Cattedrale di Changchung | |
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Facciata della cattedrale | |
Stato | Corea del Nord |
Località | Pyongyang |
Coordinate | 39°00′25″N 125°46′40″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Pyongyang |
La cattedrale di Changchung è la cattedrale nominale del vescovo cattolico di Pyongyang, è situata nel quartiere Changchung di Songyo-guyok, Pyongyang. È uno dei soli quattro luoghi di culto cristiani ufficiali a Pyongyang ed opera sotto l'Associazione cattolica coreana.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Prima della divisione della Corea, Pyongyang era la città con il maggior numero di cristiani in Corea, ed era conosciuta come la "Gerusalemme coreana".[2] Nel 1945, quasi 1/6 dei suoi cittadini erano cristiani, pertanto Pyongyang divenne sede dell'unica diocesi della Corea del Nord.
A seguito della divisione della Corea, nonostante la creazione della diocesi, il governo comunista di Kim Il-sung perseguitò i cristiani in quanto considerati "collaboratori e spie imperialiste"; persino il famoso nazionalista cristiano Cho Man-sik, inizialmente più influente di Kim, fu arrestato e fucilato. Gran parte della comunità cattolica è stata uccisa o imprigionata, alcuni sono riusciti a fuggire a sud.
La cattedrale originale, costruita in mattoni rossi alla fine del XIX secolo, fu distrutta nella guerra di Corea dalle forze americane. Nel 1949 l'ultimo vescovo formale di Pyongyang, Francis Hong Yong-ho, viene imprigionato dal governo comunista; di lui non si seppe più niente.
Nel 1988 venne costruita una nuova cattedrale a East Pyongyang. Allo stesso tempo, due chiese "protestanti" non nominative furono aperte nel tentativo del governo di mostrare la libertà religiosa.[3]
Operatività
[modifica | modifica wikitesto]La cattedrale è gestita dall'Associazione cattolica coreana e non è affiliata alla Santa Sede.[1][4] A causa delle scarse relazioni con la Santa Sede, la cattedrale non ha attualmente alcun vescovo né sacerdote ordinato.[2][3] Neanche un prete residente. Le messe sono officiate dal clero straniero.
C'è una fabbrica di noodle associata alla chiesa che riceve sostegno finanziario dall'arcidiocesi cattolica romana di Seoul e dai coreani cattolici negli Stati Uniti.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Justin Corfield, Historical Dictionary of Pyongyang, Anthem Press, 2014, p. 38, ISBN 978-1-78308-341-1.
- ^ a b http://www.foxnews.com/world/2014/08/15/while-pope-visits-south-north-korea-quiet-catholics-cut-off-from-vatican/
- ^ a b https://philosophynow.org/issues/78/New_Atheists_and_Old_Atheists
- ^ Colin Zwirko, NK News, 9 October 2018, https://www.nknews.org/2018/10/kim-jong-un-says-pope-welcome-to-visit-pyongyang-blue-house/ . URL consultato il 9 October 2018.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Aidan Foster-Carter, Pyongyang Watch: Some of that old-time religion, Asia Times, 23 dicembre 2000. URL consultato il 29 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2009).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cattedrale di Changchung