San Censurio | |
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Vescovo di Auxerre | |
Morte | Auxerre, 10 giugno V secolo |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | pre canonizzazione |
Ricorrenza | 10 giugno |
Censurio (... – Auxerre, 10 giugno V secolo) è stato vescovo di Auxerre nella seconda metà del V secolo. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Della diocesi di Auxerre esistono le Gesta pontificum Autissiodorensium, opera composta nel IX secolo sullo stile del Liber pontificalis della Chiesa di Roma, nelle quali Censurio compare al 10º posto[1], tra i vescovi Fraterno e Orso. [2]
Il santo vescovo Censurio fu contemporaneo di Sidonio Apollinare, vescovo di Clermont, e di Paziente vescovo di Lione. Il primo gli indirizzò, attorno al 475, una lettera con la quale raccomandava a Censurio un diacono della sua Chiesa, che si era rifugiato a Auxerre per sfuggire ai Goti. Paziente di Lione fece costruire e consacrò la chiesa in onore di san Germano, predecessore di Censurio sulla cattedra di Auxerre. Censurio inoltre chiese a Paziente di far scrivere al diacono Costanzo la vita di San Germano; e ricevette per primo la bozza dell'opera da far pubblicare, con una lettera di accompagnamento scritta da Costanzo.[3]
Secondo il racconto delle Gesta, Censurio governò la Chiesa di Auxerre per 38 anni, 3 mesi e 6 giorni; morì all'età di 78 anni, il 10 giugno di un anno sconosciuto[4]; e fu sepolto nella chiesa di Saint-Germain d'Auxerre.[5] Il 10 giugno è anche il giorno in cui è ricordato nel martirologio geronimiano.[6]
L'odierno Martirologio Romano, riformato a norma dei decreti del concilio Vaticano II, ricorda il santo vescovo con queste parole:[7]
«Ad Auxerre nella Gallia lugdunense, in Francia, san Censurio, vescovo.»
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Secondo Duchesne, Censurio fu in realtà il 9º vescovo della diocesi, in quanto l'autore delle Gesta avrebbe raddoppiato il nome del vescovo Valeriano, collocando al 3º posto un vescovo di nome Valerio, che è da identificare con il suo quasi omonimo, che occupa il 4º posto del catalogo episcopale.
- ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, pp. 432-433, 436 e 437-438.
- ^ Lebeuf, Mémoire concernant l'histoire ecclésiastique et civile d’Auxerre et de son ancien diocèse, vol. I, pp. 112-113. Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 445.
- ^ Gli autori pongono la sua morte nel 500 o nel 502 (Codaghengo, van Doren, Lebeuf).
- ^ Picard, Espace urbain et sépultures épiscopales à Auxerre, p. 211.
- ^ (LA) Giovanni Battista de Rossi e Louis Duchesne, Martyrologium Hieronymianum, in Acta Sanctorum Novembris, II (1894), pp. [77].
- ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 461.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) De Sancto Censurio episcopo Autissiodori in Gallia, in Acta Sanctorum Iunii, vol. II, Parigi-Roma 1867, pp. 274-275
- (LA) Gesta pontificum Autissiodorensium, in Louis-Maximilien Duru, Bibliothèque historique de l'Yonne, vol. I, Auxerre 1850, p. 322
- (FR) Jean Lebeuf, Mémoire concernant l'histoire ecclésiastique et civile d'Auxerre et de son ancien diocèse, continués par M. Challe et M. Quantin, vol. I, Auxerre 1848, pp. 112-114
- (FR) Louis Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, Paris 1910, pp. 430-445
- (FR) R. van Doren, Censure, in «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol XII, col. 144
- Alfonso Codaghengo, Censurio, vescovo di Auxerre, santo, in «Bibliotheca Sanctorum», vol. III, coll. 1124-1125
- (FR) Jean-Charles Picard, Espace urbain et sépultures épiscopales à Auxerre, in «Revue d'histoire de l'Église de France, LXII, 1976, p. 205-220
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Censurio di Auxerre, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.