Chiesa del Corpus Domini | |
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Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Siena |
Coordinate | 43°20′53.11″N 11°19′30.69″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Corpus Domini |
Arcidiocesi | Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino |
Architetto | Augusto Mazzini |
Completamento | 1994 |
La chiesa del Corpus Domini è una chiesa parrocchiale situata a Siena, nel quartiere di San Miniato, tra via Aldo Moro e via Palmiro Togliatti.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La nuova chiesa, con l'annesso centro parrocchiale costituisce una specie di porta verso il nuovo quartiere di San Miniato lungo la principale strada di collegamento con la città.[1]
Fu progettata dall'architetto Augusto Mazzini e completata nel 1994.[2][3] Ricevette dall'arcivescovo Gaetano Bonicelli il titolo del Corpus Domini a memoria del XXII Congresso eucaristico nazionale, che proprio a Siena si era tenuto nel maggio del 1994.[4]
A causa di alcuni problemi di stabilità delle coperture, già dai primi anni del XXI secolo la chiesa dovette chiudere alle liturgie.[5] Una serie di restauri vennero eseguiti tra il 2016 e il 2018 dall'architetto Edoardo Milesi, con integrazioni nel rispetto del progetto originario, e la chiesa poté riaprire al culto nel 2019.[5][6][7]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso parrocchiale è costituito dalla chiesa, la sagrestia e la cappella feriale, che si trovano allo stesso livello; al piano inferiore si trova una grande cripta, usata in realtà come salone pluriuso.[8][9]
Ad assecondare l'andamento del terreno, e collegati dai percorsi esterni e interni, sono disposti i volumi del centro parrocchiale, articolati attorno ad un semichiostro; ai piani superiori si trova, distribuita su due livelli, la casa canonica. Una piccola piazzetta-terrazzo, accessibile anche dall'esterno, è messa a cerniera tra i due blocchi principali.[10]
L'impianto della chiesa è basato su una maglia di 9x9 m, che nella cripta si legge chiaramente nell'orditura dei quattro pilastri e nella composizione delle nove cupole ribassate. Nell'aula invece non esistono pilastri intermedi, ma solo pilastrature perimetrali. Su questi speciali pilastri, staccati solo per metà dalle pareti, si appoggiano le grandi travature reticolari in legno, 27 m di luce, che incidono lo spazio alludendo a tre navate.[8][11]
La torre campanaria e il portico, in forma di baldacchino, sono distinti dal corpo della chiesa e disposti sulla piazza-sagrato.[1]
Durante i restauri del 2018 sono stati collocati il nuovo altare, l'ambone e fonte battesimale, opere dello scultore Giancarlo Defendi, e due grandi tele laterali realizzate da Gianriccardo Piccoli.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Chiesa di San Miniato alle Scotte, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- ^ Chiesa del Corpus Domini e complesso parrocchiale, su Architettura Toscana. URL consultato il 19 ottobre 2023.
- ^ Pino Scaglione, Architetti e architetture in Italia. Oltre i maestri: diario di una generazione 1985/1996, vol. 3, Forlì, Edizioni d'Architettura, 1996, p. 163.
- ^ Chiesa Oggi. Architettura e comunicazione, n. 14, luglio-agosto 1995, pp. 56-59.
- ^ a b Restauro del contemporaneo, su Thema, 25 marzo 2014.
- ^ a b Barbara Mazzoleni, Chiesa a Siena chiusa da 15 anni restaurata da tre bergamaschi (PDF), in L'Eco di Bergamo, 20 dicembre 2018.
- ^ Siena, concluso il restauro della chiesa del Corpus Domini a San Miniato, Siena Free, 4 gennaio 2019.
- ^ a b Andrea Aleardi e Corrado Marcetti (a cura di), L'architettura in Toscana dal 1945 a oggi. Una guida alla selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico, Firenze, Alinea, 2011, p. 209.
- ^ Architettura, n. 14, 1995, p. 42.
- ^ L'Industria delle Costruzioni, n. 287, settembre 1995, pp. 4-17.
- ^ Adrastea. Tecnologia e progetto delle costruzioni in legno lamellare, n. 6, 1996, pp. 14-21.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Adrastea. Tecnologia e progetto delle costruzioni in legno lamellare, n. 6, 1996, pp. 14-21.
- Architettura, n. 14, 1995, p. 42.
- Chiesa Oggi. Architettura e comunicazione, n. 14, luglio-agosto 1995, pp. 56-59.
- L'Industria delle Costruzioni, n. 287, settembre 1995, pp. 4-17.
- Andrea Aleardi e Corrado Marcetti (a cura di), L'architettura in Toscana dal 1945 a oggi. Una guida alla selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico, Firenze, Alinea, 2011.
- Pino Scaglione, Architetti e architetture in Italia. Oltre i maestri: diario di una generazione 1985/1996, vol. 3, Forlì, Edizioni d'Architettura, 1996.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa del Corpus Domini, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Chiesa del Corpus Domini e complesso parrocchiale, su Architettura Toscana. URL consultato il 19 ottobre 2023.
- Architetture del 900 in Toscana, su web.rete.toscana.it.