Classe Flavio Gioia | |
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Il Flavio Gioia | |
Descrizione generale | |
Tipo | incrociatore, poi nave scuola |
Numero unità | 2 |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Castellammare di Stabia |
Impostazione | 1879 |
Varo | 1881—1882 |
Completamento | 1883—1884 |
Radiazione | 1920—1928 |
Destino finale | Demolite |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 2.760 (normale), 3.064 (pieno carico) |
Lunghezza | 84,5 (f.t.) - 78 ( pp.) m |
Larghezza | 12,8 m |
Pescaggio | 5,9 m |
Propulsione | 8 caldaie, 1 motrice alternativa, 1 elica, potenza 4.156 SHP |
Velocità | 14 nodi (25,93 km/h) |
Autonomia | illimitata a vela, 500 tonn. di carbone |
Equipaggio | 268 |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
dati da http://www.marina.difesa.it/storia/almanacco/parte04/navi0402.asp | |
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La classe Flavio Gioia è stata una classe di incrociatori della Regia Marina composta da due unità.
Storia e progetto
[modifica | modifica wikitesto]Furono costruiti con scafo in acciaio, attrezzatura velica a nave[1] e dotati di una protezione orizzontale sul ponte di coperta di tipo cellulare[2]. Nel 1892 vennero trasformati in navi scuola con le opportune modifiche ed in questa veste continuarono la loro vita operativa.
Parteciparono alla prima guerra mondiale.
Unità
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Partecipò alle operazioni navali in Colombia dovute all'affare che vide coinvolto Ernesto Cerruti, sbarcando truppe per liberare il suddetto cittadino italiano il 6 luglio 1885, con conseguente rottura delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. Fu radiato nel 1920[1].
Fu radiato nel 1928 e sostituito dall'attuale Amerigo Vespucci[2].