Chiesa di Sant'Antonio | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Salsomaggiore Terme |
Indirizzo | viale Giacomo Matteotti |
Coordinate | 44°49′17.5″N 9°59′19.1″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | sant'Antonio da Padova |
Ordine | cappuccini |
Diocesi | Fidenza |
Consacrazione | 1915 |
Architetto | Giulio Bussandri |
Stile architettonico | neoromanico |
Inizio costruzione | 1914 |
Completamento | 1922 |
La chiesa di Sant'Antonio è un luogo di culto cattolico dalle forme neoromaniche, situato in viale Giacomo Matteotti a Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma e diocesi di Fidenza; fa parte del vicariato di Salsomaggiore Terme.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In seguito all'espansione dell'abitato di Salsomaggiore, nel 1912 il vescovo di Fidenza Leonida Mapelli decise di far edificare una nuova chiesa nel quartiere a nord-est del centro, dipendente dalla piccola e lontana chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Bargone; la popolazione della zona espresse il desiderio che la gestione del luogo di culto venisse affidata ai cappuccini. Nel 1914 furono avviati i lavori di costruzione del tempio e dell'adiacente convento, su progetto dell'ingegner Giulio Bussandri;[1] la chiesa fu arredata con l'altare maggiore, un altare e vari dipinti provenienti dalla sconsacrata chiesa di Santa Maria della Neve di San Secondo Parmense;[2] l'edificio fu completato nel 1915 e consacrato solennemente il 10 giugno di quell'anno[1] dal vescovo di Pontremoli Angelo Antonio Fiorini.[3]
Nel 1919 il vescovo di Fidenza Giuseppe Fabbrucci, dopo aver ottenuto il parere favorevole della Congregazione per il clero, affidò ai frati la struttura, che fu eretta a parrocchia il 2 dicembre dello stesso anno.[1]
Nel 1921 fu aggiunto il protiro al centro della facciata, mentre il campanile fu terminato l'anno seguente.[4]
Nel 1931 la navata fu ornata sulle pareti e sulla volta con stucchi e dipinti, mentre le cappelle laterali furono completate con gli altari e le decorazioni nel 1939.[4]
Il 6 settembre del 1975, a causa di un incendio sviluppatosi nella chiesa, una tela dipinta da Frà Semplice da Verona fu irrimediabilmente distrutta, mentre gli interni furono anneriti dal fumo.[3]
Nel settembre del 1999 i cappuccini si allontanarono da Salsomaggiore e il 2 dicembre la parrocchia fu affidata al clero diocesano.[3]
Nel 2001 fu aggiunto il fonte battesimale in marmo rosso di Verona.[4]
Nei primi anni del XXI secolo fu avviata una serie di lavori di risistemazione e restauro, che riguardarono tra il 2003 e il 2004 le coperture del tempio, nel 2005 il sagrato e le vetrate del presbiterio e della facciata, tra il 2006 e il 2007 gli affreschi della navata e delle cappelle e infine tra il 2008 e il 2014 i dipinti a olio. Nel 2013 fu inoltre consolidata strutturalmente la canonica adiacente al tempio, mentre nel 2014 fu ristrutturata la parte sommitale del campanile.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da due cappelle su ogni lato.[5]
La simmetrica facciata a salienti, rivestita in laterizio, è suddivisa in tre parti da due alte lesene; il portale d'ingresso centrale ad arco a tutto sesto, raggiungibile attraverso una piccola scalinata, è preceduto dal protiro a cuspide elevato su due colonne e due paraste in pietra, coronate da capitelli compositi; ai lati si aprono due sottili monofore ad arco, mentre nel mezzo si staglia sul portico un grande rosone riccamente decorato; in sommità si sviluppa un motivo ad archi pensili con peducci in pietra, mentre a coronamento corre il cornicione con modiglioni in rilievo, sormontato al centro e alle estremità da alti pinnacoli; in corrispondenza delle cappelle laterali si aprono altre due monofore ad arco.[5]
Al termine del fianco sinistro si eleva l'esile campanile in mattoni, con cella campanaria affacciata sui quattro lati attraverso ampie bifore; a coronamento si innalza una guglia a pianta circolare.[5]
All'interno la navata è coperta da una volta a botte, ornata con decorazioni realizzate da Pietro Maestri nel 1931 e con sei ampi affreschi coevi rappresentanti gli episodi della vita di sant'Antonio da Padova, dipinti in stile neogotico dal pittore Severino Bellotti;[3] sulle pareti si eleva una serie di paraste, coronate da capitelli ionici a sostegno del cornicione perimetrale;[5] le arcate a tutto sesto delle cappelle laterali, dedicate alla beata Vergine di Lourdes e a san Francesco sulla destra e a san Giuseppe e al sacro Cuore sulla sinistra, sono affiancate superiormente da coppie di medaglioni contenenti le raffigurazioni di santi, anch'esse opera del Bellotti.[4]
Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale a tutto sesto, delimitato da due paraste con capitelli ionici; sui fianchi si aprono simmetricamente tre arcate sormontate da pentafore rette da esili colonnine.[5]
La chiesa ospita inoltre vari dipinti risalenti al XVIII secolo, oltre ad arredi sacri di pregio.[6]
Convento
[modifica | modifica wikitesto]Il convento, dal 1999 adibito a canonica, si allunga sul retro della chiesa a fianco della strada laterale.[5]
Le semplici facciate intonacate sono scandite da due ordini di finestre rettangolari, da cui si affacciano i numerosi ambienti interni e, a ovest, i lunghi corridoi, collegati da una scala che si eleva a metà del loro sviluppo.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Parrocchia S. Antonio di Padova, su webdiocesi.chiesacattolica.it. URL consultato il 16 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018).
- ^ Pezzarossa, p. 127.
- ^ a b c d La nostra storia, su parrocchie.it. URL consultato il 16 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2016).
- ^ a b c d e Centenario della chiesa di S. Antonio, su vecchiasalso.altervista.org. URL consultato il 16 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2017).
- ^ a b c d e f g Chiesa di Sant'Antonio da Padova "Salsomaggiore Terme", su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 16 luglio 2017.
- ^ Chiesa di Sant'Antonio, su visitsalsomaggiore.it. URL consultato il 16 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vari, Cesare Pezzarossa, Da 150 a 600 San Secondo alla nascita di Pier Maria de' Rossi a Comune parmense, Parma, Tipografie riunite Donati, 2013.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Sant'Antonio