I da Collo furono una famiglia aristocratica proveniente da Ceneda, centro dell'attuale provincia di Treviso.
Le origini del casato sono incerte, ma è universalmente considerata una delle più nobili e antiche della città. Le prime notizie risalgono alla seconda metà del XII secolo con un Rambaldo[1]. Risiedevano anticamente in una casa-torre nei pressi del castello vescovile di San Martino, della quale restano tuttora alcuni ruderi noti come i Palasi[2].
Nel 1257 un Alberto da Collo fu nominato vescovo di Ceneda, ma morì prima di prendere possesso della diocesi. Va citato anche un suo fratello, il giureconsulto Ottone.
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Attorno al 1374 Bartolomeo di Ottobono si stabilì a Conegliano, originando quello che sarebbe presto diventato il ramo più importante. Iscritti nel locale Consiglio nobile, molti suoi membri si affermarono come medici e notai e alla metà del Quattrocento vi eressero un pregevole palazzo. Nel Cinquecento i da Collo furono illustrati da Francesco, ambasciatore dell'imperatore Massimiliano I in Moscovia[1].
La nobiltà della casata fu confermata dall'Impero d'Austria con S.R. 27 ottobre 1822[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Giovanni Tomasi, La Diocesi di Ceneda. Chiese e uomini dalle origini al 1586, Vol. 2, Vittorio Veneto, Diocesi di Vittorio Veneto, 1998, p. 213.
- ^ Chiara Moretti, Ceneda, gli antichi oratori e il monte Altare, opuscolo turistico a cura della pro-loco.
- ^ Francesco Schröeder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle Provincie Venete, Vol. 1, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, p. 244.