Il concilio di Londra fu un concilio della Chiesa cattolica convocato da Anselmo, arcivescovo di Canterbury, a Londra nel 1102. Questo fu il primo concilio maggiore dell'episcopato di Anselmo, poiché gli era stato proibito di convocarne uno durante il regno di Guglielmo II d'Inghilterra. Anselmo colse l'occasione per dare il via anche in Inghilterra alla riforma della chiesa, proibendo il matrimonio, il concubinato e l'ubriachezza a tutti coloro che facevano parte di ordini sacri,[1] condannando la sodomia[2] e la simonia[3] e regolando l'abbigliamento clericale.[3] Anselmo ottenne anche una risoluzione contro la tratta degli schiavi,[4][5] sebbene questa fosse finalizzata principalmente alla vendita di schiavi inglesi all'Irlanda e non impedisse alla chiesa di possedere schiavi.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Partner, 1973, pp. 467–475, 468.
- ^ Boswell, 1981, p. 215.
- ^ a b Vaughn, 1975, p. 295.
- ^ Pijper, 1909, p. 681.
- ^ Crawley, 1910.
- ^ Thomas, p. 35.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Boswell, Christianity, Social Tolerance, and Homosexuality, Chicago, University of Chicago Press, 1980, ISBN 0-226-06711-4.
- John Crawley, Lives of the Saints, John J. Crawley & Co., 1910.
- (EN) Nancy Partner, Henry of Huntingdon: Clerical Celibacy and the Writing of History, in Church History, vol. 42, n. 4, dicembre 1973.
- (EN) Frederick Pijper, The Christian Church and Slavery in the Middle Ages, in The American Historical Review, Vol. XIV, No. 4, American Historical Association, 1909, JSTOR 1837055.
- (EN) R.A.L. Smith, John of Tours, Bishop of Bath 1088–1122, in Downside Review, Vol. LXX, 1942.
- (EN) Hugh Thomas, The Slave Trade: History of the Atlantic Slave Trade, 1440-1870, Weidenfeld & Nicolson, 2006, ISBN 978-0753820568.
- (EN) Sally Vaughn, St Anselm of Canterbury: the Philosopher-Saint as Politician, in Journal of Medieval History, Vol. I, 1975.