Coenobita clypeataus | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Crostacea |
Classe | Malacostraca |
Sottoclasse | Eumalacostraca |
Superordine | Eucarida |
Ordine | Decapoda |
Sottordine | Pleocyemata |
Infraordine | Anomura |
Superfamiglia | Paguroidea |
Famiglia | Coenobitidae |
Genere | Coenobita |
Specie | C. clypeatus |
Nomenclatura binomiale | |
Coenobita clypeataus Fabricius, 1787 | |
Sinonimi | |
granchio soldato |
Il paguro caraibico (Coenobita clypeatus Fabricius, 1787), anche noto come granchio soldato, è una specie di paguro terrestre che vive nel Mar dei Caraibi, nel sud della Florida, nel Venezuela e nelle Isole Bermuda.
Questa specie è comunemente venduta negli Stati Uniti come animale da compagnia. In cattività un esemplare può vivere anche più di 30 anni (e in casi eccezionali superare i 40). I paguri caraibici sono onnivori e necrofagi e vivono in colonie di 100 o più esemplari.
Come animali da compagnia preferiscono un'umidità relativa compresa tra il 70% e il 78% e una temperatura di 24 °C (75 °F).
Descrizione fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il Coenobita clypeatus è un membro del phylum degli Artropodi e della classe Malacostraca. Il colore varia dal rosso pallido al marrone scuro.
Gli occhi sono di forma ovale. L'addome è breve e grasso. Ha quattro zampe per spostarsi, quattro piccole zampe per fissarsi alla conchiglia, una chela piccola, una chela grande viola e quattro antenne.
Sebbene questi paguri vivano sulla terra, hanno le branchie invece che i polmoni. L'elevata umidità relativa dei loro ambienti naturali, più l'acqua contenuta nella conchiglia, permette alle loro branchie di rimanere umide e di funzionare correttamente estraendo l'ossigeno dall'aria.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]In natura il Coenobita clypeatus si nutre di alberi di cocco, degli avanzi lasciati dagli umani, e di organismi morti come pesci o altri granchi. I paguri sono capaci di sotterrare il loro cibo nella sabbia per servirsene successivamente, ma altri granchi potrebbero trovarli e cibarsene.
In cattività il paguro si può nutrire con svariati mangimi di varie qualità in commercio oppure con noci di cocco, mango, papaya, mele, banane o spinaci.
Uso della conchiglia
[modifica | modifica wikitesto]Il paguro terrestre usa una conchiglia per proteggere il suo corpo delicato. La conchiglia è talvolta quella di una lumaca di terra, ma solitamente è quella di una lumaca di mare. Quando una lumaca di mare muore le sue parti molli si decompongono o vengono mangiate e la conchiglia vuota finisce sulla spiaggia, dove viene trovata e occupata dal paguro. La crescita del paguro è molto lenta ma quando esso diventa troppo grande sarà necessaria una nuova conchiglia di dimensioni maggiori.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/ae/Orthurethra_various_examples_1.jpg/220px-Orthurethra_various_examples_1.jpg)
Il paguro ha un comportamento molto particolare riguardo alle sue conchiglie. Lo scambio di conchiglia è piuttosto comune in quanto il paguro cerca continuamente la conchiglia perfetta. Una caratteristica molto apprezzata dai paguri è che l'apertura della conchiglia abbia all'incirca le stesse dimensioni della chela grande.
Crescita e muta
[modifica | modifica wikitesto]Il paguro caraibico, come tutte le specie di paguro, cresce attraverso il processo chiamato muta durante il quale il vecchio e ormai troppo piccolo esoscheletro viene perso e un nuovo esoscheletro lo sostituisce. I più piccoli paguri caraibici effettueranno la muta parecchie volte all'anno mentre i più grandi lo faranno soltanto una volta ogni 12-18 mesi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nieves-Rivera, Á. M. & E. H. Williams, Jr., Coenobita clypeatus (Herbst) of Mona Island crustaceans, in Crustaceana, vol. 76, Brill, 2003, pp. 547–558, DOI:10.1163/156854003322316191.
- Greenaway, P., Terrestrial adaptations in the Anomura (Crustacea: Decapoda). In: Lemaitre, R., and Tudge, C.C. (eds) "Biology of the Anomura". Proceedings of a symposium at the Fifth International Crustacean Congress, Melbourne, Australia, 9-13 July 2001, in Memoirs of Museum Victoria, vol. 60, n. 1, 2003, pp. 13–26.
- Marine resources and fisheries strategic and comprehensive conservation plan – 2005, Appendix 1B: marine species overview, invertebrate species (PDF), su vifishandwildlife.com. URL consultato il 9 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2008).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Coenobita clypeatus
Wikispecies contiene informazioni su Coenobita clypeatus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Coenobita Species, su coenobitaspecies.com. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 12 maggio 2020).