Ceratozamia vovidesii | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Zamiaceae |
Genere | Ceratozamia |
Specie | C. vovidesii |
Nomenclatura binomiale | |
Ceratozamia vovidesii Pérez-Farr. & Iglesias, 2007 |
Ceratozamia vovidesii Pérez-Farr. & Iglesias, 2007 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica del Chiapas (Messico).[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una cicade pachicaule con fusto in parte sotterraneo, non ramificato, lungo 15–85 cm, con catafilli tomentosi.[2]
Le foglie, da 8 a 16, lunghe 124–188 cm, da erette a arcuate, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono sorrette da un picciolo lungo 35–80 cm, armato di piccole spine; sono composte da 74-93 paia di foglioline lanceolate, lunghe 29–38 cm e larghe 7–14 mm, di consistenza coriacea, prive di venatura centrale, inserite su un rachide con asse spiraliforme, con fillotassi alterna nella porzione apicale della foglia e opposita nella porzione media e basale.
È una specie dioica, che presenta coni maschili fusiformi, eretti, peduncolati, giallo-verdastri, lunghi 40–50 cm, e coni femminili cilindrici, decombenti, verde-brunastri, lunghi 33–46 cm e larghi 7–10 cm, con macrosporofilli grossolanamente esagonali, lunghi 41–55 mm; sia gli sporofilli maschili che quelli femminili presentano all'apice le caratteristiche protuberanze cornee tipiche del genere Ceratozamia.
I semi sono ovoidali, lunghi 23–27 mm, ricoperti da un tegumento di colore inizialmente bianco-crema, che diviene bruno a maturità.
Il numero cromosomico è 2n = 16.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]L'areale di C. vovidesii è ristretto ad una piccola zona della Sierra Madre de Chiapas, ad altitudini comprese tra 1000 e 1700 m.[1]
L'habitat tipico è costituito dalle foreste di querce, ma cresce anche nella foresta pluviale tropicale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List classifica C. vovidesii come specie vulnerabile[1].
La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Pérez-Farrera MA, González-Astorga J, Avendaño S & Iglesias CG 2010, Ceratozamia vovidesii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Pérez-Farrera MA, González-Astorga J, Avendaño S and Iglesias CG, A new species of Ceratozamia (Zamiaceae) from the Sierra Madre of Chiapas, Mexico, with comments on species relationships (PDF), in Botanical Journal of the Linnean Society 2007; 153: 393–400. URL consultato il 23 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2011).
- ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Whitelock, Loran M., The Cycads, Timber press, 2002, ISBN 0-88192-522-5.
- Haynes J.L, World List of Cycads: A Historical Review (PDF), su cycadsg.org, IUCN/SSC Cycad Specialist Group, 2011 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).