Choneteuthis tongaensis | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Lophotrochozoa |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Cephalopoda |
Sottoclasse | Coleoidea |
Superordine | Decapodiformes |
Ordine | Sepiida |
Sottordine | Sepiolina |
Superfamiglia | Sepioloidea |
Famiglia | Sepiolidae |
Genere | Choneteuthis |
Nomenclatura binomiale | |
Choneteuthis tongaensis Lu & Boucher-Rodoni, 2006 |
Choneteuthis tongaensis Lu & Boucher-Rodoni, 2006 è l'unica specie del genere monospecifico Choneteuthis Lu & Boucher-Rodoni, 2006 di cefalopodi della famiglia Sepiolidae originario delle acque attorno alle isole Tonga, nell'Oceano Pacifico meridionale. È noto solo per tre esemplari. Di questi, l'olotipo è il più grande, con un mantello lungo 33,8 mm. C. tongaensis è una specie con diverse caratteristiche morfologiche distinte: il mantello è separato dalla testa nella regione nucale, un grande fotoforo viscerale circolare e uno scudo ventrale sono presenti sulla superficie ventrale del sacco dell'inchiostro e l'ampia carena si estende per tutta la lunghezza della clava del braccio III[1].
L'olotipo (MNHN 3820) è una femmina con i tentacoli mancanti. È stato raccolto nel gruppo di isole N Ha'apai delle Tonga a 332 m di profondità. Il paratipo 1, un esemplare maschio con solo la testa e la corona brachiale proviene dalla stessa località. Il paratipo 2, una femmina priva di tentacoli, è stata catturata su un monte sottomarino delle Tonga a una profondità di 395±10 m[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La specie è di medie dimensioni, con una lunghezza del mantello che può raggiungere alcune decine di centimetri e la testa degli esemplari adulti misura meno di 20 cm.
Il mantello della C. tongaensis è cilindrico e muscoloso e consente una propulsione a getto attraverso una rapida espulsione dell'acqua grazie al lungo imbuto, una struttura flessibile che consente un controllo della direzione e della velocità durante la locomozione che, nella C. tongaensis, misura circa del mantello. La superficie dorsale del mantello porta dei cromatofori più chiari che nella parte ventrale, dove appaiono colore bruno: questi possono essere espansi o contratti per modificare la colorazione dell'animale per comunicare e mimetizzarsi[2].
Le braccia e i tentacoli emergono dalla regione della testa, circondando la bocca. La C. tongaensis ha otto braccia dotate di ventose, che vengono utilizzate per afferrare e manipolare le prede. Inoltre, sono presenti due tentacoli più lunghi, ciascuno dei quali termina con una struttura simile a una clava le cui ventose possiedono dei piccoli denti triangolari intorno al margine dell'anello interno[2], usati per estendersi rapidamente e catturare prede sfuggenti come piccoli pesci o crostacei.
All'estremità anteriore del mantello si trova la testa, dove gli occhi, posizionati lateralmente e ben sviluppati. Gli occhi della C. tongaensis sono dotati di con cornea e una palpebra ventrale secondaria[2]; ben adattati ai bassi livelli di luce presenti nel suo habitat nella zona crepuscolare e sono in grado di rilevare lievi cambiamenti nella bioluminescenza o la debole luce solare che filtra dall'alto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Chung Cheng Lu e Richard E. Young, Choneteuthis tongaensis, su www.tolweb.org, 2006. URL consultato il 26 novembre 2024.