiani, su museogalileo.it. URL consultato il 19 luglio 2016.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Attilio Hortis, Le riunioni degli scienziati italiani prima delle guerre dell'indipendenza: 1839-1847, Roma, Società italiana per il progresso delle scienze, 1921.
- Giuliano Pancaldi (a cura di), I congressi degli scienziati italiani nell'età del positivismo, Bologna, CLUEB, 1983.
- G.B. Marini Bettolo, Rocco Capasso (a cura di), Gli scienziati italiani e le loro riunioni, 1839-1847: attraverso i documenti degli archivi dell'Accademia nazionale delle scienze detta dei XL e della Società italiana per il progresso delle scienze, Roma, Accademia nazionale delle scienze detta dei XL, 1991.
- Fausto Barbagli, Firenze e le riunioni preunitarie degli scienziati italiani, in Firenze scienza: le collezioni, i luoghi e i personaggi dell'Ottocento, Firenze, Polistampa, 2009, ISBN 978-88-5960-672-7.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gli scienziati italiani fra Risorgimento e Unità: eventi e mostre, su sba.unifi.it.
- Scienziati di tutta Italia, unitevi!, su mostre.museogalileo.it.