Chiesa di San Giuseppe Artigiano (Montebeni) | |
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Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Fiesole |
Coordinate | 43°47′29.39″N 11°20′00.33″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | San Giuseppe |
Diocesi | Fiesole |
Sconsacrazione | 1966 |
Architetto | Raffaello Fagnoni |
Stile architettonico | Architettura moderna |
Inizio costruzione | 1965 |
Completamento | 1966 |
La chiesa di San Giuseppe Artigiano, costruita tra le colline di Montebeni nel comune di Fiesole (in provincia di Firenze) nel 1966, è l'ultima opera realizzata dall'architetto Raffaello Fagnoni[1].
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Raffaello Fagnoni, la cui famiglia era originaria di Montebeni[2] e per la quale aveva già realizzato un'abitazione nel 1938, progettò la chiesa tenendo conto delle limitate possibilità economiche del committente ma, allo stesso tempo, non rinunciando a scelte stilistiche innovative ed efficaci. La chiesa, costruita con cemento armato a vista tra il 1965 e il 1966, e utilizzando laterizi di produzione industriale e vetri opalescenti tipo "U-Glass", ha un'unica navata che termina in un'abside rivolta a sud, dove l'architetto ha efficacemente posizionato le aperture delle vetrate in modo da catturare la luce proveniente da est. Il campanile, posto all'ingresso della chiesa come corpo staccato da essa, è costituito da due setti mensolati su cui sono appese le tre campane, mentre la copertura a falde volutamente asimmetrica favorisce una collocazione armoniosa nell'ambiente collinare. Il battistero, irradiato dalla luce naturale proveniente dalla grande apertura del soffitto, è collocato invece in un ambiente staccato ma comunicante con l'aula principale. Il fonte battesimale, interamente in cemento armato, è stato completato nel 1996 con il piano in legno e il bacile in rame dal nipote dell'architetto Matteo Fagnoni[3]. L'interno è decorato con opere in cemento e terracotta della scultrice Amalia Ciardi Dupré e con delle formelle rappresentanti la via crucis realizzate da Flora Tannini. La grande vetrata posta ad est fu disegnata dallo stesso Fagnoni.
Fortuna critica
[modifica | modifica wikitesto]I commentatori hanno fin da subito evidenziato positivamente le scelte stilistiche di Fagnoni, apprezzandone in particolare l'attenzione posta nel collocare la chiesa nell'ambiente circostante[4].
Lo stesso architetto infatti scriveva: "ignorare l'ambiente è voler disconoscere l'unità inscindibile tra la nuova opera e il suo intorno"[5]. Nel 1966 la chiesa ricevette il premio IN/ARC[6]. Giovanni Klaus Koenig scrisse che San Giuseppe Artigiano a Montebeni è "quasi un testamento spirituale di chi, dopo aver inseguito gli incarichi più importanti, si rinchiude in se stesso alla ricerca di valori meno appariscenti, ma più veri, e più vicini allo spirito della natura Toscana"[7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Raffaello Fagnoni morì il 4 maggio 1966, solamente tre giorni dopo l'inaugurazione della chiesa.
- ^ Cfr. S. Barbi, Raffaello Fagnoni e la Chiesa di San Giuseppe Artigiano a Montebeni, Ed. Polistampa, 2017.
- ^ Vicariato Isola di Fiesole, La Chiesa di Montebeni, Ed. lo Scarabocchio, 2008, p. 37.
- ^ S. Barbi, Raffaello Fagnoni e la chiesa di San Giuseppe Artigiano, Polistampa, 2017, pp. 15-32.
- ^ R. Fagnoni, Alcune riflessioni. Idee sull'ambiente, l'architettura, la città, Firenze, Polistampa, 1996, p. 18.
- ^ S. Barbi, Raffaello Fagnoni e la Chiesa di San Giuseppe Artigiano a Montebeni, Ed. Polistampa, 2017, p. 29.
- ^ G. K. Koenig, Architettura in Toscana 1931-68, Torino, Eri, 1968, p. 162.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di San Giuseppe Artigiano, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.