Chiesa dell'Immacolata Concezione | |
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Facciata della chiesa | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Mazzarino |
Indirizzo | Via Laurella 85, Mazzarino 93013 |
Coordinate | 37°18′24.53″N 14°12′54.34″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Maria Santissima Immacolata |
Diocesi | Piazza Armerina |
Stile architettonico | |
Inizio costruzione | 1560 |
Completamento | 1575 |
La chiesa dell'Immacolata concezione è un edificio di culto della città di Mazzarino, ubicato nel centro storico.
La chiesa afferisce alla diocesi di Piazza Armerina ed è una rettoria della chiesa Madre di Santa Maria della Neve.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Stando alle fonti storiche pervenute la chiesa ha origini molto antiche; sorse, infatti, intorno al XIV secolo, accanto ad un convento di Padri Conventuali[2].
Come riporta l'Ingala, prima del 1606, la chiesa era dedicata a Maria Santissima della Catena, allorquando i padri conventuali, che officiavano nel convento annesso, fecero dipingere la grande pala d'altare al pittore fiorentino Filippo Paladini raffigurante l'immacolata concezione e San Francesco d'Assisi che intercede per le anime purganti[2].
«Da un atto di fondazione di una cappellania, metà nella chiesa e monastero di Sant'Agata (oggi Crocifisso dei Miracoli), e metà nella chiesa della Concezione, si rileva che tra il 1560 ed il 1575, quest'ultima chiesa era dedicata alla Madonna della Catena, nome che si estendeva a tutto il quartiere. Dal 1575 al 1606, e fino ai giorni nostri, s'intitolò della Concezione, e prova evidente n'è il cennato quadro, fatto dipingere dai PP. Conventuali, che vi avevano annesso il loro cenobio dalla parte di sud, i cui avanzi ancora si riscontrano.»
Nel 1604 vi fu istituita la Congregazione dei Figli di Maria Immacolata, cui fece parte anche il Conte Giuseppe Branciforte.
Tra i doveri delle congregazione vi era quello di festeggiare la solennità dell'immacolata Concezione:
«Al foglio 27 del (...) Veni - mecum, trovasi inserita una lettera circolare diocesana, spedita dall'Ordinario di Siracusa ai PP. Conventuali di Mazzarino, per ordine reale (di Filippo IV.) portante la data del 19 novembre 1642, ove il Regnante ordinava di « festeggiare con solennità, d'all'ora e pel futuro, la festa della Immacolata il giorno 8 dicembre », stante che il Sovrano, per la intercessione di Maria SS., sperava « un felicissimo esito in una guerra intrapresa animosamente, e perla giustizia. »-(Quale festa, riferisce il P. Casimiro da Firenze, nel Vol. V. pag. 6 dell'Ecclesiastico Provveduto, « fu chiarata universale per tutta la Chiesa da Sisto IV, intorno al 1483. (Ex Gav. in Rubr. rev. Sect. 7. Cap. 2.) Clemente XI ordinò festa di precetto con suo decreto del 6 di dicembre 1708. »»
Nel 1688 il superiore della congrega, Notaio Vincenzo Triolo, fece erigere a proprie spese la torre campanaria.
Nel 1805 il canonico don Antonino Privitelli fece eseguire in Palermo, dallo scultore Filippo Quattrocchi, la statua dell'Immacolata Concezione.
Nel 1883 venne rifusa l'antica campana[2], mentre agli inizi del '900 fu realizzata la copertura del campanile.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa presenta un'unica navata con longitudine rivolta a ponente.
Interno
[modifica | modifica wikitesto]Ha sette altari, compreso il maggiore, che espone la pregevole tela di Filippo Paladini dell'Immacolata concezione e San Francesco che intercede per le anime purganti in cui il pittore fiorentino si autoritrae col saio francescano e mostra la scritta: « Filippus Paladini Florentinus pingebat, anno 1606.».
L'altare maggiore è in legno intarsiato e dorato, sormontato da due coppie di colonne che sorreggono un timpano triangolare.
Il primo altare di destra è dedicato a San Tommaso Apostolo con tela del santo dipinta da Tommaso Pollace, come si legge "Thomas Pollace Panorm.us pin.ebat anno 1608". Il secondo altare è dedicato alle anime sante del purgatorio, con tela del "catanese". Il terzo altare, invece, è dedicato a San Giovanni Battista con tela del Pollace[2].
Il primo altare di sinistra è dedicato ai santi Crispino e Crispiniano con tela anch'essa del Pollace. Il secondo altare in una nicchia espone la statua di san Vito. Nel terzo altare vi è un crocifisso scolpito a grandezza naturale. In una cappelletta, nel santa-sancorum è custodita la statua dell'Immacolata Concezione, opera dello scultore Filippo Quattrocchi, del 1804[2].
Le pereti laterali, in corrispondenza degli altari, sono scandite da cinque arcate, con lesene e paraste decorate con stucchi in stile tardo barocco siciliano.
La volta a botte, anch'essa decorata con stucchi, presenta dei dipinti di Giacomo Tinnirello[2].
Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La facciata è in gran parte occupata dal grande portale in bugnato, affiancato da paraste e sormontato da una trabeazione di ordine dorico. Sul portale si apre una finestra con arco a tutto sesto.
La torre campanaria a base quadrata, presenta una logia campanaria con archi a tutto sesto. Il campanile venne edificato nel 1688. La sommità del campanile è coperta da una cupola poggiante su tamburo quadrato[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa dell'Immacolata Concezione, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.