Il Centro del Reich per l'emigrazione ebraica è stato istituito a Berlino l'11 febbraio 1939 su istruzione di Hermann Göring con lo scopo di accelerare l'emigrazione degli ebrei dalla Germania.
Reinhard Heydrich ne suggerì la creazione subito dopo la notte dei cristalli, mettendo in risalto le esperienze dell'Ufficio centrale per l'emigrazione ebraica a Vienna, il cui modello organizzativo si era dimostrato interessante agli occhi dei nazionalsocialisti dall'agosto 1938.[1] Formalmente fece parte del Ministero dell'Interno del Reich, Reinhard Heydrich fu posto a capo del Centro, l'amministratore delegato fu Heinrich Müller, a cui successe Adolf Eichmann nell'ottobre del 1939.
Campo di azione del Centro
[modifica | modifica wikitesto]Nelle istruzioni di Göring del 24 gennaio 1939, i compiti del Centro del Reich per l'emigrazione ebraica furono:
- creare una cosiddetta "adeguata organizzazione ebraica" come misura preparatoria per una massiccia emigrazione e per ottenere la fornitura di fondi nazionali ed esteri per determinare i paesi di destinazione più adatti per l'emigrazione;
- privilegiare l'emigrazione degli ebrei più poveri;
- ottenere rapidamente i passaporti e le carte d'identità necessari attraverso l'elaborazione centrale.[2]
Secondo la direttiva, la sede del Reich doveva essere istituita presso il Ministero dell'Interno del Reich, ma Reinhard Heydrich assunse immediatamente la direzione dell'ufficio e del personale stesso, coinvolgendo i ministeri specializzati solo attraverso i rappresentanti appartenenti ad un comitato specifico.[3]
L'ufficio centrale di Berlino iniziò a lavorare nel marzo 1939: inizialmente la richiesta contò 200 domande al giorno, a giugno arrivarono ad un totale di 6.187 domande nonostante la "mancanza di formazione organizzativa".[4]
Approvvigionamento di valuta estera
[modifica | modifica wikitesto]La direttiva nominò anche il direttore ministeriale di Göring, Helmut Wohlthat, in qualità di rappresentante della conduzione dei negoziati con George Rublee, rappresentante del Comitato intergovernativo sui rifugiati in base all'Accordo Rublee-Wohlthat, che si occupò del finanziamento e dell'organizzazione dell'emigrazione degli ebrei dalla Germania. Da un lato, c'era la questione se la richiesta di fondi dai paesi riceventi potesse essere prefinanziata e successivamente ripagata dai proventi delle esportazioni tedesche, dai crediti del registro dei debiti o dai beni ebraici confiscati in un fondo fiduciario; in secondo luogo, si pensò di utilizzare la maggior parte delle proprietà ebraiche confiscate per sostenere circa 200.000 ebrei per lo più anziani che non fossero in grado di lavorare e rimasero in Germania: tali piani si rivelarono impraticabili, almeno allo scoppio della guerra.
Nella Prima relazione trimestrale 1939 si affermò che le classi medie ebraiche stavano diventando sempre più povere e fu sottolineato che le normative sull'immigrazione erano state inasprite ovunque e che erano stati aumentati i fondi. Il 25 febbraio, Heydrich emanò l'Ordine sulla tassa sulla proprietà degli ebrei emigrati, questo denaro aveva lo scopo di incoraggiare l'emigrazione degli ebrei indigenti.[5]
La Reichsvereinigung
[modifica | modifica wikitesto]L'"organizzazione ebraica idonea" menzionata nella direttiva per la preparazione delle domande di emigrazione fu creata in base alla decima ordinanza della legge sulla cittadinanza del Reich del 4 luglio 1939. Lo scopo principale di questa associazione obbligatoria, denominata Associazione degli ebrei del Reich in Germania, che riunì gli ebrei tedeschi e gli ebrei apolidi residenti in Germania, fu originariamente destinata alla preparazione all'emigrazione, che doveva essere in gran parte lasciata agli ebrei stessi.[6] La Reichsvereinigung aveva lo scopo di garantire che gli ebrei benestanti mettessero a disposizione una certa percentuale della loro ricchezza come "tassa di emigrazione" per poter finanziare l'emigrazione degli ebrei più poveri.[7]
Gli uffici per le deportazioni
[modifica | modifica wikitesto]Le filiali del Centro del Reich per l'emigrazione ebraica a Berlino furono: Vienna, dall'agosto 1938; Praga alla fine di luglio 1939;[8] dalla primavera del 1941 ad Amsterdam.[9]
Il quartier generale del Reich e le sue filiali furono successivamente identiche al dipartimento di Eichmann nell'Ufficio principale della sicurezza del Reich (RSHA).[10] Dopo l'inizio della guerra, gli uffici rimasero in essere e continuarono a favorire l'emigrazione, almeno durante il primo anno di guerra, prima di cambiare funzione e organizzare quasi esclusivamente la deportazione nei campi di sterminio.[11] Gli uffici centrali per l'emigrazione precisarono che l'Associazione degli ebrei del Reich in Germania, nel frattempo costretta a collaborare con le comunità religiose ad essa subordinate, dovette redigere gli elenchi ed aiutare la deportazione.[12]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Stenografische Niederschrift der Besprechung der Judenfrage bei Göring am 12. November 1938. In: IMT, ISBN 3-7735-2522-2, Band 28, Dokument 1816-PS, S. 532 f / Dokument 2/146. In: Susanne Heim (Bearb.): Die Verfolgung und Ermordung der europäischen Juden durch das nationalsozialistische Deutschland 1933–1945 (Quellensammlung) Band 2: Deutsches Reich 1938 – August 1939. München 2009, ISBN 978-3-486-58523-0, S. 408–437.
- ^ als Dokument abgedruckt bei: Helmut Krausnick: Judenverfolgung In: Anatomie des SS-Staates. dtv, München 1967, Band 2, S. 282 f.
- ^ Schreiben Heydrichs vom 30. Januar 1939 / Ausfertigung für das AA. (PDF), su ghwk.de.
- ^ Salomon Adler-Rudel, Jüdische Selbsthilfe unter dem Naziregime 1933–1939. Im Spiegel der Berichte der Reichsvertretung der Juden in Deutschland, p. 112, ISBN 978-3-16-835232-7.
- ^ Heinz Boberach (a cura di), Meldungen aus dem Reich, 1938-1945: Die geheimen Lageberichte des Sicherheitsdienstes der SS, Herrsching, 1984, p. 222 f, ISBN 3-88199-158-1.
- ^ Magnus Brechtken, „Madagaskar für die Juden“, München, 1997, p. 212, ISBN 3-486-56240-1.
- ^ Uwe Dietrich Adam, Judenpolitik im Dritten Reich, Düsseldorf, 2003, p. 161, ISBN 3-7700-4063-5.
- ^ 22. Juli 1939. Befehl des Reichsprotektors v. Neurath, Mitteilung in der Prager Tageszeitung Der neue Tag.
- ^ Justiz und NS-Verbrechen – Band XXV, Laufende Nr. 645, su www1.jur.uva.nl. URL consultato il 31 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2006).
- ^ Wolfgang Benz (a cura di), Enzyklopädie des Nationalsozialismus, München, p. 700, ISBN 3-423-33007-4.
- ^ Raul Hilberg, Die Vernichtung der europäischen Juden, Frankfurt am Main, 1990, p. 415, ISBN 3-596-24417-X.
- ^ Raul Hilberg, Die Vernichtung der europäischen Juden, Frankfurt am Main, 1990, p. 452, ISBN 3-596-24417-X.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gabriele Anderl, Dirk Rupnow e Alexandra-Eileen Wenck, Die Zentralstelle für jüdische Auswanderung als Beraubungsinstitution, München, Oldenbourg, 2004, ISBN 3-486-56784-5.
- Theodor Venus e Alexandra-Eileen Wenck, Die Entziehung jüdischen Vermögens im Rahmen der Aktion Gildemeester: Eine empirische Studie über Organisation, Form und Wandel von „Arisierung“ und jüdischer Auswanderung in Österreich 1938–1941, München, Oldenbourg, 2004, ISBN 3-486-56785-3.
- Jaroslava Milotová, Die Zentralstelle für jüdische Auswanderung in Prag. Genesis und Tätigkeit bis zum Anfang des Jahres 1940, in Theresienstädter Studien und Dokumente, 1997.
- Anna Hájková, The Making of a Zentralstelle: Die Eichmann-Männer in Amsterdam, in Theresienstädter Studien und Dokumente, 2003. URL consultato il 27 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2016).
- David Koser, Reichszentrale für jüdische Auswanderung (PDF), in Hauptstadt des Holocaust. Orte nationalsozialistischer Rassenpolitik in Berlin, Berlino, Stadtagentur, 2009, ISBN 978-3-9813154-0-0. URL consultato il 27 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2012).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Schreiben Heydrichs vom 30. Januar 1939 an das AA (PDF), su ghwk.de.
- Mike Zuchet: Die Reichszentrale für jüdische Auswanderung, su zukunft-braucht-erinnerung.de, 15 settembre 2004.
- Über das Rublee-Wohlthat-Abkommen, su fonjallaz.net. URL consultato il 27 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2012).