Chiesa del Santissimo Redentore | |
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La facciata della parrocchiale del Santissimo Redentore | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Legnano |
Indirizzo | Via B. Melzi, 27 |
Coordinate | 45°35′57.19″N 8°55′22.6″E |
Religione | cattolica di rito ambrosiano |
Titolare | Cristo Redentore |
Arcidiocesi | Milano |
Consacrazione | 30 novembre 1902 |
Architetto | Cecilio Arpesani[1] |
Stile architettonico | Romanico lombardo |
Completamento | 1902 |
Sito web | www.legnanello.it |
La chiesa del Santissimo Redentore o chiesa del Redentore è un luogo di culto cattolico di Legnano inaugurato nel 1902 a Legnanello, quartiere della città[2].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Legnanello è uno dei due nuclei originari della città del Carroccio. Ad esso è collegato il primo documento che cita l'abitato di Legnano[3]. Questo atto, che è datato 23 ottobre 789, si riferisce ad una permuta di terreni situati nel piccolo quartiere[3].
Tra i primi documenti che citano Legnanello, va ricordata l'inchiesta del luglio 1586 del cardinale di Cremona Nicolò Sfondrati (che diventerà papa nel 1590 con il nome di Gregorio XIV)[2]. Ad essa era collegato il trasferimento della Prepositura da Parabiago a Legnano[2]. L'inchiesta aveva anche l'obiettivo di fare un censimento sullo stato delle anime dei parrocchiani e sui luoghi di culto presenti[2]. Nicolò Sfondrati segnalò, tra l'altro, la presenza della chiesa di Santa Maria della Purificazione, che fu elevata a "cappellania" il 15 dicembre 1541, con determinazione papale di Paolo III[2].
La chiesa, tuttora esistente, è annessa all'Istituto Barbara Melzi[2]. In seguito è stata dedicata a santa Rita[2]. Questo edificio religioso era la chiesa a cui la comunità religiosa del quartiere faceva riferimento prima della costruzione della chiesa del Santissimo Redentore[2]. La parrocchia di Legnanello fu invece costituita il 13 agosto 1898[1]. La necessità di una nuova chiesa nacque proprio con l'istituzione della parrocchia[1].
La prima pietra della chiesa dedicata al Santissimo Redentore fu posta il 26 maggio 1901[2]. Venne terminata a meno di un anno di distanza dall'inizio dei lavori grazie ai contributi di Barbara Melzi, dall'arcivescovo di Milano Andrea Carlo Ferrari e dalle elargizioni di molti parrocchiani legnarellesi[2]. Fu consacrata dall'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari il 30 novembre 1902[2].
La chiesa e le opere artistiche
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa, che è di stile romanico lombardo, possiede tre navate che sono divise da due file di colonne in marmo e che terminano con un'abside[1][2]. Sulla sommità delle colonne sono presenti dei capitelli su cui sono raffigurati i simboli della cristianità[1][2]. Il soffitto è a capriate in legno[1].
L'altare maggiore e il pulpito, in marmo di Carrara, sono in stile bizantino e sono ispirati agli altari e ai pulpiti della basilica di Sant'Ambrogio di Milano e delle basiliche bizantine presenti a Ravenna[2]. Influenzato dalla basilica milanese è anche il campanile[1]. L'esterno della chiesa è a mattoni a vista e pietra di serizzo[1][2]. Sulla sinistra della chiesa è presente un edificio ottagonale che è destinato a battistero[1][2]. Nel 1923 sono stati realizzati, nelle lunette della facciata e del battistero, dei mosaici che si rifanno alla figura del Santissimo Redentore, a cui la chiesa è dedicata[2][4].
Nell'abside è dipinta, su uno sfondo color oro, la trasfigurazione di Gesù[2]. L'interno della chiesa è impreziosito da affreschi. Notevoli anche una via Crucis in formelle di bronzo e le vetrate delle finestre[2][4]. Queste ultime sono ad arco tondo superiore[2]. La chiesa del Redentore ospita un dipinto del 1635 di Giambattista e Francesco Lampugnani proveniente dalla chiesa della Purificazione che rappresenta la Purificazione[2][4].
Le campane
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa è dotata di una torre campanaria che dispone del seguente concerto[5]:
Campana | Diametro | Peso | Nota |
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1ª | 151 cm | 1950 kg | Si |
2ª | 134 cm | 1390 kg | Re♭ |
3ª | 120 cm | 990 kg | Mi♭ |
4ª | 113 cm | 800 kg | Mi |
5ª | 101 cm | 590 kg | Sol♭ |
6ª | 91 cm | 420 kg | La♭ |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i D'Ilario, 1984, pag. 274.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u La chiesa del Santo Redentore a Legnanello fu costruita in un anno a forma di basilica, su legnano.org. URL consultato il 14 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2007).
- ^ a b D'Ilario, 1984, pag. 17.
- ^ a b c D'Ilario, 1984, pag. 275.
- ^ Le campane della parrocchia del SS. Redentore hanno bisogno di un restyling, su legnanello.it. URL consultato il 25 maggio 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, Edizioni Landoni, 1984, ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa del Santissimo Redentore
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su legnanello.it.
- Chiesa del Santissimo Redentore, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa del Santissimo Redentore, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
- Giorgio D'Ilario, La chiesa del Santo Redentore a Legnanello fu costruita in un anno a forma di basilica, "La Martinella"