Cianfa Donati (... – ante 1289) è stato un politico italiano attivo a Firenze nel XIII secolo, forse citato da Dante nell'Inferno tra i ladri nell'ottavo cerchio, settima bolgia..
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1282 Cianfa Donati fu consigliere del Capitano del popolo ed è citato anche in un documento del 1283. Nel 1289 era già indicato come morto.
Nel Canto XXV Dante fa chiamare a tre anime di ladri fiorentini Cianfa, mentre si chiedono dove sia finito. A rigor di logica egli viene indicato nel lucertolone che presto arriva e si fonde con Agnello Brunelleschi. Essendo Dante pienamente occupato a descrivere la metamorfosi per tutto il Canto, non viene data nessuna notizia biografica né sul peccato del dannato.
Alcuni commentatori antichi lo indicarono come ladro di bestiame e esperto di furti con scasso nelle botteghe. Non esistono documenti comprovanti questo, ma è comunque un dato di fatto che la numerosa famiglia dei Donati venisse detta dei Malefami (Giovanni Villani, Cronaca VIII, 39).
La presenza di ben cinque ladri fiorentini all'Inferno farà scrivere a Dante la famosa invettiva contro Firenze che inizia con "Godi Fiorenza" (Inf. XXVI, v. 1).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittorio Sermonti, Inferno, Rizzoli 2001.
- Umberto Bosco e Giovanni Reggio, La Divina Commedia - Inferno, Le Monnier 1988.