Lo stormo aereo imbarcato (in inglese: Carrier Air Wing, abbreviato CVW) è l'organizzazione operativa dell'aviazione navale statunitense. Esso è composto da diverse squadriglie di aeromobili (Squadron – Sqn.) e distaccamenti (Air Detachment – Det.) di vari tipi di velivoli ad ala fissa, ad ala rotante e APR.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fino al 1963 lo stormo aereo imbarcato era conosciuto come gruppo aereo imbarcato[1] (Carrier Air Groups; abbreviato: CVG). Gli stormi aerei imbarcati sono quelli che l’USAF chiamerebbe stormi "compositi" e non vanno confusi con quelli della US Navy suddivisi per tipologia (come Strike Fighter Wing Atlantic), che sono principalmente comandi amministrativi e di addestramento composti da squadriglie dello stesso tipo di aeromobili basati a terra quando non schierati a bordo.
Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Nella U.S. Navy
[modifica | modifica wikitesto]Organizzati, equipaggiati e addestrati per condurre moderne operazioni aeree dalle portaerei della US Navy, durante il loro imbarco a bordo, le varie squadriglie dello stormo svolgono missioni differenti ma complementari (e talvolta sovrapposte) fornendo la maggior parte della potenza d'attacco e delle capacità di guerra elettronica del gruppo di battaglia della portaerei (CVBG). Nonostante il termine CVBG sia ancora utilizzato da altre nazioni, nel gergo statunitense (e anche britannico) il CVBG è ora noto come gruppo d'attacco della portaerei (Carrier Strike Group – CSG).
Nei marine
[modifica | modifica wikitesto]L'organizzazione a livello di comando equivalente a un CVW del Corpo dei Marine degli Stati Uniti è il gruppo aereo dei marine (Marine Aircraft Group – MAG). Tuttavia, i MAG sono basati a terra (con capacità in mare) e possono contenere qualsiasi combinazione di squadriglie di aerei e unità di supporto dell'aviazione.
Gli stormi aerei imbarcati attivi oggi
[modifica | modifica wikitesto]Nel codice dipinto sulla coda, gli stormi della flotta atlantica portano una "A" come prima lettera identificativa, mentre quelle della flotta del Pacifico hanno una "N". La "A" o la "N" è seguita da una lettera che identifica in modo univoco lo stormo di appartenenza (ad esempio, gli aerei del CVW-1, parte della flotta atlantica, come codice di coda hanno "AB").[2][3]
Stormo | Distintivo | Codice | Portaerei assegnata | Base |
---|---|---|---|---|
CVW-1 | AB | USS Harry S. Truman | NAS Oceana | |
CVW-2 | NE | USS Carl Vinson | NAS Lemoore | |
CVW-3 | AC | USS Dwight D. Eisenhower | NAS Oceana | |
CVW-5 | NF | USS Ronald Reagan | NAS Lemoore | |
CVW-7 | AG | USS George H.W. Bush | NAS Oceana | |
CVW-8 | AJ | USS Gerald R. Ford | ||
CVW-9 | NG | USS Abraham Lincoln | MCAS Iwakuni | |
CVW-11 | NH | USS Theodore Roosevelt | NAS Lemoore | |
CVW-17 | NA | USS Nimitz |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nell'organica dell'Aviazione Navale italiana è al plurale e cioè: "Gruppo aerei imbarcati (GRUPAER), esattamente come il Gruppo elicotteri (GRUPELICOT).
- ^ (EN) Visual Identification System for Naval Aircraft (Tail Codes) (PDF), su history.navy.mil. URL consultato il 21 giugno 2022 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2001).
- ^ "Zero to Full Speed". Carrier Air Wing 5, George Washington Completes Carrier Qualifications, story number: NNS150524-12 by Mass Communication Specialist 2nd Class Paolo Bayas, release date: 24 May 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Riccardo Busetto, Il dizionario militare: dizionario enciclopedico del lessico militare, Bologna, Zanichelli, 2004, ISBN 978-88-080-8937-3.
- Rene Francillion: US Navy Carrier Air Groups: Pacific 1941–1945. (Osprey Airwar 16). Osprey, London 1978, ISBN 0-85045-291-0.
- Bert Kinzey; Ray Leader: Colors and Markings of U.S. Navy and USMC CAG Aircraft. Part 1: Fighters! F-8 Crusader, F-4 Phantom, F-14 Tomcat" (Colors and Markings, Bd. 10). Airlife Publishing, Shrewsbury 1988, ISBN 1-85310-602-X.
- Bert Kinzey; Ray Leader: Colors and Markings of U.S. Navy CAG Aircraft. Part 2: Attack Aircraft. A-6 Intruder, A-7 Corsair" (Colors and Markings, Bd. 16). Airlife Publishing, Shrewsbury 1990, ISBN 1-85310-623-2.