Chiesa di Santa Maria delle Grazie | |
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Stato | ![]() |
Località | Cerignola |
Coordinate | 41°16′08.51″N 15°54′28.98″E |
Religione | cattolica |
Titolare | Madonna delle Grazie |
Diocesi | Cerignola-Ascoli Satriano |
Consacrazione | n/d |
Stile architettonico | rurale con riferimenti stilistici gotici |
Inizio costruzione | XIV secolo |
Completamento | XIV secolo |
La chiesa di Santa Maria delle Grazie di Cerignola è una chiesa campestre costruita nel XIV secolo ubicata nell'agro cittadino, in località Contrada San Martino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa fu fatta costruire da Lorenzo e Goffredo Lupis, fuggiti dalla città di Giovinazzo nel 1382[1]. È nota anche con il nome di "Chiesa del Padre Eterno", a causa delle numerose immagini che ritraggono questo soggetto; è inoltre nota con l'appellativo di "Incoronatella", dalla cappella laterale fatta costruire nel 1785 dalla famiglia Battaglino e consacrata per l'appunto alla Madonna dell'Incoronata, venerata nel santuario presente nel borgo omonimo nei pressi di Foggia.
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/c0/S_Maria_d_Grazie_06.jpg/150px-S_Maria_d_Grazie_06.jpg)
Esternamente la chiesa si presenta con una semplice facciata, decorata solo da due finestre nella parte superiore e da un portale con arco gotico. Sulla lunetta è presente un dipinto che raffigura il Padre Eterno. L'ingresso si trova al di sotto del piano stradale, e vi si accede tramite tre scalini.
La facciata culmina con una campanile molto semplice con una campana risalente al 1904.
Nella parte terminale vi è una piccola abside semicircolare senza cortina.
Annessa alla chiesa, sul lato sinistro, vi è una seconda costruzione più recente, un tempo adibita a sacrestia.
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Particolare delle due finestre poste sulla facciata.
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Particolare della lunetta del portale.
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Esterno della zona absidale.
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Panoramica della chiesa con l'annessa sacrestia.
Interno
[modifica | modifica wikitesto]![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8c/S_Maria_d_Grazie_03.jpg/150px-S_Maria_d_Grazie_03.jpg)
A destra dell'ingresso si trova un passaggio con arco policentrico, che permette di accedere alla cappella dell'Incoronata; sulla sinistra due archi a tutto sesto sovrastano l'ingresso alla sacrestia e l'altare settecentesco, intitolato alla Vergine delle Grazie. Una nicchia conserva una quattrocentesca statua in legno della Madonna.
Il pavimento originario, in cotto di Canosa, è stato sostituito dall'attuale durante i lavori di restauro del 1969.
Nel presbiterio la volta a crociera è contrassegnata da due costoloni, che terminano a circa due metri dal pavimento con due immagini allegoriche rappresentanti due mani e due tartarughe. Nel punto in cui i costoloni si incrociano, è posta una sfera in muratura che presenta l'iscrizione: "Ave Maria".
Nella cappella dell'Incoronata si trova un altare costruito in pietra leccese decorato con fregi e che reca sui cantonali lo stemma della famiglia Battaglino, che sovvenzionò la costruzione della cappella. In una nicchia è conservato un dipinto su tela con l'effigie della Vergine Incoronata che presenta, in basso a sinistra, l'iscrizione: "Francisci Battaglini quond(am)/Hjacinti 1784".
Sull'altare di destra vi è un altro stemma della famiglia Battaglino, in pietra leccese, circondato da una cornice a volute e con una dedica in basso.
Sono presenti numerose tracce di affreschi, in particolare quelli quattrocenteschi su l'arco trionfale, con Cristo risorto e le quattro figure sulla parete destra del presbiterio (Santa Lucia, san Vito e San Leonardo, con una quarta figura non identificata) e le tre sulla parete sinistra (Vergine delle Grazie al centro). Nell'abside sono raffigurati una Madonna delle Grazie con gli Apostoli e Padre Eterno con la Madonna e san Giovanni Battista inginocchiati ai lati, in basso.
Nella chiesa si conservano inoltre tre graffiti: uno del 1503 ricorda la battaglia di Cerignola tra francesi e spagnoli (qui infatti fu trasportato il corpo senza vita di Louis d'Armagnac, duca di Nemours, comandante dell'esercito francese sconfitto. Un secondo del 1591 ricorda la rimozione e sostituzione delle vecchie porte e l'ultimo del 1691 è relativo ad un terremoto e ad un'epidemia di peste.
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Affresco sull'arco trionfale.
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Affresco sulla parete dell'abside.
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Interno della chiesa
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bisanzio Lupis, Cronaca di Giovenazzo
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Maria delle Grazie
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito Web della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 9 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).