Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio | |
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Stato | ![]() |
Cantone | Ticino |
Località | Cadempino |
Indirizzo | Via Cantonale, 6814 Cadempino |
Coordinate | 46°02′01.28″N 8°56′03.8″E |
Religione | cattolica |
Diocesi | Lugano |
Stile architettonico | Romanico, barocco |
Inizio costruzione | XI secolo |
Completamento | 1636 |
La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio[1] si trova nella parte meridionale di Cadempino, sulla strada cantonale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata attorno al 1000 in stile romanico era costituita da un'aula rettangolare con abside semicircolare, cui fu aggiunto a nord-est il campanile forse verso la fine del secolo XI. Questo, decorato con specchiature ed archetti pensili trinati, presenta bifore negli ultimi due piani, è coronato da un tetto a padiglione. La chiesa subì radicali trasformazioni tra il 1626 e il 1636
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio attuale è rivolto ad ovest e si presenta ad aula unica con coro quadrangolare. Fu eretto incorporando i resti della chiesa primitiva, che era stata ampliata verso nord nel corso del secolo XV, inglobando il campanile nell'angolo nord-est. Sulla parete esterna meridionale sono presenti frammenti di affresco tardogotico raffigurante "San Cristoforo" e "San Giovanni Battista".
Interno
[modifica | modifica wikitesto]All'interno lungo le pareti est ed ovest della navata si conserva un frammentario ciclo di affreschi romanici (secolo XI - inizio XII) con San Gervasio, l'Annunciazione, la Visitazione della Beata Vergine Maria e la Nascita di Gesù. Sono delimitati superiormente da un fregio a meandri con pesci e nella parte inferiore da una cortina.
L'altare in stucco lucido, datato 1661, reca l'olio su tela del 1670 raffigurante "Madonna del Rosario con san Gervasio, san Protasio e san Domenico di Guzmán", ed è attribuito a Giacomo Casella (1620-1667).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, su Inventario dei beni culturali. URL consultato il 4 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Sarinelli, Lamone Cadempino. Monografia storico-illustrativa, S. A. Natale Mazzuconi, Lugano 1941.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 250-252.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 281.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 285-286.
Altri progetti
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