Chiesa di San Sebastiano | |
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Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Renazzo (Cento) |
Indirizzo | Via Renazzo 62 |
Coordinate | 44°45′51.71″N 11°17′19.77″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Sebastiano |
Inizio costruzione | XIV secolo |
La chiesa di San Sebastiano è la parrocchiale di Renazzo, frazione di Cento in provincia di Ferrara. Appartiene al vicariato di Cento dell'arcidiocesi di Bologna e risale al XIV secolo. Ha subito gravi danni durante il terremoto dell'Emilia del 2012.[1][2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa con dedicazione a San Sebastiano venne edificata a Renazzo nel XIV secolo e nel 1489 venne elevata a dignità parrocchiale per disposizione dell'allora vescovo di Bologna Giuliano della Rovere (poi papa Giulio II).[1]
Attorno al 1729 l'edificio venne restaurato ma meno di vent'anni dopo si decise la sua completa ricostruzione. I lavori iniziarono nel 1745 su progetto di Carlo Francesco Dotti e nel 1754 furono conclusi. La torre campanaria venne eretta solo nel 1793 e il suo progetto venne affidato ad Angelo Venturoli.[1]
La solenne consacrazione venne celebrata il 26 settembre 1819. Dopo la metà del secolo fu necessario realizzare interventi di restauro che riguardarono il rifacimento della tinteggiatura e la pavimentazione.[1]
Tra il 1931 e il 1937 venne completata la facciata e la sala venne dotata di una nuova pavimentazione. Negli anni ottanta fu necessario rivedere la copertura del tetto e con l'occasione venne ritinteggiata anche la facciata.[1]
Durante il terremoto dell'Emilia del 2012 l'edificio ha subito vari danni. I lavori per la messa in sicurezza e il ripristino sono stati ultimati nel 2018. La riapertura al culto è avvenuta il 2 settembre 2018.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso, che si trova nel centro dell'abitato di Renazzo, è composto dalla chiesa, dalla canonica, dalla sacrestia e da spazi parrocchiali. L'orientamento della chiesa è verso est. Il sagrato è pavimentato in porfido. Il prospetto principale, disposto su due ordini con paraste ornamentali, è intonacato e di colore rosso mattone. Il portale di accesso architravato si trova all'interno di una cornice formata da paraste e arco curvilineo. Al centro dell'ordine superiore una grande finestra rettangolare. La torre campanaria si alza sulla sinistra, verso sud, ed è staccata dal corpo della chiesa.[1]
Interno
[modifica | modifica wikitesto]La navata interna è unica con cappelle laterali, tre per ogni lato della sala. Di grande valore artistico alcune opere conservate nella chiesa, che sono state asportate durante i lavori di ripristino post sisma e che sono poi state riportate nella loro sede, come il Miracolo di San Carlo Borromeo che ridona la vista a un bambino nato cieco, la Madonna in trono e santi Francesco, Antonio Abate e Bovo e la Madonna col Bambino in gloria coi santi Pancrazio e Chiara del Guercino.[1][2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Sebastiano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Sebastiano, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.