Prezzo in Italia: al debutto nel gennaio 1940, Lire 26.500; due mesi dopo (marzo 1940) aumenta a Lire 28.500
Tassa di circolazione: potenza fiscale in Italia CV 12; bollo di circolazione, nel dopoguerra: nel 1948=Lire 4.200, nel 1949=Lire 9.000, nel 1952=Lire 12.000, nel 1955=Lire 18.000
Unità prodotte: 2.992.
Nel novembre 1939, l'Ardea viene “presentata”, in anteprima, al capo del governo italiano, Benito Mussolini.
La versione di pre-serie differisce da quella che di lì a poco verrà immessa sul mercato in pochissimi particolari secondari: coppe delle ruote cromate, cerchi ruota con 14 fori, invece dei 12 della versione definitiva, grigliatura parafango meno lunga e supporto luci di arresto posteriori di dimensioni inferiori.
Il montaggio del primo esemplare, su scocca ultimata il 30 novembre 1939, inizia il 1º dicembre 1939, ma la prima Ardea, numero di telaio 250-1001, lascia la fabbrica per il collaudo il 14 dicembre 1939. Nel dicembre 1939 vengono costruiti e ultimati cinque esemplari, mentre le vendite iniziano nel gennaio 1940. Questa prima serie Ardea viene costruita, senza modifiche di rilievo, fino al 9 ottobre 1941, quando lascerà il posto alla nuova serie.
Caratteristiche tecniche - Lancia Ardea prima serie berlina
Configurazione
Carrozzeria: berlina 4 porte; vano bagagli non accessibile dall'esterno; lunotto posteriore di piccole dimensioni e diviso in due parti; nervatura centrale a cresta lungo il tetto e il cofano motore
Carreggiate: anteriore 1.162 - posteriore 1.180 mm
Altezza minima da terra: 170 mm
Posti totali: 4
Bagagliaio:
Serbatoio: capacità litri 30, di cui circa 3-3,5 di riserva (apertura riserva mediante rubinetto sotto il cruscotto); filtro a campana in vetro posto all'uscita
Masse
a vuoto: 780 kg / in ordine di marcia: (con 4 persone + 40–50 kg di bagaglio) 1.100 kg
Meccanica
Tipo motore: tipo "100”, 4 cilindri a V (19°54'), monoblocco con blocco cilindri in ghisa speciale a pareti sottili, canne cilindri riportate in ghisa e intercambiabili; testa cilindri in ghisa; camere di scoppio emisferiche, candele disposte ai lati della testa; albero motore in acciaio temperato, contrappesato, su 3 supporti; pistoni in lega d'alluminio; bielle in duralluminio (Duralite); cuscinetti di banco e della testa di biella guarniti di antifrizione; il motore, il cui peso è di circa 80 kg è supportato da due “zampe” che poggiano su blocchi di gomma montati all'estremità di corte molle a lame, di sbalzo. Rapporto di compressione: 6,00:1. Raffreddamento ad acqua, a circolazione forzata con pompa centrifuga (azionata dall'albero della dinamo, al quale è collegata tramite un giunto); raffreddamento regolato da una valvola a farfalla comandata da una spirale bimetallica che chiude il passaggio dell'acqua dalla testa al radiatore a motore freddo, per accelerare in tal modo il riscaldamento del motore; la temperatura dell'acqua è controllata anche mediante un dispositivo a persiane mobili, comandato a mano; radiatore a tubi ed alette; capacità circuito (radiatore e motore) litri 6,0; ventilatore a due pale, ausiliario. Albero di trasmissione tubolare con due giunti snodati ed elastici ad incastri cilindrici all'interno di boccole in gomma
Distribuzione: mediante un asse a camme in testa, centrale, supportato in tre punti e comandato da una catena a doppia fila di rulli con tenditore automatico idraulico; l'albero aziona le valvole (che risultano inclinate rispetto all'asse dei cilindri) tramite otto aste molto corte e bilancieri; le valvole in testa, inclinate (inclinazione di 27°30' rispetto alla verticale; dati della distribuzione:aspirazione: apertura al P.M.S., chiusura 50° dopo il P.M.I.; scarico: apertura 40° prima del PMI e chiusura 10° dopo PMS; gioco valvole 0,45mm-gioco tra bilancieri e valvole (a motore freddo) 0,30 mm.
Alimentazione: a gravità; carburatore invertito Zenith 30 VIML con diffusore 21 mm, getto principale 0,85 mm, getto compensatore 0,60 mm, getto del minimo 0,65 mm, getto dispositivo d'avviamento 1,10 mm, valvola dispositivo d'avviamento 3,5 mm
Accensione: a spinterogenoMarelli S33 (secondo alcune fonti: Marelli S47A a 6 volt); anticipo fisso 8°, anticipo automatico 28°, anticipo totale 36°; ordine d'accensione: 2-1-3-4; Candele da 14mm Marelli MW 145T 7; bobina Marelli B5; gioco tra le punte delle candele 0,6-0,7mm, gioco tra le punte del ruttore 0,3-0,4mm- Diametro e passo delle candele: 14x1,25 mm.
Impianto elettrico: a 6 Volt; batteria Marelli da 60 Ah (dimensioni cm 19,5x17,5x23,5); dinamo Marelli MRED 90/6-2000 R6 comandata dalla cinghia che aziona il ventilatore a quattro poli, da 90 Watt, munita di regolatore di tensione; quadretto distribuzione: Marelli Q111; motorino avviamento Marelli MCD 0,3/6-R4; clacson: tromba elettroacustica Marelli T27; tergicristallo: Marelli Tg100
Frizione: monodisco a secco (corsa del pedale 15–20 mm)
Cambio: in blocco col motore, a 4 rapporti + retromarcia, con ingranaggi della II e della III marcia sempre in presa, a dentature elicoidali ed accoppiamenti a manicotti dentati (denti lunghi e corti, alternati) ; II, III e IV silenziose; rapporti: I=3,90:1;II=2,215:1;III=1,43:1;IV=1:1; RM=3,90:1; leva di comando centrale; capacità olio scatola cambio litri 1. Rapporto finale di riduzione, con coppia conica ipoidale Gleason Hypoid 8/39 (4,875:1); capacità olio gruppo differenziale lt 1,6
anteriori: a ruote indipendenti, assale forgiato, foderi telescopici a cannocchiale (sistema Lancia) con molle ad elica cilindriche ed ammortizzatori idraulici / posteriori: ad assale rigido, con balestre longitudinali imperniate anteriormente su silentblocs ed a tergo collegate alla scocca con staffe montate su rullini; ammortizzatori a frizione, a leva (secondo alcune fonti gli ammortizzatori sono idraulici, a leva)
anteriori: a tamburo / posteriori: a tamburo, freno d'esercizio idraulico (Lockheed) a pedale agente sulle 4 ruote con ganasce ad espansione; freno a mano, meccanico, agente sui tamburi delle ruote posteriori
misure 145x400 (4.00x15 o anche 5.00x15 per l'esportazione) con pressioni gonfiaggio di 1,30-1,40 kg/cm2 / Cerchi: in lamiera stampata, traforate; cerchio da 145 x 400 (4.00x15 per esportazione)
Prestazioni dichiarate
Velocità: velocità massime (Kmh) nelle varie marce: I=27 km/h; II=47 km/h; III= 73 km/h; IV=oltre 105 km/h
Accelerazione:
Consumi
circa 7,5-8,0 litri ogni 100 km; consumo olio dichiarato gr 800-1000 ogni 1.000 km
Altro
Lubrificazione
forzata, con pompa ad ingranaggi comandata dall'albero motore mediante vite e ruota elicoidale; filtro a lamelle (con pulizia automatica ad ogni avviamento del motore), incorporato in posizione orizzontale nel blocco cilindri; capacità coppa dell'olio Kg 3
Prezzo in Italia: nel settembre 1943: Lire 41.000, nel novembre 1945: Lire 325.000, nel marzo 1946: Lire 480.000, nel novembre 1947: Lire 1.260.000
Tassa di circolazione: potenza fiscale in Italia CV 12; bollo di circolazione, nel dopoguerra: nel 1948=Lire 4.200, nel 1949=Lire 9.000, nel 1952=Lire 12.000, nel 1955=Lire 18.000
Unità prodotte: 4438
Malgrado l'infuriare del conflitto mondiale, dal 10 ottobre1941 iniziano a uscire dalla fabbrica le Ardea di una nuova serie (la seconda), che si distingue dalla versione iniziale esclusivamente per una modifica riguardante lo sportello del bagagliaio. Nella prima serie, infatti, i bagagli dovevano essere sistemati accedendo dall'abitacolo e il piccolo portello di coda serviva unicamente per estrarre la ruota di scorta: in questa nuova Ardea, invece, il portello è di maggiori dimensioni (simile dunque a quello della Aprilia) e da esso si può accedere tanto alla ruota di scorta quanto al vano bagagli.
La produzione di Ardea, praticamente sospesa nel'44-'45, riprende con una certa regolarità il 13 febbraio1946. Più o meno da quel giorno (e comunque a partire dal telaio 250-4848) l'impianto frenante, che finora era della Lockheed, viene sostituito con il Sabif. Nel gennaio 1948, dalla vettura con telaio 250-6925, venne modificato il serbatoio di alimentazione della sospensione anteriore.
Dalla vettura con telaio 250-7130 (24 gennaio 1948) si registrano invece variazioni più sostanziali (al punto che, secondo taluni, la seconda serie inizierebbe proprio dalla 250-7130): il motore, che assume la sigla 100 A, ha una testata modificata e una leggera diminuzione del valore del rapporto di compressione (da 6,00:1 a 5,80:1), il carburatore Zenith è leggermente diverso ed assume ora la denominazione 30 VIML3. La tensione dell'impianto elettrico viene portata da 6 a 12 Volt, e di conseguenza variano le componenti elettriche (la batteria passa da 60 a 38 Ah, lo spinterogeno è ora un Marelli S47A-12 volt mentre la dinamo Marelli da 90 Watt è a sua volta nuova e ha la denominazione DN12A – 90/12 – 2000 D). Al retrotreno vengono sostituiti gli ammortizzatori a frizione con quelli Houdaille idraulici.
Caratteristiche tecniche - Caratteristiche tecniche Lancia Ardea seconda serie berlina
Alimentazione: a gravità; a carburatore invertito Zenith 30 VIML 3; diffusore 21 mm, getto principale 0,85 mm, getto compensatore 0,60 mm, getto del minimo 0,60 mm, getto dispositivo d'avviamento 0,90 mm, valvola del dispositivo d'avviamento 3,5 mm
Accensione: a spinterogeno Marelli S47A-12 volt; anticipo fisso 8°, anticipo automatico 28°, anticipo totale 36°; ordine d'accensione: 2-1-3-4; candele da 14mm Marelli MW 145T 7; Bobina Marelli B5; gioco tra le punte delle candele 0,6-0,7 mm, gioco tra le punte del ruttore 0,3-0,4 mm- Diametro e passo delle candele: 14x1,25 mm
Impianto elettrico: a 12 Volt; batteria Marelli da 38 Ah (dimensioni cm 23x17x20); dinamo (comandata dalla cinghia che aziona il ventilatore) a quattro poli, da 90 Watt, munita di regolatore di tensione Marelli DN 12 A-90/12-2000 D; quadretto distribuzione: Marelli Q113M; motorino avviamento: Marelli MT24A-0,5/12D8; clacson: avvisatore elettroacustico Marelli T28; tergicristallo: Marelli Tg 232L-46-12V; fanaleria: lampade proiettori luce di posizione 5/3 Watt-lampade proiettori abbaglianti e anabbaglianti 35/35 Watt- lampadine indicatori di direzione 3 Watt-lampadina spia sul cruscotto degli indicatori di direzione 1,2 Watt- lampadina illuminazione targa 5 Watt-lampadine segnale d'arresto 5/3 Watt- lampadine illuminazione strumentazione 1,5 Watt-lampadina illuminazione interna vettura 5/3 Watt.
anteriori: a ruote indipendenti / posteriori: ad assale rigido, con balestre longitudinali imperniate anteriormente su silentblocs ed a tergo collegate alla scocca con staffe montate su rullini; ammortizzatori Houdaille (idraulici)
anteriori: a tamburo / posteriori: a tamburo, freno d'esercizio idraulico (Lockheed fino al telaio 250-4847, SABIF dal febbraio 1946, cioè dal telaio 250-4848) a pedale agente sulle 4 ruote, con ganasce ad espansione; freno a mano, meccanico, agente sui tamburi delle ruote posteriori
Altro
Note
vengono inserite solamente le caratteristiche variate rispetto al modello precedente, differenze in atto dal telaio 250-7130
Prezzo in Italia; nel dicembre 1948: Lire 1.260.000
Prezzo in Svizzera;nel marzo 1949: Franchi svizzeri 12.500
Tassa di circolazione: potenza fiscale in Italia CV 12; bollo di circolazione, nel dopoguerra: nel 1949=Lire 9.000, nel 1952=Lire 12.000, nel 1955=Lire 18.000
La vera novità è data dalla adozione del cambio di velocità a 5 rapporti, in cui la quinta marcia è surmoltiplicata. Costruttivamente, gli ingranaggi della quinta marcia sono sistemati a tergo del normale cambio precedente. Contemporaneamente all'adozione del nuovo cambio, viene ridotto il rapporto finale di riduzione al ponte, che è ora di 5,10:1 (10/51) contro il precedente 4,875:1 (8/39).
Il ponte posteriore subisce altre modifiche: supporto differenziale rinforzato, aumento del diametro della corona ipoide, nuovo sistema di montaggio dell'alberino pignone. Altri perfezionamenti tecnici riguardano le sospensioni anteriori, quelle posteriori (adottati ammortizzatori Sabif in luogo degli Houdaille) e lo sterzo (ridisegnato il gruppo a vite).
Altre variazioni minori riguardano qualche miglioria al propulsore (tra cui la maggiorazione del diametro dei perni di manovella e l'adozione di bielle in acciaio speciale stampato invece che in duralluminio) l'ampliamento del lunotto e l'abolizione della “costola” centrale “a cresta” che esisteva sul tetto e sul coperchio del bagagliaio. Si riscontra anche una lievissima modifica alle frecce direzionali a bacchetta, che ora sono in inox (non più in tinta con la carrozzeria) e sono di foggia leggermente diversa.
Caratteristiche tecniche - Lancia Ardea terza serie berlina
Configurazione
Carrozzeria: berlina 4 porte, bagagliaio accessibile dall'esterno; lunotto posteriore ampliato (e unico, non più suddiviso in due parti); assenza della nervatura centrale a cresta lungo il tetto e il cofano
Potenza: 28,8 HP a 4.600 giri/minuto / Coppia: 5,48 mkg a 2350 giri
Frizione: monodisco a secco (corsa del pedale 15–20 mm)
Cambio: in blocco col motore, a 5 rapporti + retromarcia (quinta marcia surmoltiplicata) con ingranaggi della II e della III marcia sempre in presa, a dentature elicoidali ed accoppiamenti a manicotti dentati (denti lunghi e corti, alternati) ; II, III,IV e V silenziose; rapporti: I=3,90:1;II=2,215:1;III=1,43:1;IV=1:1;V=0,895:1; RM=3,90:1; leva di comando centrale; capacità olio scatola cambio litri 1
anteriori: a ruote indipendenti, assale forgiato, foderi telescopici a cannocchiale, sistema Lancia, con molle a elica cilindriche e ammortizzatori idraulici / posteriori: ad assale rigido, con balestre longitudinali imperniate anteriormente su silentblocs e a tergo collegate alla scocca con staffe montate su rullini; ammortizzatori idraulici Sabif
anteriori: a tamburo / posteriori: a tamburo, freno d'esercizio idraulico (SABIF) a pedale agente sulle 4 ruote, con ganasce ad espansione; freno a mano, meccanico, agente sui tamburi delle ruote posteriori
Prestazioni dichiarate
Velocità: massime nelle varie marce: I=27 km/h; II=47 km/h; III=73 km/h;IV=100 km/h;V=oltre 105 km/h
Accelerazione:
Altro
Note
vengono inserite solamente le caratteristiche variate rispetto al modello precedente
Prezzo in Italia: nel novembre 1949 : Lire 1.330.000, nel dicembre 1950: Lire 1.190.000, nel gennaio 1951: Lire 1.327.000, nell'ottobre 1952: Lire 1.331.500
Prezzo in Svizzera: nel marzo 1950: Franchi svizzeri 10.500, nel marzo 1951: Franchi svizzeri 10.500, nel marzo 1952: Franchi svizzeri 11.400
Prezzo in Belgio: nel gennaio 1949: 105.000 Franchi belgi
Tassa di circolazione: potenza fiscale in Italia CV 12; bollo di circolazione, nel dopoguerra: nel 1952=Lire 12.000, nel 1955=Lire 18.000
Unità prodotte: 11700
L'ultima versione della Ardea, la quarta serie, nasce alla metà di novembre del 1949; le modifiche salienti riguardano il propulsore, in cui si registra un incremento di potenza (30 HP contro 28,8) grazie alla nuova testata e al nuovo carburatore, i nuovi paraurti con la costola mediana riportata e l'applicazione di una protezione in gomma (che incrementano di 3 cm la lunghezza della vettura) e alcune migliorie agli interni.
Tra le modifiche introdotte ci sono una nuova testata motore, ora in alluminio (anziché ghisa) con sedi delle valvole riportate in bronzo, un aumento del numero dei dadi cosiddetti “prigionieri” che fissano la testa al gruppo cilindri, le canne cilindri in materiale più poroso (ghisa speciale), le filettature candele più lunghe (montate le Marelli CW 175 F oppure le Champion N8, in luogo delle precedenti Marelli MW 145 T7), un incremento da 5,80:1 a 6,70:1 del rapporto di compressione e un irrigidimento dell'albero motore.
Sono anche stati rinforzati i supporti di banco, modificato il sistema tendicatena dell'albero della distribuzione, migliorati i condotti interni del collettore di aspirazione, nell'impianto di raffreddamento è aumentata la portata della pompa dell'acqua (mediante modifica della girante della pompa stessa) e migliorato il condotto di mandata alla stessa.
Il tubo del silenziatore dello scarico è stato reso più “libero”, sono stati introdotti piccoli miglioramenti al cambio di velocità, modificati i cilindri idraulici e i ceppi dei freni, variato il rapporto finale di riduzione, che passa da 5,1:1 (51/10) a 5,3:1 (53/10).
Le modifiche estetiche hanno riguardato un nuovo volante di guida (color avorio anziché nero), avente la metà superiore libera da razze onde migliorare la visibilità degli strumenti del cruscotto, i pomelli interni di comando del cambio e del posacenere di colore avorio anziché neri, delle coppe ruote di nuovo disegno, una modifica alla tendina della luce posteriore, una nuova gamma colori e nuove tappezzerie (bordo della selleria e maniglie in plastica anziché in tessuto).
La produzione della berlina Ardea cessa alla fine del 1952 (il furgoncino sopravviverà qualche mese ancora), per lasciare il posto alla sua erede, la Appia, che verrà presentata al salone dell'automobile di Torino nell'aprile del 1953.
Caratteristiche tecniche - Lancia Ardea quarta serie berlina
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 3.645 × 1.380 × 1.430
Tipo motore: tipo “100 B”, monoblocco; blocco cilindri in ghisa speciale a pareti sottili, canne cilindri riportate (in ghisa) e intercambiabili; testa cilindri in alluminio; camere di scoppio emisferiche, candele disposte ai lati della testa; albero motore in acciaio temperato, contrappesato, su 3 supporti; pistoni in lega d'alluminio; bielle in acciaio speciale stampato; cuscinetti di banco e della testa di biella guarniti di antifrizione; il motore, il cui peso è di circa 80-85 kg, è supportato da due “zampe” che poggiano su blocchi di gomma montati all'estremità di corte molle a lame, di sbalzo. Rapporto di compressione: 6,70:1
Alimentazione: carburatore invertito Solex 26AIC; dati del carburatore: diffusore 20mm; getto principale 1,05mm; getto emulsionatore 2,30mm; getto del minimo 0,45mm; getto del dispositivo d'avviamento 1,00mm; il dispositivo di avviamento è comandato da una leva posizionata sotto il cruscotto che può assumere tre posizioni: 1. spinta in avanti=marcia normale; 2. tutta tirata all'indietro=avviamento a basse temperature; 3. intermedia= avviamento a temperatura normale
Accensione: a spinterogeno Marelli S47A a 12 Volt; anticipo fisso 8°, anticipo automatico 28°, anticipo totale 36°; ordine d'accensione: 2-1-3-4; candele Marelli CW 175F (oppure Champion NA8); gioco tra le punte delle candele 0,6-0,7 mm, gioco tra le punte del ruttore 0,3-0,4 mm- Diametro e passo delle candele: 14x1,25 mm
Impianto elettrico:
Altro
Pendenze massime superabili
a pieno carico: in prima marcia=25,2%; negli altri rapporti: 14,2% in II, 8,2% in III, 5,1% in IV e 3,0% in V marcia
Note
vengono inserite solamente le caratteristiche variate rispetto al modello precedente
Periodo di produzione: indicativamente, il biennio 1940-1941
Modello tipo 350, autotelaio-pianale per “fuoriserie”
Motore: tipo 100 della versione berlina prima serie
Come da consuetudine, anche nel caso della Ardea la fabbrica torinese ritiene di approntare uno speciale autotelaio a piattaforma (tipo 350) da destinare ai carrozzieri per le versioni fuoriserie. Le ridotte dimensioni e la classe stessa del telaio rendono però il prodotto inidoneo allo scopo, per cui davvero pochissime saranno le Ardea realizzate su questa base meccanica.
Non è neppure certo che i pochi esemplari di Ardea realizzati da Pininfarina (in versione cabriolet) e da Zagato (un esemplare unico del tipo berlinetta panoramica) siano stati costruiti partendo da questo autotelaio; talune fonti ipotizzano infatti che queste creazioni abbiano utilizzato pianali della versione taxi.
Sia il numero di esemplari prodotti che il periodo di produzione paiono incerti: i più indicano il biennio 1940-41.
Tassa di circolazione: potenza fiscale in Italia, nel dopoguerra, CV 12; bollo di circolazione (nel 1952) Lire 12.000 annue (lire 9.000 se adibite al servizio pubblico di piazza)
Unità prodotte: 511 (secondo alcune fonti 501)
Sul finire del 1940 alla berlina si affianca la versione “Tassì” definita anche come tipo 450-Roma. Caratterizzata da una linea antiquata, questa versione viene realizzata abbandonando la struttura portante e utilizzando un telaio a pianale di dimensioni (passo e carreggiata) maggiori rispetto alla berlina, per la necessità di offrire una migliore abitabilità ai passeggeri. Il motore e la meccanica in genere sono quelli della berlina, fatta eccezione per il rapporto finale di demoltiplicazione della trasmissione che è con maggiore riduzione, per la misura maggiorata di cerchioni e gomme, per l'aumentata capacità del serbatoio del carburante e per la netta riduzione delle prestazioni con minori velocità, accelerazione e ripresa accompagnate da un maggior consumo imputabile al maggior peso (circa 300 kg in più, pari a un aumento di quasi il 40%).
Di questa versione vengono costruiti, nel triennio 1940-1942, poco più di 500 unità. Il 1941 è comunque l'anno in cui dalla fabbrica escono quasi tutti gli esemplari (424). Il numero complessivo di pezzi prodotti dovrebbe essere di 511, dal momento che la numerazione inizia dal 450-1001 e termina con il 450-1511, ma secondo altre fonti la produzione effettiva risulterebbe leggermente inferiore (501 unità)
Motore: tipo 100 N (“100 A” dal telaio 550-3171 al telaio 550-4384, “100 B” dal telaio 550-4385 al telaio 550-8130)
Numerazione del telaio: da 550-1001 a 550-8130
Unità prodotte: 7130 (secondo alcune fonti 7114)
Pare che nel 1941, in piena guerra, la Lancia abbia costruito 9 furgoncini con meccanica Ardea ma la vendita regolare inizia nell'immediato dopoguerra, nella seconda metà del 1945 (la numerazione inizia, nel'45, da 550-1010). Il furgoncino Ardea, la cui denominazione di fabbrica è tipo 550 ma che viene anche pubblicizzato come “800” a indicare la portata in chilogrammi, adotta la meccanica di base della berlina, opportunamente adattata e modificata.
Una caratteristica degna di rilievo è il fatto che sia tra i primi veicoli in assoluto a essere realizzato a scocca portante e non con il classico telaio separato.
Inizialmente è munito dell'impianto elettrico a 6 volt, successivamente (dal telaio 550-3171, anno 1948)) si passa, come per la berlina, ai 12 volt.
Anche per quanto riguarda il cambio viene seguita l'evoluzione della versione berlina e, alla fine del 1949, (dal telaio 550-4385) anche il furgoncino viene munito di cambio a 5 rapporti.
Molti furgoncini sono stati attrezzati ad ambulanza-autolettiga e come tali commercializzati direttamente dalla rete Lancia; l'ultimo esemplare lascia la fabbrica nel corso del 1953.
Caratteristiche tecniche - Lancia Ardea furgoncino, autolettiga e camioncino
Configurazione
Carrozzeria: Furgoncino: 2 porte laterali più la porta posteriore (di coda) divisa in due parti; dimensioni vano carico: larghezza utile cm 138,0, lunghezza utile cm 165,0, altezza da terra del piano di carico cm 56; pavimento del piano di carico in legno; ruota di scorta sistemata sotto il piano di carico; gamma di colori disponibile: un solo colore, grigio; i sedili del guidatore e di chi gli siede accanto sono rivestiti in finta pelle nera. Autolettiga: 2 porte laterali più la porta posteriore (di coda) divisa in due parti; i due piccoli vetri del lunotto e i due finestrini laterali posteriori, sono in vetro smerigliato; l'autolettiga è attrezzata con una barella (con poggiatesta regolabile) da mt. 1,85 x 0,55, munita di rotelle in gomma molleggiate e impugnature rientrabili, e di un armadietto per i medicinali e di un sedile fronte-marcia ribaltabile; pavimento in linoleum; soffitto con isolamento termico; pareti rivestite in compensato smaltato in bianco
anteriori: a ruote indipendenti, assale forgiato, foderi telescopici a cannocchiale con molle a elica cilindriche e ammortizzatori idraulici / posteriori: ad assale rigido, con balestre longitudinali, ammortizzatori idraulici
Furgoncino: misure 6.00x16 (tipo rinforzato, per trasporto) o 150x16; pressioni gonfiaggio di 1,60-1,80 kg/cm2 anteriormente e 2,30 kg/cm2 posteriormente. Autolettiga: misure 6.00x16; pressioni gonfiaggio di 1,50-1,70 kg/cm2 anteriormente e 2.00-2,25 posteriormente / Cerchi: a disco; cerchio da 4.00x16
Prestazioni dichiarate
Velocità: con rapporto al ponte “corto” (6/43) circa 80 km/h, con rapporto al ponte “lungo” (7/43) circa 85 km/h; velocità massime (Kmh) nelle varie marce, con rapporto “corto” e “lungo” rispettivamente (i dati si riferiscono alle versioni a 4 marce): I=20–23 km/h; II=35–41 km/h; III=56–65 km/h; IV=80–85 km/h
Accelerazione:
Consumi
medio, circa 9,5 litri ogni 100 km; consumo olio dichiarato gr 1200 ogni 1.000 km
Altro
Pendenze massime superabili
a pieno carico: in prima marcia=16% con il rapporto al ponte “corto” (6/43) e 13,5% con rapporto al ponte “lungo” (7/43)
Note
le caratteristiche meccaniche di base seguono le evoluzioni delle berline dello stesso periodo
Motore: tipo 100 A (dal telaio 650-1001 al 650-2193)- tipo 100 B (dal telaio 650-2194 al 650-2600)
Numerazione del telaio: da 650-1001 a 650-2600
|Prezzo in Italia: nel giugno 1948 (al debutto): Lire 1.050.000
Unità prodotte: 1600
Nel giugno del 1948 la gamma si amplia e, alla berlina e al furgoncino, viene ad aggiungersi la versione camioncino la cui denominazione di fabbrica è tipo 650 ma che viene anche pubblicizzato come “800” a indicare la portata in chilogrammi. Adotta la meccanica del furgoncino, dal quale eredita anche la scocca portante.
Il camioncino nasce con l'impianto elettrico a 12 Volt e con il cambio a 4 marce sostituito da quello a 5 rapporti dalla fine del 1949 (dal telaio 650-2194).
La produzione del camioncino si arresta prima di quella del furgoncino (alcune fonti indicano il 1952 come ultimo anno di produzione, ma è molto probabile che la costruzione si sia arrestata tra il 1950 ed il 1951).
Carrozzeria: Camioncino a 2 porte più il cassone; dimensioni cassone (spazio utile): larghezza cm 136, lunghezza cm 170; altezza delle sponde cm 50; gamma colori disponibili: una tinta soltanto, grigia. I sedili per il guidatore e chi gli siede accanto sono rivestiti in finta pelle nera