È nato a Priverno. Nel 1974, si è laureato, con 110 e lode, in Sociologia all'Università degli Studi di Trento. Vive a Roma e ha tre figli.
Ha collaborato con Il Messaggero, Affari & Finanza, riviste nautiche ed economiche.
Come indipendente, è stato capogruppo della maggioranza del Consiglio comunale di Ventotene dal 1988 al 1992.
Ha svolto attività di ricerca per il Cref, l'Ires, l'Università di Brema, l'Unione europea, il Cnel.
È giornalista de la Repubblica, dove è stato nel Comitato di Redazione dal 1999 al 2005.
Si occupato di cronaca e ha firmato inchieste su affari, politica, legalità, sanità e sprechi amministrativi e politici.
Per le inchieste giornalistiche sulla sanità nazionale e del Lazio, nel 2007 è stato insignito, con Marino Bisso, del premio giornalistico “Cronista dell’anno"[1][2][3].
Nel 2013, ha vinto il premio giornalistico Argil "per la cronaca"[4].
È stato docente nel CentroLab, in varie università e per l'Ordine nazionale dei giornalisti.
È consigliere dell'Ordine dei giornalisti del Lazio, con delega alla formazione professionale dal 2013.
È tra i fondatori, con Marino Bisso, della 'ReteNoBavaglio - PRESSing liberi di essere informati', rete di giornalisti, freelance, operatori dell’informazione, uffici stampa, video-foto reporter, blogger, attivisti per i diritti e battaglie civili per la libertà e il diritto dei cittadini di essere informati.
È autore di diversi saggi di economia, sociologia e varia umanità. Ha scritto: con Raimondo Ortu, L’innovazione dimezzata (1988); Le isole ponziane (1998); con Fausto Raso, Giornalismo errori e orrori (2002); con Giovanni Maria De Rossi, La patella e lo scoglio (2009); Gli esami finiscono, eccome (2015)[5][6]; con Maria Belli, Maladolescenza (2020).
Tra le più note quelle su Lady Asl, lo scandalo nella sanità laziale, nel 2004, con oltre 100 arresti e più di 82 milioni di euro sottratti alla Servizio Sanitario Regionale[7][8][9], lo scandalo e le insidie delle gallerie ipogee del Policlinico Umberto I
[10][11], quello degli Angelucci, re delle cliniche private accreditate[12], "Concorsopoli" alla Sapienza[13], sulla morte di Stefano Cucchi[14][15]. Da segnalare le inchieste sulla sanità d'eccellenza nel Lazio[7][8][9][10][11][12].
Carlo Picozza con altri giornalisti e giuristi al convegno #LIBERI DI ESSERE INFORMATI - Genova, 16 Giugno 2016 Nel 2007, con Marino Bisso, è stato insignito del riconoscimento speciale del Presidente della Camera, del premio giornalistico di “Cronista dell’anno"[1][2][3].
Nel 2013, ha ricevuto il premio giornalistico Argil[4].