Capitol Wrestling Corporation Ltd. | |
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Stato | Stati Uniti |
Forma societaria | Società a responsabilità limitata |
Fondazione | 7 gennaio 1952[1][2] |
Fondata da | |
Chiusura | 1982[3] |
Sede principale | Holland Hotel di New York[4] |
Persone chiave | |
La Capitol Wrestling Corporation Ltd. è stata una federazione di wrestling e l'ente governativo dell'allora World Wide Wrestling Federation.[1][5]
Fondata da Jess McMahon e Toots Mondt nel 1952,[1][2] la Capitol Wrestling Corporation è la precursora dell'odierna WWE (precedentemente conosciuta come Titan Sports, World Wide Wrestling Federation e World Wrestling Federation), che è presieduta fino al 2023 dal nipote di Jess McMahon: Vince McMahon,[6][7][8] figlio di Vincent James McMahon.[9]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondazione
[modifica | modifica wikitesto]Jess McMahon, che era un organizzatore di incontri di pugilato di un certo successo, iniziò a lavorare insieme a Tex Rickard nel 1926.[10] Con l'aiuto di Rickard iniziò a organizzare incontri di pugilato al terzo Madison Square Garden.[11] Un paio di anni prima il wrestler Toots Mondt aveva creato un nuovo stile di wrestling, chiamato «Slam Bang Western Style Wrestling»: Mondt convinse il collega Ed Lewis e il suo manager Billy Sandow a implementare questo nuovo stile nel wrestling,[11] che combinava il wrestling tradizionale con altri elementi tratti da pugilato, lotta greco-romana, lotta libera e teatro per rendere il prodotto più attraente per il pubblico.[12] Successivamente formò una federazione (gestita dal cosiddetto Gold Dust Trio) e persuase molti wrestler a firmare un contratto per lavorare da loro.[11] Tuttavia dopo un certo successo tra i tre si crearono delle divergenze di potere che portarono alla morte della loro federazione e lo scioglimento del Gold Dust Trio stesso.[11] In seguito Mondt formò un partenariato con diversi altri organizzatori di eventi di wrestling (promoter), tra cui Jack Curley a New York.[11] Alla fine Mondt ottenne il controllo del panorama del wrestling della zona di New York, in quanto Curley era vicino alla morte; tra i suoi collaboratori c'era anche Jess McMahon.[11]
Il 7 gennaio 1952 McMahon e Mondt crearono la Capitol Wrestling Corporation,[1] che nel 1953 entrò a far parte del circuito a territori della National Wrestling Alliance.[10] Quando Jess McMahon morì nel novembre 1954 a causa di una emorragia cerebrale, Ray Fabiani – uno degli impiegati di Mondt – assunse Vincent J. McMahon.[10][13] La coppia McMahon-Mondt ebbe subito un certo successo, tanto da controllare circa il 70% delle decisioni creative e di potere (booking) NWA, principalmente a causa della loro dominanza nel popolatissimo nord-est, che divenne quindi il territorio principale della NWA.[10][11]
World Wide Wrestling Federation
[modifica | modifica wikitesto]All'inizio del 1963 la Capitol Wrestling Corporation formò la World Wide Wrestling Federation, la precursore dell'odierna WWE, in seguito a una disputa con la NWA riguardante Buddy Rogers e l'NWA World Heavyweight Championship, all'epoca detenuto proprio da Rogers.[10][14] Era Mondt a decidere chi doveva sfidarlo per il titolo, ma soprattutto dove doveva avere luogo questa sfida.[5] La commissione della NWA non era soddisfatta di ciò, visto che spesso Mondt obbligava Rogers a combattere nel solo nord-est.[5] Pertanto i tempi erano maturi affinché la Capitol Wrestling Corporation si staccasse dalla NWA e andasse per la propria strada: Rogers sarebbe dovuto diventare il perno della federazione e per questo McMahon e Mondt gli chiesero di portare con sé la cintura di campione.[5] Rogers però non era disposto a sacrificare il suo deposito di venticinquemila dollari sulla cintura (in quegli anni i detentori della cintura dovevano pagare un deposito per sfavorire un'eventuale mancanza nei loro impegni da campioni).[5] Rogers perse il titolo contro Lou Thesz a Toronto il 24 gennaio 1963.[5] Entrambi quindi lasciarono la NWA in segno di protesta, portando di fatto alla fondazione della WWWF, che nel mese di aprile di quello stesso anno assegnò a Rogers il WWWF World Heavyweight Championship,[2][15][16] titolo che fu poi vinto il 17 maggio seguente da Bruno Sammartino[17] dopo che Rogers subì un infarto la settimana prima del match titolato.[10]
L'allora WWWF operava in una maniera più conservativa rispetto agli altri territori NWA: i suoi eventi si svolgevano nei principali palazzetti sportivi una volta al mese – invece che una o due volte alla settimana – e di solito il campione face lottava contro diversi wrestler heel in programmi che consistevano da uno a tre incontri.[18] La WWWF faceva registrare il tutto esaurito a partire dal 1970, ossia appena dopo aver ottenuto un contratto televisivo e aver trasformato il wrestler Lou Albano nel manager degli avversari "cattivi" di Sammartino.[19] Mondt lasciò la WWWF sul finire degli anni sessanta e – anche se la WWWF si era separata dalla NWA – Vincent J. McMahon decise di riportare la WWWF nel circuito NWA.[11] Tuttavia all'annuale riunione NWA del 1983 i McMahon e Jim Barnett annunciarono l'intenzione di separarsi definitivamente dalla NWA.[11][14]
Vendita alla Titan Sports
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal marzo 1979 l'allora World Wide Wrestling Federation fu rinominata in World Wrestling Federation per pure ragioni estetiche e di marketing.[20] Quello stesso anno il figlio di Vincent J. McMahon, Vincent K. McMahon, fondò Titan Sports, Inc., che fu incorporata il 21 febbraio 1980 nel Massachusetts.[10][21][22] Nel 1982 la Titan Sports acquisì la Capitol Wrestling Corporation, spostando il proprio quartier generale a Greenwich, nel Connecticut.[3][10] Nel tentativo di rendere la WWF la principale federazione di wrestling del mondo McMahon figlio iniziò un'espansione che avrebbe cambiato il mondo del wrestling stesso.[23] McMahon padre non riuscì mai a vedere la trasformazione che portò l'allora WWF dall'essere una federazione territoriale fino a diventare l'odierna azienda mondiale, poiché morì il 24 maggio 1984 a causa di un cancro al pancreas all'età di sessantanove anni.[9] A partire dal 1985 la sede principale della Titan Sports si trasferì a Stamford (sempre nel Connecticut), per poi stabilire una nuova entità nel 1987 a Delaware che fu poi fusa con la vecchia società nel 1988.[24] Il 6 maggio 1998 la Titan Sports divenne nota con il nome di World Wrestling Federation, Inc. e il 19 ottobre 1999 come World Wrestling Federation Entertainment, Inc.,[25][26] per poi passare il 6 maggio 2002 – a causa di un contenzioso con il World Wide Fund for Nature, noto con lo stesso acronimo[27] – al più recente nome legale (ossia World Wrestling Entertainment, Inc. – WWE),[28] divenendo nota semplicemente come WWE a partire dal 7 aprile 2011,[29] anche se da allora il nome legale completo non è stato mai ufficialmente cambiato.[30] La WWE rimase di proprietà di Vince e la famiglia McMahon fino al 2023, quando fu venduta ad Endeavor.[31][32]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g (EN) Capitol Wrestling Corporation, su onlineworldofwrestling.com. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ a b c (EN) Kevin Sullivan, The WWE Championship: A Look Back at the Rich History of the WWE Championship, Simon & Schuster, 2011, ISBN 9781439193211.
- ^ a b (EN) The epic history of WWE, su wwe.com, 15 febbraio 2012. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) Brian Solomon, Pro Wrestling FAQ: All Thats Left to Know About the Worlds Most Entertaining Spectacle, Backseat Books, 2015, ISBN 1617135992.
- ^ a b c d e f (EN) World Wide Wrestling Federation, su onlineworldofwrestling.com. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) Mr. McMahon, su wwe.com, 17 febbraio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) Board, Committee and Charters – World Wrestling Entertainment Inc., su corporate.wwe.com, 18 febbraio 2016. URL consultato il 5 agosto 2016.
- ^ (EN) Executive Officers - Leadership – World Wrestling Entertainment Inc., su corporate.wwe.com, 18 febbraio 2016. URL consultato il 5 agosto 2016.
- ^ a b (EN) Vincent J. McMahon, su wwe.com, 17 febbraio 2016. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ a b c d e f g h (EN) Vance Rowe, History of the WWE, su bellaonline.com. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Paul MacArthur e David Skolnick, Wrestling Perspective: The Founding Father, su wrestlingperspective.com. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) Jim Wilson e Weldon T. Johnson, Chokehold: Pro Wrestling's Real Mayhem Outside the Ring, Xlibris, 2003, ISBN 1401072178.
- ^ (EN) Angie Peterson Kaelberer, Fabulous, Freaky, Unusual History of Pro Wrestling, Capstone Press, 2010, p. 32, ISBN 1-4296-4789-2.
- ^ a b (EN) Dave Meltzer, Wrestling Observer Newsletter: July 20, 2011, in Wrestling Observer Newsletter, 20 luglio 2011.
- ^ (EN) WWE Championship, su wwe.com, 10 dicembre 2016. URL consultato il 28 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2016).
- ^ (EN) WWE World Heavyweight Championship - Buddy Rogers, su wwe.com. URL consultato il 18 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2016).
- ^ (EN) WWE World Heavyweight Championship - Bruno Sammartino, su wwe.com. URL consultato il 18 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2016).
- ^ (EN) Dave Meltzer, Wrestling Observer Newsletter: June 3, 1991, in Wrestling Observer Newsletter, 3 giugno 1991.
- ^ (EN) Blaine van der Griend, Captain Lou Albano passes away at 76, su slam.canoe.com, 8 ottobre 2009. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) Tim Hornbaker, National Wrestling Alliance: The Untold Story of the Monopoly That Strangled Pro Wrestling, ECW Press, 2007, p. 193, ISBN 1-4296-4789-2.
- ^ (EN) Titan Sports, Inc. V. Comics World Corp., su leagle.com, 13 luglio 1988. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) Tim Hornbaker, National Wrestling Alliance: The Untold Story of the Monopoly That Strangled Pro Wrestling, ECW Press, 2007, p. 353, ISBN 978-1-55022-741-3.
- ^ (EN) William Johnson, Wrestling With Success, in Sports Illustrated, 25 marzo 1991. URL consultato il 18 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2013).
- ^ (EN) Alex Benson, The WWE Handbook - Everything You Need To Know About WWE, Emereo Publishing, 2016, ISBN 1489118004.
- ^ (EN) WWF Enters the Stock Market, su pbs.org, 19 ottobre 1999 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
- ^ (EN) WWE Begins Trading on NYSE Today, su corporate.wwe.com, 25 ottobre 2000. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) Settlement Agreement - WWF-World Wide Fund for Nature and Titan Sports Inc., su contracts.onecle.com, 20 gennaio 1994. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) May 5 In History: WWF becomes WWE 12 years ago today, su pwtorch.com, 5 maggio 2014. URL consultato il 18 agosto 2016.
- ^ (EN) The New WWE, su corporate.wwe.com, 7 aprile 2016. URL consultato l'8 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2011).
- ^ (EN) World Wrestling Entertainment, Inc., Annual Report (Form 10-K), su sec.gov, 1º marzo 2013. URL consultato il 5 agosto 2016.
- ^ (EN) Alex Sherman,Mike Calia, WWE agrees to merge with UFC to create a new company run by Ari Emanuel and Vince McMahon, su cnbc.com, 3 aprile 2023. URL consultato il 19 marzo 2024.
- ^ (EN) Joseph Currier, Nick Khan: WWE-UFC merger could offer some fighters 'extended' career, su f4wonline.com, 12 settembre 2023. URL consultato il 19 marzo 2024.