Il collarino ecclesiastico, chiamato talvolta colletto ecclesiastico o semplicemente colletto, è una parte dell'abito talare della Chiesa cattolica e di alcune confessioni cristiane.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Di solito è di colore bianco e si pone al collo abbottonandolo alla veste, presentando un fronte a vista. Va di norma portato chiuso.[1] Originariamente in cotone, lino o tela cerata, oggi viene per la maggior parte dei casi realizzato in plastica, risultando più rigido e resistente. In particolare nell'ambito della Chiesa cattolica è utilizzata anche la variante del collarino parziale, posto sotto il colletto della camicia o della veste e di cui risulta visibile quindi solo un piccolo quadratino bianco sotto la gola.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il collarino ecclesiastico può considerarsi un'invenzione relativamente recente, poiché compare in modo sistematico nel XIX secolo, anche se alcuni esperimenti erano già in auge a partire dal XVIII secolo. Il suo uso era già allora vietato ai laici.[2] Nella chiesa anglicana il suo uso si estese regolarmente a partire dal 1894 grazie all'introduzione che ne fece il reverendo Donald McLeod.[3] Da sempre lo scopo del collarino ecclesiastico è di distinguere e rendere immediatamente identificabile un sacerdote dal resto della popolazione[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il diritto ecclesiastico, vol. 57, A. Giuffre Editore, 1946, p. 195. URL consultato il 25 giugno 2021.
- ^ a b AA.VV., Storia dell'architettura italiana: tomo 1-2. Il Settecento, Francesco Dal Co (a cura di), Electa, 2000, p. 625. URL consultato il 25 giugno 2021.
- ^ articolo di The Times, 14 marzo 2002, riprodotto da Sermon Illustrations (vedi l'articolo Copia archiviata, su saltforsermons.org.uk. URL consultato il 25 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2009).)
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