La ceramica siceliota è la produzione locale di ceramica a figure rosse che ebbe inizio in Sicilia tra il 430 e il 420 del V secolo a.C. ad opera forse di artigiani ateniesi giunti in Italia per gli scambi commerciali forse prima dell'inizio della guerra del Peloponneso
L'iniziale produzione di questa piccola scuola, forse un unico laboratorio, sembra seguire lo stile attico contemporaneo e in particolare quello del Gruppo di Polignoto e, nei decenni successivi, dei Pittori di Eretria e Meidias, i maggiori esponenti della produzione protosiceliota dopo il Pittore SR9484 sono il P. della Scacchiera, forse già attivo in Campania col pittore di Spinelli, il P. di Santapaola, il P. Himera, il P. di Locri, il P. di Dirce. Verso il 380-370 a.C. alcuni ceramografi della scuola siceliota si spostarono in Campania e a Paestum. Il periodo successivo vede i Pittori di Prado Fienga e della Pisside di Agrigento, P. Louvre K 240, di Lentini, di MadMan e di NYN ecc. Le testimonianze della produzione siceliota sono numerose e la scuola assume e mantiene una fisionomia chiara, divisa in differenti laboratori nella zona centrale e orientale della Sicilia, sino a Lipari, fino alla fine del secolo, come attestano le associazioni di scavo con ceramica a vernice nera.
Lo stile, molto uniforme, mostra influenze provenienti dall'Attica, dalla scuola campana e la conoscenza della scuola apula, ma si sviluppa in modo indipendente con una tecnica policroma propria, dove al bianco e al giallo tradizionali si aggiungono, nell'ultimo quarto del IV sec., gradazioni di rosso, blu, fino al verde e al malva; questa policromia particolarmente evidente nel Pittore di Lipari si ritroverà nello stile di Centuripe del III secolo a.C. Le composizioni sono semplici, i soggetti più frequenti sono figure e teste femminili, un tema presente anche nelle altre scuole italiote, alcune scene dionisiache e alcune scene fliaciche. Le forme più comuni sono il cratere a calice, il cratere a campana, la pyxis skyphoide . Gli esemplari ceramici raccolti sono stati divisi, in base alla zona del ritrovamento, in tre gruppi principali: il Gruppo Lentini-Manfria, il Gruppo dell'Etna e il gruppo di Lipari. All'interno dei gruppi principali sono stati individuati ulteriori sottogruppi e singole personalità.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arthur Dale Trendall, Sicelioti, vasi, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale : Primo supplemento, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1973.
- Robert Manuel Cook, Greek Painted Pottery, London ; New York, Routledge, 1997, pp. 188-189, ISBN 0415138604.
- McPhee 2018, The Ackland Cup, the Chequer Painter and the Spinelli Painter, in A M. Cavalier, Collection du Centre Jean Bérard EFR 49 Naples, pp. 295-304
- Maria Amalia Mastelloni, Il cratere inv. 9484 di Siracusa e gli inizi della ceramica protosiceliota, in Eidola 2023, pp. 31-62 con bibliografia precedente.
- Maria Amalia Mastelloni, Il Gruppo "A" del Pittore di Lipari e la policromia: per una definizione dei rapporti con la grande pittura e con la ceramica attica e di Kerč, in III Convegno Internazionale “La Ceramica in Sicilia, dalla Preistoria all’Età contemporanea” a cura di R. Panvini A. Nicotra, Catania, 10-12.11. 2022, Catania 2023, pp. 95-115
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ceramica siceliota