Computerworld | |
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Stato | Stati Unitioltre quaranta paesi nel mondo |
Lingua | inglese |
Periodicità | mensile |
Genere | Informatica |
Fondatore | Patrick Joseph McGovern |
Fondazione | 14 giugno 1967 |
Chiusura | 23 giugno 2014 (versione cartacea) |
Editore | International Data Group |
ISSN | 0010-4841 |
Sito web | www.computerworld.com/ e computerworld.com |
Computerworld è una pubblicazione professionale decennale[1] "diventata digitale" nel 2014.[2] Il suo pubblico è composto da professionisti della tecnologia dell'informazione (IT) e della tecnologia aziendale[3] ed è disponibile tramite un sito web e una rivista digitale.
Stampato come settimanale negli anni '70 e '80, Computerworld era la principale pubblicazione commerciale nel settore dell'elaborazione dei dati. Infatti, sulla base dei dati sulla circolazione e sulle entrate, è stata una delle pubblicazioni commerciali di maggior successo in qualsiasi settore.[4] Nel periodo successivo ha iniziato a perdere la sua posizione dominante.[5]
È pubblicato in molti paesi del mondo con lo stesso nome o nomi simili. La versione di Computerworld di ogni paese include contenuti originali ed è gestita in modo indipendente. La società madre di Computerworld US è IDG Communications.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il primo numero è stato pubblicato nel 1967.[6]
Diffusione internazionale
[modifica | modifica wikitesto]La società IDG offre il marchio "Computerworld" in 47 paesi in tutto il mondo, con diverse rappresentazioni del nome e modalità di diffusione.[7] Quando IDG ha creato l'edizione svedese nel 1983, ad esempio, il titolo "Computerworld" era già registrato in Svezia da un altro editore. Ecco perché l'edizione svedese si chiama Computer Svezia: è distribuito come giornale del mattino in formato tabloid (41 cm) in 51 000 copie (2007) con una stima di 120.000 lettori; dal 1999 al 2008, è stato pubblicato tre giorni alla settimana, ma dal 2009 è pubblicato solo il martedì e il venerdì.[8][9]
Passaggio al digitale
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno 2014, Computerworld US ha abbandonato la sua edizione cartacea, diventando una pubblicazione esclusivamente digitale.[2] A fine luglio 2014, Computerworld ha lanciato il mensile Computerworld Digital Magazine. Nel 2017, Computerworld ha celebrato il suo cinquantenario nell'editoria tecnologica[10] con una serie di caratteristiche e storie che evidenziano la storia della pubblicazione.[11]
Il sito web di Computerworld è stato presentato per la prima volta nel 1996,[12] quasi due decenni prima dell'ultimo numero stampato.
Pubblicazione attuale
[modifica | modifica wikitesto]Gli argomenti di Computerworld US ricalcano la gestione aziendale e IT con riguardo alle tecnologie dell'informazione in generale,[13] alle tecnologie emergenti e ad analisi sulle tendenze tecnologiche. Computerworld pubblica diversi importanti report annuali, tra cui i "100 migliori luoghi di lavoro nell'IT",[1] "IT Salary Survey", i "DATA+ Editors' Choice Awards" e il rapporto annuale di ricerca sulle previsioni. Computerworld in passato ha pubblicato storie che evidenziano gli effetti dell'immigrazione negli Stati Uniti (ad esempio il visto H-1B) sugli ingegneri del software statunitensi.[14][15]
Il personale
[modifica | modifica wikitesto]Il direttore esecutivo di Computerworld negli Stati Uniti è Ken Mingis, che guida un piccolo staff di redattori, scrittori e liberi professionisti che coprono una varietà di argomenti IT aziendali (con un maggior riguardo su Windows, Mobile e Apple/Enterprise).[16]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) International Paper, Computerworld Names International Paper to 2018 List of 100 Best Places to Work in IT., in PR Newswire, 18 giugno 2018. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ a b (EN) Scot Finnie, The continuing evolution of Computerworld, in Computerworld.com, 19 giugno 2014. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (EN) Louis Columbus, Computerworld's 2015 Forecast Predicts Security, Cloud Computing And Analytics Will Lead IT Spending, in Forbes, 26 novembre 2014. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ Endres (a cura di), Trade, Industrial, and Professional Periodicals of the United States, Greenwood Press, 1994, p. 146.
- ^ ..., in Chief Executive Magazine, 1990, p. 49.
- ^ ComputerWorld - First Issue, su ComputerHistory.org (Computer History Museum).«Description. Black and White reproduction of first issue of Computerworld newsweekly. June 21, 1967 25 cents.»
- ^ IDG: Computerworld, su idg.com. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (SV) Computer Sweden, su libris.kb.se, LIBRIS. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ (SV) Johan Hallsenius, Så gör vi om CS, in Computer Sweden, 14 gennaio 2009. URL consultato il 6 novembre 2019.
- ^ (EN) CW@50 news, information, and how-to advice, su computerworld.com. URL consultato il 5 novembre 2019.
- ^ Get CW's new monthly digital magazine, su computerworld.com. URL consultato il 29 luglio 2014.
- ^ (EN) Russel Brown, The early days of the internet, 1990s, su teara.govt.nz, 22 ottobre 2014. URL consultato il 5 novembre 2019.«1996: Computerworld became the first print newspaper to hire dedicated online editorial staff»
- ^ (EN) Robert McMillan, New York Times tricked into serving scareware ad, in Computerworld.com, 15 settembre 2009.«Scammers tricked the New York Times' Digital Advertising department into ... the company confirmed Monday.»
- ^ (EN) Patrick Thibodeau, IT workers' voices heard in the Senate, confidentially, in Computerworld.com, 17 marzo 2015. URL consultato il 6 novembre 2019.
- ^ (EN) Patrick Thibodeau, 'Elena's Inbox' details H-1B battle in Clinton White House, in Computerworld.com, 2 luglio 2010. URL consultato il 6 novembre 2019.
- ^ (EN) About Us, su computerworld.com. URL consultato il 6 novembre 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su computerworld.com.
- Sito ufficiale, su computerworld.com.