| Monte Citerone | |
|---|---|
| Stato | |
| Periferia | Attica Grecia Centrale |
| Altezza | 1 409 m s.l.m. |
| Coordinate | 38°11′04″N 23°14′57″E |
| Mappa di localizzazione | |
Il monte Citerone (in greco antico: Κιθαιρὼν Ὄρος?, Kithairṑn Òros) è un monte della Grecia sud-orientale, alto circa 1.400 metri, al confine tra l'Attica e la Beozia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Beoto e la scelta
[modifica | modifica wikitesto]Questa montagna anticamente si chiamava Asterione poiché Beoto, desiderando sposare due nobili donne e non sapendo chi scegliere, ogni notte indugiava sulla cima del monte fino a quando d'improvviso vide una stella cadere dal cielo verso le spalle di Euritemiste e prima di scomparire immediatamente. Beoto, comprendendo il significato del prodigio, sposò la vergine e chiamò il monte Asterione. Solo in seguito e nella ricorrenza il monte fu chiamato Citerone.[1]
Altri miti
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la mitologia greca, in questo luogo Antiope aveva dato alla luce i gemelli Anfione e Zeto, e sempre su questo monte fu abbandonato Edipo appena nato.
La sua fama mitologica era dovuta al fatto che il monte veniva immaginato come un antico re di Platea pronto a far da paciere tra Zeus e la moglie Era, altre volte era l'alter ego, o il Caino, del monte Elicona. Su questo monte i Greci celebravano le feste in onore di Dioniso e di Penteo. Pare che qui fosse stata compiuta la strage dei dodici figli di Niobe.
Alle pendici di questo monte si trovava la Sfinge che aspettava le sue vittime per porre loro i suoi enigmi o indovinelli.
E sempre sul Citerone, Atteone fu sbranato dai propri cani per volere della dea Artemide. Nell'antichità era un monte sacro a Dioniso.
Anfione, ispirato dalle Muse, costrinse le pietre di Citerone a scendere dal monte e a formare le mura dalla città di Tebe.[2] La vicenda è accennata anche da Dante nella Divina Commedia.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Citerone, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Doro Levi, CITERONE, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
- Citeróne, su sapere.it, De Agostini.
- G. Sgatti, CITERONE, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1959.
- (EN) Cithaeron, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Luigi Vanossi, Citerone, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
- (EN) Monte Citerone, su Peakbagger.com.









