Carlo Baravalle (Volpedo, 21 gennaio 1888 – Torino, 15 dicembre 1958) è stato un avvocato, fotografo, botanico e politico italiano, amministratore del Comune di Volpedo, floricoltore e frutticoltore in Val Curone e Val Grue.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Volpedo nel 1888, studiò legge, laureandosi nel 1910,[2] e divenne avvocato penalista iscrivendosi all'ordine degli avvocati di Torino il 5 gennaio 1920.[3]
Nel 1921 fonda insieme a Stefano Bricarelli e Achille Bologna il Gruppo piemontese per la fotografia artistica e con gli stessi, nel 1924, acquista “Il corriere fotografico”, spostandone la sede da Milano a Torino.[4][5]
Come il padre Giovanni, considerato il precursore della coltivazione intensiva e moderna della frutta in Val Curone e Val Grue, si occupò di floricoltura e frutticoltura.[6]
Tra il 1914 e il 1920 fu sindaco di Volpedo, ma dal 1916 al 1919 fu volontario nella prima guerra mondiale, da cui tornò con il grado di tenente e la croce al merito di guerra. Tornerà a capo del comune come podestà dal 1935 al 1943[7] dove, subito nel primo anno di mandato, istituì il mercato all'ingrosso del paese con l'intento di offrire ai piccoli produttori locali un punto di vendita che permettesse loro di avere maggior potere contrattuale nei confronti di mediatori e commercianti.[8]
Negli anni cinquanta del 1900 divenne socio dell'Accademia di Agricoltura di Torino alla cui biblioteca donò circa 2 000 volumi riguardanti il giardinaggio e la botanica, oltre ad alcuni manuali pratici di agricoltura, frutticoltura, viticoltura e allevamento[9].
Una lapide sulla casa natale in Piazza Libertà a Volpedo lo ricorda.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Improvvisa morte dell'avv. Baravalle, in Il Popolo Dertonino, n. 50, 18 dicembre 1958, p. 4.
- ^ Carlo Baravalle, su www.asut.unito.it. URL consultato il 19 luglio 2023.
- ^ Consiglio Nazionale Forense, su consiglionazionaleforense.it. URL consultato il 20 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2007).
- ^ Italo Zannier, Monica Maffioli e Angelo Maggi, Pittorialismo e cento anni di fotografia pittorica in Italia, Fratelli Alinari, 2004, p. 11.
- ^ Giorgio Tani, FIAF - 60 ANNI DI STORIA DELLA FOTOGRAFIA AMATORIALE ITALIANA (PDF), su ideavisiva.it.
- ^ Giovanni Dalmasso, Volpedo nuovo orto delle Esperidi, in Humus, n. 12, 1946.
- ^ Maura Cassanini, Ettore Cau, Pierluigi Pernigotti e Vincenzo Tosonotti (a cura di), La memoria nelle immagini - Cent'anni di Volpedo, Volpedo, 1994.
- ^ LA PESCA DI VOLPEDO, su volpedofrutta.com. URL consultato il 5 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2022).
- ^ Lasciti - Biblioteca, su accademiadiagricoltura.it. URL consultato il 5 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Dalmasso, Volpedo nuovo orto delle Esperidi, HUMUS, n. 12, 1946.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Biblioteca dell'Accademia di Agricoltura di Torino, su web.tiscali.it.
- Fondazione Fratelli Alinari (a cura di), Foto scattate da Carlo Baravalle, su www.alinari.it. URL consultato il 19 luglio 2023.