Ex chiesa di San Romano | |
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Facciata della chiesa e chiostro. | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Ferrara |
Coordinate | 44°50′05.89″N 11°37′12.71″E |
Religione | cattolica |
Titolare | San Romano |
Inizio costruzione | 990 circa |
La ex chiesa di San Romano a Ferrara è stata uno dei primi luoghi di culto cittadini, costruita molto prima della vicina cattedrale di San Giorgio.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa e monastero
[modifica | modifica wikitesto]Nei suoi primi anni fu affidata ai monaci benedettini ed in seguito ai canonici regolari di Sant'Agostino.[1] Il vescovo di Adria Gregorio III nel 1130 concesse al convento ferrarese i diritti sulla chiesa di San Biagio di Ceregnano in Veneto.[2] Alcuni interventi importanti sulla sua pianta vennero realizzati già attorno al XII secolo e la sua struttura recente, per quanto riguarda la facciata e l'abside, si può dire che fosse già stata definita all'inizio del XV secolo.
Gli Este se ne presero cura a lungo, ristrutturandola più volte. In uno di questi interventi, avvenuto nel 1487, chiesa e chiostro vennero sopraelevati e la facciata fu completata con nuovi elementi decorativi in cotto. Nella lunetta posta sulla facciata, sopra il portale d'ingresso, è raffigurato un cavaliere armato del XIV secolo.[3] Il cavaliere rappresenta san Romano e l'opera è attribuita a Niccolò, tra i maggiori scultori italiani di epoca romanica.[4]
Soppressione della chiesa
[modifica | modifica wikitesto]In seguito l'edificio venne continuamente ampliato e rimaneggiato sino al 1796, quando si ebbe il periodo di dominazione francese. La chiesa venne soppressa e pochi anni dopo divenne proprietà del municipio di Ferrara e per un breve periodo fu utilizzata anche come prigione.
Nella seconda metà del XIX secolo nella zona antistante il chiostro in alcune occasioni venivano tolte due lapidi marmoree e nelle cavità che così si aprivano sul piano stradale venivano infilati due pali in legno che ne reggevano un terzo. A quest'ultimo si legava un cappio che veniva usato per eseguire le condanne a morte.
In anni successivi l'edificio della ex chiesa fu venduto ad una ditta privata che lo usò come deposito di materiali diversi quali vetro, ferramenta e terraglie[5] e questa situazione si protrasse sino alla metà del Novecento.[6]
Durante la seconda guerra mondiale la ex chiesa ed il chiostro, assieme a moltissimi altri monumenti ed edifici storici cittadini vennero seriamente danneggiati. Nel corso di un solo bombardamento, quello del 5 giugno 1944, assieme ai notevoli danni materiali si ebbero 57 vittime tra morti e feriti.[7]
Utilizzo nel secondo dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]La ex chiesa rinacque a nuova vita quando venne ancora una volta restaurata, attorno agli anni 1970 e cominciò ad essere aperta alla cittadinanza. Il chiostro fu utilizzato per varie mostre temporanee. La chiesa poi fu utilizzata occasionalmente, ad esempio durante la manifestazione di fine agosto che richiama a Ferrara buskers a livello internazionale per il Ferrara Buskers Festival.
Museo della cattedrale
[modifica | modifica wikitesto]Dal 2000, anno del Giubileo, il complesso di San Romano è stato restaurato e da quella data ospita il Museo della cattedrale la cui sede dal 1929 si trovava nell'edificio della cattedrale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune.Fe.
- ^ Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire <Canale, Ceregnano>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 6 aprile 2024.
- ^ GuidaTouring E.R., p. 666.
- ^ Guido Tigler, La Porte dei Mesi del Duomo di Ferrara e le sue derivazioni ad Arezzo, Fidenza e Traù, in Berenice Giovannucci Vigi; Giovanni Sassu (a cura di), Il Maestro dei Mesi e il portale meridionale della cattedrale di Ferrara. Ipotesi e confronti. Giornata di studi, venerdì 1º ottobre 2004, Museo della Cattedrale, 2007, pp.92-94
- ^ G.Melchiorri, pp. 132,133.
- ^ ArteCulturaFe.
- ^ I.S.E.R.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gerolamo Melchiorri, Nomenclatura ed etimologia delle piazze e strade di Ferrara e Ampliamenti, a cura di Carlo Bassi, Ferrara, 2G Editrice, 2009, ISBN 978-8889248218.
- AAVV, Guida d'Italia:Emilia Romagna, Milano, Touring Club Italiano, 1991, ISBN 88-365-0010-2.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla ex chiesa di San Romano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ex chiesa di San Romano, su comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 7 giugno 2018.
- Via San Romano, su ferraraterraeacqua.it, Ferrara Terra e Acqua. URL consultato il 7 giugno 2018.
- La chiesa di San Romano, su artecultura.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 7 giugno 2018.
- La chiesa di San Romano, su museoferrara.it, Assessorato alla Cultura e al Turismo, Comune di Ferrara. URL consultato il 7 giugno 2018.
- Chiostrino della chiesa di San Romano, su resistenzamappe.it, Istituti Storici dell'Emilia-Romagna. URL consultato il 7 giugno 2018.