L'undicesimo concilio di Toledo, celebrato il 7 novembre 675, fu un concilio ispano-visigoto, facente parte della serie dei concili di Toledo.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il concilio di Toledo produsse un importante simbolo di fede volto a formalizzare il dogma trinitario a livello terminologico e concettuale. Autore tradizionale del Simbolo è Quirico, che ispirandosi alla Teologia trinitaria di Agostino, Fulgenzio di Ruspe e Isidoro di Siviglia, raccoglie e amplia il materiale già prodotto dai Sinodi toledani IV (633) e VI (638).
Simbolo toledano
[modifica | modifica wikitesto]Il simbolo di Fede prodotto, custodisce il classico schema teologico latino-occidentale: si parte dall'unica natura che sussiste in tre persone. Questa divinità si estende ai Tre senza differenza di tempi o gradi di natura, ma secondo l'ordine dell'origine (Fonte (Padre), Generazione (Figlio), Processione (Spirito Santo)). Si sottolinea l'uguaglianza, come nel toletano VI. Si può trovare anche un accenno all'analogia psicologica di Agostino, ma limitatamente allo Spirito amore di Padre e Figlio. Domina invece la dottrina delle relazioni, intese quale principio adeguato di distinzione nell'unità.
Partecipanti
[modifica | modifica wikitesto]Al concilio assistettero 17 vescovi della provincia ecclesiastica toletana; altri 2 vescovi, non presenti, furono rappresentati dai rispettivi locum tenens.[2][3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Heinrich Joseph Denzinger, Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum de rebus fidei et morum, Herder, 1973, pp. 175-180
- (ES) Enrique Flórez, Del Concilio once, provincial. Año de 675, á 7 de Noviembre, España sagrada, Tomo VI, Madrid, 1859, pp. 204-210
- (LA, ES) Juan Tejada y Ramiro, Coleccion de cánones de la Iglesia española, Tomo II, Madrid, 1850, pp. 430-452