Ciaroite | |
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Classificazione Strunz | VIII/F.35-50 |
Formula chimica | K5Ca8(Si6O15)2(Si2O7)Si4O9(OH)·3(H2O) |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo puntuale | 2/m |
Gruppo spaziale | P*/4 (pseudo Ortho) |
Proprietà fisiche | |
Durezza (Mohs) | 5-6 |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La ciaroite, detta anche charoite o caroite[1], è un minerale.
Notizie storiche
[modifica | modifica wikitesto]La ciaroite è un minerale molto raro. Detta anche "il miracolo viola della Siberia", è considerata una delle più grandi scoperte mineralogiche del XX secolo. Fu trovata per la prima volta, durante alcune campagne esplorative, nel 1949 e confermata come nuovo minerale nel 1977. Il suo nome deriverebbe dal fiume Čara, che scorre in Siberia nei pressi del complesso alcalino di Malyj Murun, dove appunto fu scoperta. Secondo altri, invece, la sua denominazione sarebbe connessa con il russo čarovat, che significa "affascinante", "seducente", aggettivo che ben si addice a questa pietra di particolare fascino.
Abito cristallino
[modifica | modifica wikitesto]Cristallizza nel sistema monoclino. I cristalli hanno frattura concoidale.
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La ciaroite appartiene alla famiglia dei silicati ed è precisamente un fillosilicato che reca al suo interno tracce di minerali diversi. Si rinviene quando una sienite ha intruso e alterato i depositi di calcare producendo una metasomatite di potassio feldspatico. Il minerale ha un colore viola-malva con striature nere e grigie. Sono reperibili anche esemplari beige o incolori. Attualmente, l'unico posto al mondo in cui si estrae questo minerale è il massiccio di Malyy Murun, a nord-ovest dello scudo dell'Aldan, in Siberia. Il complesso, che ha un'estensione di circa 48 km², si è formato - insieme ai massicci di Bolshoy e di Dagaldyn - durante il periodo del Cretacico, ed è assai famoso per la presenza di una grande quantità di minerali, alcuni dei quali unici al mondo.
Forma in cui si presenta in natura
[modifica | modifica wikitesto]Si presenta in forma da massiva a fibrosa e con un debole pleocroismo (da rosa a incolore). La pietra si rinviene nelle rocce fenitiche (metasmatiche) al contatto tra rocce ignee e rocce sedimentarie. Spesso è associata alla tinaksite e alla canasite.
La ciaroite come gemma preziosa
[modifica | modifica wikitesto]Dati i suoi singolari e bellissimi giochi di colore che ricordano la viola, il glicine, la malva e la pervinca, verso la fine degli anni '70 la ciaroite fu introdotta in Occidente, nel mercato delle pietre preziose. Si presta ad essere tagliata quasi esclusivamente a cabochon, poiché questo taglio esalta particolarmente il suo lustro perlaceo e il suo aspetto setoso.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]- Un tempo i Mongoli utilizzavano questa pietra mettendola in infusione nel tè, che veniva poi consumato da tutta la famiglia al fine di rafforzare i legami fra parenti e proteggere ciascuno di loro dal male.
- Come per altre pietre di colore viola, antiche credenze attribuiscono alla ciaroite la capacità di donare lungimiranza e chiaroveggenza.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Le Proprietà Spirituali, Metafisiche e Terapeutiche della Ciaroite (Charoite, Caroite) in Cristalloterapia, su ilmondodeicristalli.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Reguir, E., Aspects of the Mineralogy of the Murun Alkaline Complex, Yakutia, Russia.National Library of Canada, 2002.
- Wang, Y., He, H., Ivanov, A. V., Zhu, R. & Lo, C., Age and Origin of Charoitite, Malyy Murun massif, Siberia, Russia. International Geology Review, 56 (8), pp. 1007-1019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su charoite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmin, su webmineral.com.