Castello dell'Asinara | |
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Ubicazione | |
Stato attuale | Italia |
Regione | Sardegna |
Città | Porto Torres |
Coordinate | 40°59′59.54″N 8°14′05.96″E |
Informazioni generali | |
Tipo | castello |
Materiale | Granito |
Primo proprietario | discusso fra i Malaspina, i Doria o i signori di Osilo e di Bosa |
Condizione attuale | Rudere |
Proprietario attuale | Parco nazionale dell'Asinara |
Visitabile | Sì |
Informazioni militari | |
Comandanti storici | Khayr al-Din Barbarossa |
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Il castello dell'Asinara, noto anche col nome di Castellaccio, è un edificio fortificato medievale situato nell'isola dell'Asinara, in territorio di Porto Torres.[1] Ubicato sul massiccio granitico di punta Maestra di Fornelli, dalla sua posizione a quota 215 metri si domina gran parte del golfo dell'Asinara.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Non è chiara l'origine del fortilizio ma sembrerebbe plausibile che possa essere opera della casata dei Malaspina, marchesi di Lunigiana, che per un certo periodo si stabilirono sull'isola. La posizione del castello, sito nella parte dell'isola prossima alla terraferma, garantiva il controllo degli stretti passaggi di Fornelli e della Pelosa.[2]
Il castello venne costruito utilizzando blocchi di granito ricavati in loco e sistemati con la modalità "faccia a vista", fornendo un certo grado di mimetizzazione con l'ambiente roccioso circostante. All'attualità risulta ridotto quasi allo stato di rudere e non resta che una parte delle mura, dalle quali comunque è possibile distinguere i diversi ambienti interni. Una guardiola e la cisterna dell'acqua sono tuttora presenti.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CASTELACCIO - ASINARA | I Luoghi del Cuore - FAI, su www.fondoambiente.it. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- ^ SardegnaCoste - Patrimonio Conservatoria - Torri costiere - Fortezza Castellaccio | Asinara, Porto Torres, su www.sardegnaambiente.it. URL consultato il 12 ottobre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alto Medioevo: Le incursioni dei mori, su parcoasinara.org. URL consultato il 31 agosto 2017.